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Simone è partito per Glasgow.

Ha preso un aereo da Fiumicino alle 11:55 di un venerdì mattina di fine giugno, salutando Manuel con un messaggio su WhatsApp in cui gli diceva che gli avrebbe scritto appena atterrato.

Lo ha fatto, in effetti. E gli ha scritto anche nei giorni seguenti.

Gli ha inviato almeno una decina di messaggi al giorno, oltre alle foto dei posti che sua madre gli aveva fatto visitare e qualche audio in cui raccontava com'era andata la giornata.

Manuel ha quasi imparato a convivere con quella lontananza. Si fa bastare i messaggi, gli audio chilometrici - che se solo arrivassero da qualcun altro verrebbero immediatamente eliminati, ma se sono di Simone meritano di essere ascoltati con attenzione e senza nemmeno aumentare la velocità - e qualche videochiamata di tanto in tanto.

Per qualche settimana è seriamente convinto che sia sufficiente, è davvero sicuro di non avere bisogno di avere fisicamente Simone al suo fianco, che gli basta sentirlo ogni tanto.

Ne è convinto fino a quel pomeriggio di fine luglio.

Simone è partito da un mese e Manuel è a casa di Chicca. Ufficialmente dovrebbero fare insieme i compiti assegnati per le vacanze, ma la verità è che Manuel si sente solo senza Simone e sta cercando di passare del tempo con i pochi amici che ha per sentire meno la sua mancanza.

Quel giorno, anche volendo, a casa di Chicca sarebbe difficile concentrarsi abbastanza per studiare - la musica in sottofondo è fastidiosa per Manuel, anche se Chicca invece sembra non voler dare segno di fermarla - quindi sono finiti seduti sul divano a dividersi un pacchetto di patatine e una bottiglia di Pepsi.

Chicca ogni tanto canticchia le canzoni in sottofondo che si susseguono una dopo l'altra, fino a quando Manuel dice: "Ma che è sta roba che stiamo ascoltando?"

"È un vecchio CD di mia madre. Glielo sto convertendo in MP3, così può mettere le canzoni su una chiavetta e ascoltarle in macchina" spiega Chicca, mentre la canzone finisce per lasciare spazio alla successiva.

"E questo che CD è? Festivalbar anni '90?" scherza Manuel.

Non conosce quasi nessuna delle canzoni che ha sentito fino a quel momento, ma le uniche che ha riconosciuto sono effettivamente abbastanza datate.

Chicca scuote la testa. "No, ma ci sei vicino. Festival di Sanremo 1995."

"Una vita fa."

"Pure di più. Però sono belle canzoni."

Manuel non replica ulteriormente. Resta in silenzio mentre l'ennesima canzone risuona dalle casse del computer di Chicca. Resta in silenzio mentre, per la seconda volta, una frase di una canzone lo colpisce dritto al cuore.

"Chi è che canta questa?" chiede voltandosi verso Chicca alla fine del primo ritornello.

La ragazza finisce di masticare una patatina prima di rispondere: "883."

Non c'è bisogno di altre domande, Manuel li conosce. Chi non conosce gli 883?

Ma quella canzone in particolare crede di non averla mai sentita.

E forse sarebbe stato meglio continuare a non sentirla, perché il primo ritornello lo ha colpito in pieno petto.


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