capitolo tre

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"Sono gli uomini che sbagliano o siamo noi donne nel giusto?"

Ci mise ben un'ora a rilassarsi e quando uscì dalla doccia, il vetro dello specchio era completamente appannato. Lo pulì mettendo la musica e accendendosi una sigaretta mentre si passava la crema corpo e si rivestiva. Alla fine aveva optato per un Leggins pesante e una maglietta larga sopra, con un maglione. Quando uscì, sentì il freddo invaderla e quando arrivò davanti alla porta bussò, sentendo Niall dirle che poteva entrare. Sorrise, quando lo vide in Jeans e in camicia.

«wow!» gli fece l’occhiolino e lui arrossì. Accese il computer entrando su twitter e scrivendo qualche cazzata. Appena vide che erano ormai le sette si girò verso Niall che leggeva sul letto.

«Che ne dici di uscire? Ci andiamo a prendere un caffè prima di andare a casa di Mary?» Niall alzò gli occhi azzurri dal libro, e annuì richiudendolo.

«buona idea!» prese la borsa, ci mise dentro quello che serviva, chiedendo a Niall se gli doveva tenere qualcosa. Le consegnò la guida ma lo guardò male.

«Fidati, non ti servirà!» Lo vide sorridere, poi andarono. Mentre camminavano per la strada, Keyra si fece raccontare un po’ della sua vita fuori Londra, al nord dell’Inghilterra. Aveva frequentato una scuola cattolica, in quanto suo padre era cattolico e poi si era fatto trasferire in quella scuola. Fu il momento di Keyra di raccontare qualcosa.

«Mah.. Vediamo!» ci pensò, rigirandosi il bicchiere di cioccolata calda tra le mani. Camminavano molto lentamente verso casa di Mary. Si chiacchierava da dio con Niall, era simpatico e dolcissimo. Non provava vergogna con lui.

«sono stata adottata, quando sono nata dalla famiglia Smith!» Niall si girò a guardarla, incredulo. Lei si girò, sorridendo.

«si, lo so cosa stai pensando! E’ così però.» Sorrise, tranquillizzandolo con un sorriso.

«Mi hanno abbandonato davanti ad un orfanotrofio, dove si sono presi cura di me, ma poi sono stata data alla famiglia Smith. Che naturalmente vedo come la mia famiglia vera, anche se mia madre è venuta a cercarmi ultimamente! Non le ho voluto parlare. Per me è la famiglia Smith la mia vera famiglia. Adoro quella famiglia, mi sento parte di loro. Ho preso il carattere della loro famiglia anche se non ho lo stesso dna.» Alzò le spalle, ma continuava a sorridere.

«Naturalmente loro mi lasciano fare come mi pare, anche se sono molto possessivi come avrai visto.» Risero, ricordando la scenetta mentre bevevano il tea.

«ma devo tutto a loro, quindi mi comporto bene! Sono molto grata alla famiglia Smith!» Pensò a qualcos’altro da dire, guardando dritta davanti a lei.

«conosco Mary da anni, mi ha raccolto da una brutta esperienza e mi ha aiutato ad andare avanti. Anche a lei devo molto! Nell’amore non sono molto fortunata, perché troppo amabile, la gente mi tratta a pesci in faccia! Ma sono sicura che prima o poi troverò il mio principe azzurro.» Niall sorrise.

«credi nel principe azzurro?» scoppiò a ridere.

«è come credere a Babbo Natale!» Il biondino sbiancò, poi sbarrò gli occhioni azzurri.«oddio..» sussurrò, pensando seriamente di aver appena svelato ad un bamboccio la verità. Lui scoppiò a ridere, e Keyra lo guardò male. «che stronzo! Pensavo seriamente che credevi ancora a babbo natale!» Niall si stava totalmente rotolando dalle risate e doveva ammetterlo aveva una risata stupenda e contagiosa.

«Comunque si e no.. So che da qualche parte c’è una persona che mi tratterà bene, lo devo solo trovare. Ma al tempo stesso so che non sarà un principe, e magari anche uno stronzetto che ha una lingua taglia e cuci!» Il biondo la guardò curioso.

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