capitolo sedici

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Non voglio che la gioia venga distrutta da dubbi esistenziali.

Io voglio che i dubbi esistenziali vengano distrutti dalla gioia.


«Come ti senti?» Domandò con tono dolce, sedendosi sul letto divano dove si trovava Niall, posando la mano sulla sua fronte. Lo sentì brontolare, e poi tremare.

«Male!» Sorrise a labbra strette, piegandosi a dare un bacio al suo malaticcio preferito. Si era preso la febbre, ovviamente dopo aver fatto il bagno mezzo nudo e al freddo, a casa di Styles.

«Ci vediamo dopo, ok? Tu riposati!» Se n'erano accorti quella mattina quando si era alzato. Vedendo la faccia di Niall e come tremava, gli aveva appoggiato una mano sulla fronte e quando aveva sentito che aveva la febbre l'aveva rispedito a letto, all'istante. Si era vestita, truccata e fu pronta per andare a scuola. Il biondino aveva detto che se voleva rimanere a casa poteva farlo, avrebbe spiegato lui ai professori il motivo della sua assenza ma Keyra aveva detto che sarebbe andata.

Tanto Niall sarebbe crollato di lì a poco a dormire, e lei? A girarsi i pollici? No grazie. Tanto valeva girarsi i pollici in classe. Prese lo zaino, indossò il giacchetto e guardò di nuovo Niall che la scritava da sotto le coperte.

«Resta a farmi le coccole, dai!» Rise dal tono che usò, scuotendo la testa.

«Ci vediamo dopo Horan! Riprenditi!» Scese le scale e si diresse in cucina, trovando la donna che aveva messo al mondo il suo amico.

«Ok, Niall è nel letto e fra due minuti esatti si addormenterà. Io vado! Ci vediamo per pranzo!» Disse, e la donna annuì salutandola con un sorriso dolcissimo.

Si, Horan aveva preso tutto dalla mamma. Quando aprì la porta, si ritrovò Zayn ad attenderla appoggiato al muretto con una gamba appoggiata ad esso e la faccia nascosta dentro alla sciarpa..

«Ciao!» la salutò allegramente. e lei lo guardò male, nascondendosi come lui dentro la sciarpa.

Non poteva crederci, ma da quando erano stati a letto insieme Zayn sfoggiava uno di quei sorrisi a trentadue denti che raramente gli aveva visto.

«Che ci fai qui?» Domandò, cominciando a camminare e lui le andò dietro.

«Niall ci ha mandato un messaggio per dirci che stava male e di controllarti. Ha chiesto se potevamo venirti a prendere, per paura che non ti ricordavi la strada.» Si girò a guardarlo ma continuando a camminare.

«Proprio tu dovevi venirmi a prendere?» Chiese infastidita, già con il naso rosso per il gran freddo.

«Abito laggiù!» E indicò con la testa la fine della strada. Neanche si girò a guardare... Non le interessava. «Perché mi tratti sempre male?» Sbuffò il moro, con il labbro all'infuori. Keyra si girò a guardarlo.

«Perché è divertente! E poi non ho caffè nelle vene. Mi rode tanto il culo, ok? Posso sfogarmi con te?» Zayn ridacchiò, e lei non attese neanche risposta. «Fa freddo porca miseria! Ma perché ho deciso di venire a scuola? Mhm? A me la vostra scuola sta pure sulle palle. Tutte con quella faccia da "Hn. Sono una provincialotta da quattro soldi.. guardami, guardami! Apro le gambe a chiunque"» Zayn si piegò a ridere nascondendosi nella sciarpa, mentre lei continuava. Forse era una scena comica, pensò. Ma lei veramente era incazzata.

«I maschi.. uh, una quantità smisurata di sfigatelli brufolosi e stronzi patentati!! Chi è più stronzo vince. I professori mi sembrano tutti dei perfetti imbecilli, per non parlare del preside alto un cazzo e mezzo. E fa freddo in questa cittadina sperduta al polo nord. Dove cazzo siamo? Ma siete sulla cartina geografica almeno?» Terminò.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 19, 2015 ⏰

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