Annabeth

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Un brivido percorse ad una velocità fulminea tutta la colonna vertebrale del giovane figlio di Ade, mentre si alzava di malavoglia. Buttò un occhio allo specchio di fronte a lui. Non amava guardarsi nello specchio, perché quando lo faceva trovava sempre qualcosa che non gli andava giù. Il suo amore, invece, il suo amore era perfetto. Ma questo non avrebbe mai potuto dirglielo. Si scompigliò i capelli più di quanto non lo fossero già di loro e si avvicinò alla porta. Colui che aveva progettato la capanna per i figli di Ade non doveva aver avuto un gran intelletto o non si ricordava di quando aveva sedici anni ed abitava da solo in una capanna:mancava lo spioncino.<<chi è?>> Tentò Nico, non aprendo la porta. Nessuno veniva mai a fargli visita alla capanna, nessuno si preoccupava mai di lui. Dopotutto, era solamente il pallido, solitario, depresso figlio di Ade. Chi mai avrebbe voluto uno come lui accanto? La sua storia la sapevano tutti. Ad alcuni faceva pena, altri preferivano usarla per deriderlo. Ma lui a che importava? Non riusciva nemmeno a compatire sé stesso, Perché compatire gli altri? Perché volere un rapporto umano, un' amicizia? Lui non la voleva quella stupida amicizia. Ma in effetti, un rapporto umano lo voleva eccome. Magari un primo amore. <<sono Annabeth!>> rispose una voce femminile dall'altra parte dell'uscio. Nico tacque. Si allontanò di un poco dalla porta ed abbassò lo sguardo verso il pavimento. Tutti. Tutti. Tutti. Tutti ma non Annabeth Chase. Sentiva che se la figlia di Atena fosse entrata avrebbe potuto combinare di tutto. Tutti. Tutti. Tutti. Tutti ma non Annabeth Chase. Dietro la porta, Annabeth si girò una ciocca di capelli biondi tra le dita. Tutti sapevano dell'arrivo al campo di Nico, ma nessuno era certo di volerlo andare a salutare. Dopotutto, un figlio di Ade sempre così taciturno...insomma, chi non era un po' spaventato da quello che poteva fare? Avevano fatto la conta per dargli il benvenuto e la figlia della dea della sapienza aveva avuto la peggio.Sentendo il silenzio provenire da dentro la capanna, Annabeth bussò un' altra volta. <<sono io, Annabeth Chase.>> Dubitava che Nico conoscesse un'altra Annabeth, ma perché non rispondeva? Nico si mise una mano tra i capelli con un gesto febbrile.Che fare? Farla entrare e magari rovinare tutto oppure risponderle di andare via a mali modi? <<entra, è aperto.>> disse infine, mentre la porta si apriva e mostrava a Nico un'altra e slanciata figura femminile dai capelli color dell'oro e dagli occhi grigio-azzurri.

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