3.

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Il giorno dopo rimasi a riposare nella mia stanza d'hotel.
A quanto pare Hwang Hyunjin era riuscito a togliersi la cavigliera, per quello era riuscito a prendermi.
E a quanto pare era anche un cannibale.
Il morso non fu così grave, ma l'infermiera dovette medicarlo e mettere una benda, in modo che non uscisse altro sangue.
Aveva superato il limite. La sera, quando mi svegliai, escogitai un nuovo piano con la guardia, che avremo messo in atto il giorno dopo.
E quando mi diede di nuovo il blocknotes, mi disse che la penna era sparita.

Giorno 4

"Metteteli la camicia di forza." guardai seriamente il mio paziente sul ciglio della porta, mentre lui spalancava gli occhi iniziando ad urlare alle mie parole.
Avevano cambiato la catena accorciandola e mettendogli due cavigliere, e in quel momento due guardie gli stavano mettendo la camicia di forza da me richiesta.
"NO! NO!" si dimenò ringhiando e cercando in qualche modo di fuggire alle due guardie, non smettendo neanche un secondo di guardarmi.

"Le serve altro dottore?" mi guardò la guardia dietro di me.
"Del cibo e dell'acqua, grazie." l'uomo annuì e poco dopo portarono una bottiglia d'acqua con del cibo in una busta.
Chiusero la porta e così accesi la luce, osservandolo dimenarsi e ringhiare davanti a me.

"Brutto stronzo." mi guardò cercando di avvicinarsi, ma non riusciva a muoversi.
"Calmati, Daddy." ci misi tutta la mia volontà a dire quella parola, ma se volevo che si calmasse dovevo stare ai suoi giochi.
E infatti si fermò subito guardandomi con occhi spalancati, per poi sorridere nel suo modo da psicopatico.
"Come?" sussurrò.
"Devi calmarti, Daddy." lo ripetei senza guardarlo, aprendo la busta contenente il cibo.
"Mi guardi." presi un grosso respiro e mi girai verso di lui puntando gli occhi nei suoi gelidi, venendo attraversato da alcuni brividi lungo la schiena.

"Si avvicini, dottore." dopo un paio di minuti parlò e i miei piedi si mossero da soli facendomi avvicinare a lui, inginocchiandomi in modo da essere faccia a faccia.
"Lo ripeta." sussurrò perforandomi con i suoi occhi color ghiaccio, leccandosi le labbra.
"Prima promettimi che non proverai a mangiarmi." ridacchiò alle mie parole, mormorate quasi in modo disperato.
"E lei mi prometta che mi toglierà questa camicia di forza." avvicinò il volto al mio, sorridendo a pochi centimetri dalle mie labbra.
"S-" sgranai gli occhi allontanandomi velocemente da lui.
Mi aveva...incantato.
"Venga qua!" iniziò a ringhiare di nuovo dimenandosi, cadendo a terra.
Se stavo iniziando a diventare così debole, dovevo prendere le distanze.

Schiacciai il tasto rosso avendo bisogno di prendere una boccata d'aria, e in pochi minuti la porta si aprì rivelando due guardie correre.
"Controllatelo, devo andare un attimo fuori." li sorpassò camminando con passo veloce lungo il corridoio freddo, uscendo fuori dalla struttura.
Io dovevo curare la sua mente, ma lui stava danneggiando la mia.

My psychopath-HyunlixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora