Capitolo cinque.

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Il mercoledì pomeriggio Harry telefonò ai servizi sanitari per gli studenti per fissare i test. «È per me e... un amico,» spiegò. Poi mandò un SMS a Louis.

Ho fissato ai servizi sanitari mercoledì alle 4:30 per i test. A te va bene come orario
Premette 'invio' prima di ricordarsi che Louis non aveva ancora i suoi dati di contatto, perciò spedì un altro messaggio.

Sono Harry, comunque, nel caso non fosse stato ovvio.

Louis non rispose subito, e cominciò a sentirsi nervoso. Forse ci stava ripensando? Cercò di studiare, ma era insolitamente distratto; la sua normale capacità di concentrarsi al massimo era stata frantumata dai ricordi del bacio del giorno prima. Era stata la sensazione migliore che avesse mai provato, un mix perfetto di nervosismo ed eccitazione che era esploso in beatitudine quando si era abbandonato alla sensazione delle labbra di Louis e del leggero graffiare della sua barba.

Quando era tornato in camera sua si era masturbato due volte solo a pensarci. La prima era stata una necessità biologica, ma la seconda era stata per indulgere in un meraviglioso miscuglio di ricordo e fantasia. Se baciare Louis era stato così bello, come sarebbe stato spingersi oltre?

Il trillo del telefono lo fece sobbalzare. Era duro, e aveva la mano sull'inguine. Dovette letteralmente strapparla da lì per leggere il messaggio.

Ci ero arrivato con un processo di eliminazione. Sei l'unico con cui ho appuntamento per andare a farmi i test questa settimana ;) E sì, le quattro e mezza di mercoledì va bene.

Harry fu sollevato che l'emoticon che faceva l'occhiolino avesse chiarito il tono.

La parola appuntamento gli diede un leggero brivido, anche se Louis stava scherzando. Bene, replicò, sapendo che era un patetico tentativo di mantenere viva la conversazione.

Le conversazioni via messaggio non erano il suo forte. Era socialmente goffo per la maggior parte del tempo, ma almeno stando faccia a faccia aveva modo di portarle avanti, se si ricordava di fare attenzione ai segnali visivi. Ma non poteva presentarsi sulla porta di Louis per parlare. Non avevano quel tipo di amicizia... non ancora. Perciò doveva essere un messaggio o niente.

Louis rispose. Ho una lezione al campus che finisce alle 4, per cui possiamo vederci lì.

Okay, replicò lui. Poi, sentendosi coraggioso, aggiunse altro.

Magari dopo potremmo andare a prendere un caffè o qualcosa del genere?

In realtà non beveva caffè, lo trovava amaro e gli faceva schifo, ma incontrarsi per il caffè era una di quelle cose che la gente non intendeva alla lettera. La risposta di Louis fu quasi immediata.

Suona bene:)

Harry si accigliò fissando il telefono e cercando di capire se sembrava la fine della conversazione oppure no. Non c'era un punto interrogativo, quindi forse scrivere di nuovo sarebbe stato invadente.

Dio, tanto valeva lasciar perdere gli atti sessuali, gli serviva un manuale sulle interazioni sociali. Ne aveva letti un sacco online quando era adolescente, dopo essersi reso conto che quella roba non gli veniva naturale. Oramai riusciva a gestirne la maggior parte, e Internet era una buona fonte per l'autoaiuto. Era sul punto di lasciar perdere e posare il telefono, quando apparve un altro messaggio.

Ieri è stato divertente. E poi, prima che potesse pensare a come rispondere di nuovo, Louis aggiunse: Intendevo la parte del bacio, non la parte di statistica, nel caso non fosse stato ovvio ;)

Harry rise, con la gioia che gli scoppiettava nello stomaco come limonata frizzante. Sì, la parte del bacio è stata – avrebbe voluto scrivere qualcosa di entusiasta: incredibile, roba che ti cambia la vita, da orgasmo multiplo... ma si decise per davvero notevole. La minimizzazione del secolo.

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