Parte 5

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"Non stiamo insieme" ripetè Alec.
"Ah, no?"disse Magnus "Dunque sei amico di tutti a quel modo, eh?"

"Lasciami finire, Clary" C'era una sfumatura di affanno nella voce di Simon (ammesso che uno che non respirava mai potesse essere affannato). Era come se stesse correndo verso un obiettivo.
"Vedevo benissimo quanto ti piaceva e pensavo che lui ti stesse usando, che per lui fossi solo una stupida ragazzina mondana da impressionare coi suoi giochetti di prestigio. All'inizio mi dicevo che tu non ci saresti cascata e poi mi dicevo che, se anche ci fossi cascata, Jace prima o poi si sarebbe stancato di te e tu saresti tornata da me. Non sono orgoglioso di questo, ma quando sei disperato sei pronto a credere a qualsiasi cosa, immagino. E poi, quando è venuto fuori che era tuo fratello, mi è sembrata una grazia dal cielo... e ne sono stato contento. Ero contento anche di vedere quanto soffrisse Jace. Questo fino alla notte alla Corte Seelie, quando l'hai baciato. Allora ho visto..."
"Visto cosa?" chiese Clary, incapace di sopportare la sua pausa.
"Il modo in cui ti guardava. Allora ho capito. Lui non ti aveva mai usato. Lui ti amava, e questo amore lo stava uccidendo"

"Ma senti, è sempre così scontroso o il suo è un trattamento che riserva ai mondani?"
"Oh, è scontroso con tutti" disse Isabelle allegra.
"È questo che lo rende così maledettamente sexy..."

"Tu ti credi migliore di noi" disse Clary "Per questo ridevi, vero?"
"Stavo ridendo perché le dichiarazioni d'amore mi divertono, soprattutto quando si tratta di amori non corrisposti" disse "e perché il tuo amico Simon è uno dei mondani più mondani che abbia mai incontrato"

"Clary, tu sei un'artista, come tua madre. Questo vuol dire che vedi il mondo in modo diverso dalle altre persone. E' il tuo dono vedere la la bellezza e l'orrore delle cose di tutti i giorni. non sei pazza per questo ... soltanto diversa. E non c'è niente di male ad essere diversi" ~Luke Garroway

"Penso che farò una chiacchierata con Clary, Da solo" disse Hodge.
Alec si alzò con disinvoltura dalla poltrona. "Va bene. Pensaci tu"
Jace, invece, non accennava nemmeno ad andarsene. Non voleva. "Non è giusto! Sono stato io a trovarla. Sono stato io a salvarle la vita!"
Hodge gli stava dicendo con gli occhi di sparire, così si rivolse a Clary "Tu preferisci che io resti qui, vero?"
Lei, per tutta risposta distolse lo sguardo. Diamine, non voleva ammetterlo e non lo avrebbe mai ammesso ad anima viva, Ma essere rifiutato in quella maniera da una ragazza faceva un male cane.
E Jace Wayland in tutta la sua vita non era mai stato rifiutato da una ragazza. Mai.
"Non capisco perché non mi volesse lì" Jace stava scegliendo una spada angelica dalla parete, ma non riusciva a concentrarsi. "Le ho salvato la vita, l'ho portata qui, le ho provato che è Una Nephilim e poi sono anche bellissimo. Diavolo, quella ragazza mi farà uscire di testa"
Alec aprì la bocca per rispondere, ma lui fu più veloce. "E inoltre non fa mai quello che le viene detto. E' testarda e a volte un po' ingenua. Oooh e per non parlare dell'amichetto mondano che se cerchi 'Ridicolo' nel dizionario ti porta una sua foto accanto." Si sedette di fronte ad Alec con 3 diverse spade angeliche. Nuovamente Alec fece per rispondere ma fu interrotto. "E andiamo Alec! Sei il mio Parabatai. Dì qualcosa!"

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