Capitolo settimo.

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Louis.

« E' assurdo, completamente e indiscutibilmente assurdo, ma ti pare? Non solo dividono te e Harry, ora anche me e Niall...è, è assurdo..» erano sei ore che Liam continuava con quello strazio, ed erano esattamente cinque ore che io stavo comodamente seduto sul letto, fingendo di ascoltarlo. La prima ora, almeno, sono stato attento.

« No, che poi ci hanno scoperto mentre ci baciavamo sotto la pioggia, scena romantica non c'è che dire..ma dico io, uscire cinque lunghissimi minuti dopo dallo studio non era possibile? Assurdo..» continuava a lamentarsi, mentra camminava avanti e indietro per la stanza. Irritante.

« Liam..» lo chiamai.

« Anche voi insieme? Allora Danielle è una copertura e bla bla bla..idioti, cretini, imbecilli..» disse, cercando di imitare i manager. Tratteni una risata.

« Liam» riprovai.

Mi guardò curioso « Cosa c'è?» chiese.

« Mi passeresti il telecomando?» spalancò occhi e bocca. Inquietante.

« COSA? Fammi capire: io vengo a casa tua per sfogarmi e tu non mi ascolti minimamente?» Bravo Payne, hai compreso perfettamente.

Sorrisi. « No, ti ho ascoltato.»

« Perchè non riesco a crederti?» chiese, ironico.

Alzai gli occhi al cielo.

« Mettiamola così Lì, tu e Niall potete ancora vedervi e amarvi senza problemi, giusto?»

« Cosa vorresti dire?» mi guardò confuso.

« Vorrei dire che tu non sei totalmente obbligato a sposarti e a fingere una gravidanza che non c'è, quindi alza quelle tue belle chiappette e corri da Niall..» chiarii.

« Devo dire che sei davvero maturato, Louis!» mi disse, abbracciandomi. Che acuta osservazione!

« Grazie per il consiglio, prenoterò il primo volo per l'Irlanda e vedrai che..» continuò ma lo interruppi con un gesto della mano.

« Non dire che le cose si aggiusteranno, oramai ho perso le speranze..» mormorai.

« Corri, vai da Niall, scemo!» dissi poco dopo, ridendo e spingendolo verso la porta di casa.

« e ricordatevi le precauzioni» urlai.

Stava per ribattere, ma chiusi velocemente la porta, per poi scivolare a terra e cominciare a piangere.


La pioggia batteva impaziente sulla finestra, il fuoco scoppiettava a ritmo nel camino, le note di "Secrets" dolci e malinconiche risuonavano nella stanza. Tutto era perfetto, totalmente perfetto.

"A cosa pensi?" chiese Harry, mentre mi accarezzava dolcemente i capelli.

"Che sei scemo!" risposi, sorridendo.

"Ah si?" domandò con un'espressione buffa. Iniziai a ridere.

"Questa me la paghi!" continuò per poi mettersi a cavalcioni su di me. Lo guardai spaesato.
Ricambiò con un sguardo divertito per poi iniziare a farmi il solletico.

"No, ti prego! Non resisto, dai" cercai di dire, tra le risate.

"Devi solo dire che mi ami più delle carote" mi spiegò.

"No, questo mai!" ribattei io.

"Allora continuo!" rispose lui.

" No, no, ok, ok, tiamopiùdellecarote" ammisi tutto d'un fiato.

"Uhm..non ho sentito bene.."

"Ti amo più delle carote, ok?" urlai.

Si fermò, guardandomi intensamente negli occhi.Rilassante.

"ok.." sussurrò, sfiorandomi le labbra.

Incominciò a baciarmi dolcemente, teneramente, poi con impeto, ardore, passione. Ricambiai, stringendomi di più a lui e facendo scontrare i nostri bacini in una muta richiesta a volere di più, ad esporci di più. Sembrò gradire, infatti, in un batter d'occhio mi ritrovai nudo e lui come me.

Spostai lo sguardo sul suo corpo, esaminando ogni centrimetro di pelle. Eccitante.

Ribaltai le posizioni, ora mi ritrovavo io sopra di lui, iniziai a lasciargli baci umidi dappertutto: viso, collo, braccia.

La pioggia continuava imperterrita a cadere, ma faceva solo da sottofondo, difatti nella stanza risuonavano solo i gemiti di Harry. Appagante.

Guidai la mia mano lungo il suo torace per poi fermarla sul basso ventre. Al mio tocco sussultò, infine chiuse gli occhi, godendosi quegli attimi di puro piacere. Continuai a giocare con la mano, mentre Harry mi intimava a continuare.

Illogico, Innaturale, avventato.

All'improvviso, forse al limite della sopportazione, ribaltò nuovamente le posizioni.
Mi guardava voglioso. I suoi occhi erano dannatamente eccitati, probabilmente specchio dei miei.
Provai un turbine di emozioni, non appena si dedicò al mio di piacere.

Eccitazione, paura, calore, pazzia.

Mi prese il viso tra le mani.

Amore, passione, magia, felicità.

Intrappolò le mie labbra tra le sue mentre mi penetrava lentamente.

Eccessivo, allettante, doloroso, imbarazzante.

Nella stanza continuavano a vorticare le note di quella canzone, mischiate alle nostre urla, ai nostri gemiti.

Dolce, improvviso, stravolgente, impetuoso.

Raggiungemmo insieme il culmine, chi in un modo, chi in un altro.

Esausti. Accaldati.

Cercai di riprendere fiato, mentre continuava a torturarmi il collo.

Desiderio, emozione, gioia, brividi.

Eravamo io e Harry, soli, abbracciati, innamorati, euforici.

Eravamo noi stessi, senza maschere e finzioni, unici testimoni del nostro amore appena consumato.

Sorrisi, lasciandomi cullare dal suo respiro.

Chiusi gli occhi e mi addormentai.

Ciao ragazze!
Prima volta che pubblico dal cellulare, ditemi se non riuscite a leggere qualcosa o meno.
Siamo oramai agli sgoccioli.
As always ringrazio chi commenta, vota e chi solamente legge in silenzio.
Grazie, grazie.
Spero vi piaccia.
Un bacione, A.
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Breathless || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora