Arrivammo in un piccolo appartamento al piano terra, in un vicolo vuoto e spoglio, se non per dei bidoni abbandonati di immondizia.
C'era un cucinotto piccolo con un tavolino, un divano a due posti e una tv di quelle vecchie per terra. A destra della porta c'era un letto abbastanza grande e un armadio senza anta. A sinistra c'era la porta di un ipotetico bagno."Casa dolce casa!" sorrise Hyunjin allargando le braccia e girando su se stesso, al centro della stanza.
"Ti piace?" si girò verso di me fissandomi con i suoi occhi azzurri. Sapevo che avevo solo una risposta giusta, ma non mi importava.
"È un po' piccola, Jin." lo lasciai di stucco.
"È sporca, polverosa, e...brutta." lo guardai tranquillamente.
"Mi avevi detto che mi avresti portato in un posto bellissimo. Questo è tutt'altro che bello." lo presi per mano guardandolo.
"È...è casa mia." mi guardò con il suo tic all'occhio, stringendo forte la mia mano. Ringhiò iniziando ad arrabbiarsi, stringendo l'altra mano in un pugno facendo sbiancare le nocche.
"È bellissima!" mi urlò in faccia facendomi chiudere gli occhi sorpreso. Gli strinsi ancora la mano e la accarezzai con il pollice, aprendo gli occhi lentamente per guardarlo."Non sempre le persone sono d'accordo con la tua opinione, Jin." mi guardò ancora arrabbiato.
"E tu lo devi accettare. Ognuno può pensare cosa vuole, se tu sai che quella cosa è giusta va bene." gli presi l'altra mano accarezzando i segni che si era fatto nel palmo con le unghie.
"Le persone non devono dipendere da te." lo guardai negli occhi.
"Tu devi pensare a te stesso e basta, lascia che le persone pensino quello che vogliono, non ti importa."
"Basta." si scansò da me allonantandosi, andando verso il letto. Si inginocchiò accanto a esso e prese da sotto il materasso una busta piena di soldi.
"Ma cosa..." mi avvicinai.
"Ecco i miei bambini." sorrise baciando la busta e alzandosi.
"A cosa ti servono?" lo guardai confuso.
"Per la tua felicità." mi guardò con il suo sorriso da maniaco. Lo fissai per qualche minuto e poi mi avvicinai, togliendoli la busta dalle mani.
"I soldi sono l'ultima cosa che fanno la mia felicità." lo guardai negli occhi."Io sono felice con te." sorrise ancora di più buttando via la busta e prendendomi in braccio, facendomi aggrappare a lui leggermente sorpreso dal suo gesto.
Mi fece coricare sul letto e salì su di me, stringendo i miei polsi accanto al mio viso.
"Sei veramente quello giusto." sussurrò sulle mie labbra non smettendo neanche per un secondo di guardarmi. Mi persi nei suoi occhi color ghiaccio, non riuscendo a pronunciare nessuna parola.
"Il nostro primo bacio è stata la fine per il mio cuore..." sussurrò ancora, accarezzando lentamente la mia pelle.
"Allora fallo di nuovo, magari si riaccende..." mormorai incantato.
"Voglio riaccenderlo..." portai una mano al suo petto all'altezza del suo cuore, continuando a guardarlo.
"E farò qualsiasi cosa per questo."
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My psychopath-Hyunlix
RomanceDove Lee Felix, un ragazzo di 24 anni laureato in psicologia, accetta di lavorare per lo psicopatico più pericoloso di tutto il mondo, Hwang Hyunjin, di 27 anni. TW!!- -VIOLENZA -SMUT -HYUNJIN PSYCHOPATH AU! -SE SIETE DEBOLI DI CUORE NON LEGGETE! -1...