"E smetti di mostrarmi le zanne. Mi rende nervoso."
"Bè" disse Simon "se vuoi saperlo, è perchè sai di sangue. E' la mia nuova colonia. Eau de Ferité."Jace la stava ancora fissando come se gli avesse detto che aveva trovato uno dei Fratelli Silenti che faceva le capriole nudo in corridoio.
«Smettila» disse Clary. «Smettila di fare così.»
Il sorriso di Jace si allargò. «Così come?»
«Se sei arrabbiato, dillo e basta. Non fare come se niente ti potesse mai toccare. È come se non provassi mai nulla.»
«Forse avresti dovuto pensarci prima di baciarmi.»
Clary lo guardò incredula. «Io ho baciato te?»
Jace la guardò con una scintillante malizia. «Non preoccuparti» le disse.
«Non è stato troppo memorabile nemmeno per me.»«Lo hai invitato a letto?» chiese Simon, che sembrava scosso.
«Che cosa ridicola, vero?» disse Jace. «Non ci saremmo stati tutti e tre.»
«Non l'ho invitato a letto» scattò Clary. «Ci stavamo solo baciando.»
«Solo baciando?» Jace la prese in giro adottando un tono falsamente ferito.
«Come fai in fretta a liquidare il nostro amore...»
«Jace...»Jace allungò una mano per sorreggerla proprio mentre lei si voltava per scusarsi e in qualche modo Clary si ritrovò nel cerchio delle sue braccia e lui la baciò.
All'inizio fu quasi come se non avesse voluto farlo: la sua bocca era rigida contro quella di lei. Poi le mise tutte e due le braccia attorno e la tirò contro di sé. Le sue labbra si ammorbidirono. Clary sentì il battito rapido del suo cuore, assaggiò la dolcezza delle mele ancora nella sua bocca. Infilò le mani nei capelli di Jace come aveva desiderato fare dalla prima volta che lo aveva visto. Li arricciò attorno alle dita, serici e sottili. Il suo cuore martellava e si sentiva un rombo nelle orecchie, come un battito d'ali.«Quando vidi Alec» disse «avevo dieci anni ed è stata la prima volta che ho incontrato un altro bambino della mia età. La prima volta che ho avuto un amico.»
Magnus rispose, la voce che rimbombava nel piccolo ingresso: «CHI OSA DISTURBARE IL MIO RIPOSO?»
Jace sembrava quasi nervoso. «Jace Wayland. Ti ricordi? Sono del Conclave.»
«Oh, sì.» Magnus sembrava ringalluzzito. «Sei quello con gli occhi azzurri?»
«Parla di Alec» suggerì Clary.
«No. I miei occhi vengono solitamente definiti dorati» disse al citofono «e luminosi, tanto per la cronaca.»
«Ah, sei quell'altro.» Magnus sembrava deluso. Se non fosse stata tanto sconvolta, Clary sarebbe scoppiata a ridere.Jace guardò con un certo disgusto il gatto. «Ma quello non è un gatto»osservò. «È grande come un criceto.»
«Sarò tanto gentile da dimenticare quello che hai appena detto» disse Magnus spingendo il presidente Miao verso la scala alle sue spalle.
«E io dimenticherò la tua delusione nel vedere me invece di Alec. La maggior parte delle persone tende ad avere la reazione opposta.»
«Me ne rendo conto perfettamente» ammise Magnus. «Ma c'è qualcosa nel tuo amico. Non è come voi.»
«È più gentile» disse Jace. «E non è pronto per i tuoi giochetti. Stagli alla larga.»
Magnus lo guardò con gli occhi socchiusi. «È un ordine ufficiale del
Conclave?»
«Più che altro un consiglio.»Clary si allontanò i capelli dalle pelle sudata. «Ti odio quando rispondi a una domanda con un'altra domanda.»
«No, non è vero. Mi trovi affascinante. E comunque non preferiresti conoscere la verità?»
«No. Voglio dire, forse. Non lo so.» Sospirò. «E tu?»
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Shadowhunters_Le frasi più belle
FantasyRaccolta delle frasi più belle e significative delle due saghe