TONY'S POV
La sveglia di Sonic suonò rumorosamente facendo imprecare il moro, si stropicciò gli occhi e guardò l'ora: le 4:37
Dopo un breve momento di confusione si rese conto di essere in ritardo per la sua corsa mattutina e che "quella schifosa" (parole sue) di sua madre non lo aveva svegliato.
Dopo essersi preparato scese in cucina prendendo una banana, oggi non c'era tempo per i suoi pancake, e si diresse verso la porta per poi incominciare il suo percorso. Arrivato a destinazione si fermò e fissò il riflesso dei suoi bicipiti nell'acqua: si trovava nella sua radura e quello era un posto molto importante per lui, tant'è che non portava mai nessuno lì. Questo non era vero. Qualcuno lo aveva portato. Piccolo bicipite.
Un senso di colpa gli strinse il cuore come uno spinoso abbraccio, tuttavia era un sentimento senza senso perché lui era single e se si voleva fare due o tre pulzelle nello sgabuzzino della scuola poteva, giusto? Lui non era fidanzato! Giusto?
E proprio così le futili incognite che prima ingombravano il suo spazio mentale come "Dovrei cambiare bibita proteica?" o "In che modo posso opprimere il genere femminile?" se ne andarono e lasciarono il posto ad una sola. Ingombrante. Domanda:
"Mi sto innamorando di Joe?"
Scosse la testa, guardò per terra e fece 90 flessioni per non pensarci più.
JOE'S POV
Il biondo entrò nella struttura scolastica con meno voglia del solito di fare lezione, oggi avrebbe proprio avuto bisogno del supporto morale di Fish, il suo migliore amico che però era dall'altra parte del paese e l'unico modo per sentirsi erano le chiamate settimanali su zoom. Joe corrugò la fronte pensieroso mentre poggiava i libri sul banco e sbadatamente (che quirky boi) ne fece cadere uno: con le sue manine afferò il testo trovandosi piegato esattamente a 90 gradi.
"ehm" un moto di incertezza, di imbarazzo arrivò alle orecchie di Joe, che si accorse che qualcuno era dietro di lui. Ma non era una persona qualunque, oh no, il biondo avrebbe riconosciuto quelle Geox edizione super Mario ovunque. Tony.
Il biondino stava per drizzarsi quando due possenti manone afferrarono l'unica parte del suo corpo definibile effettivamente enorme: il suo didietro.
"Per cortesia porta il tuo...uhm..corpo altrove" risuonò immensa la voce del Tony.
Sembrava quasi...imbarazzato? era la prima volta che Joe lo vedeva in quello stato ed era stupito ma cercò di ricomporsi immediatamente perché il professore era entrato in aula.
-
Finita la lezione Joe scappò fuori, non poteva sopportare un altro minuto di imbarazzo seduto accanto a Tony.
"Ehi! Attendimi!" Il moro corse fino a raggiungere Joe nel giardino della scuola ove lo prese per un braccio facendolo voltare. E per un secondo, per un maledettissimo secondo, I loro volti furono a pochi millimetri di distanza; i loro occhi due pozze di colore con le pupille dilatate così tanto che Il Siciliano avrebbe potuto usarle come specchi mentre faceva esercizio fisico.
I due erano in mezzo al cortile, la gente entrava ed usciva dall'edificio ma a loro sembrava non importare: era come se fossero da soli, in piedi in una realtà tutta loro per una volta non curanti del resto. Una leggera brezza alzò le foglie ormai cadute dagli alberi, il cielo era sereno mettendo in risalto gli augelli che passavano, il campanile sul lago scoccò quattro colpi indicando le sedici e il sole pomeridiano dava alla scena un aspetto dorato quasi...poetico.
"A me piace soggiogare le donne.." il discorso del Tony non iniziava per niente come Joe se lo sarebbe aspettato, "ma l'unico motivo per cui lo faccio è perché le ritengo creature inferiori, non degne di alcun rispetto al contrario di noi massicci, poderosi" disse mentre si baciava i bicipiti "forti ma anche un po' sciocchi uomini" fermò per un attimo di autocompiacersi e continuò "si, Joe, ho detto sciocchi perché bisogna essere degli stolti per commettere degli errori, non chiedere scusa senza nemmeno comprendere il motivo di tutto ciò"
"T-t-tony cosa stai cercando di dire?" lo guardò dal basso il biondo
"Joe.." sospirò "quello che voglio dire è...
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Drogato di Tony- un amore proibito
Teen FictionDopo una tragica e misteriosa catastrofe, Joe si deve trasferire e scappare dalla sua città natale, abbandonando la sua vecchia vita il sedicenne si lascia alle spalle i dolori causati dalla morte dei suoi genitori. In Deadwood (cittadina del South...