LOUIS.
Ho fatto una cazzata. No: sto per fare una cazzata. In fin dei conti, devo solo vederlo, parlargli e ... e basta. Magari un abbraccio, un bacino..no, no, non posso farlo, non devo farlo. E' per il bene della band Louis, mi dissi, te l'hanno detto anche loro...non puoi fare altrimenti. Ma non voglio, non voglio opprimere i miei sentimenti, non voglio sposarmi, non voglio perderlo quando saprà la verità, non voglio che pensi che non abbia voluto far nulla per noi, non voglio..ma devo farlo. Devo continuare a mentire, ad indossare una maschera che non mi appartiene.
Erano passate due ore e cinque caffè dalla mia telefonata e di Harry nessuna traccia.
« Non verrà» dissi, intenzionato ad alzarmi. Sì, "intenzionato", visto che in un secondo mi ritrovai una ragazza addosso.
« Due parole. Cinque lettere...Dille, e sarò tua.» eh?
« Scusa? Ma chi sei?» chiesi allontanandomi quanto bastava per guardarla in faccia.
Alta, occhi chiari, bionda...uhm, se non fossi omosess- ehm, se non mi stessi per sposare, un pensierino l'avrei fatto.
« Una fan, dai due parole, dille..sarò solo tua..» no, rettifico: neanche se fosse l'ultima donna al mondo ci farei un pensierino, ma da dove è uscita? Comunque decisi di stare al gioco.
« mmm...ti odio?» mi guardò incredula. Bè, forse sono stato troppo diretto.
« Louisino, pensavo fossi intelligente, ho detto due parole e cinque lettere..» ribadì.
Louisino? Louisino? E poi "ti odio" non sono cinque lettere? Mah..
Portai una mano al mento, riflettendo su quali parole fossero composte da cinque lettere..forse Miami? No, quella era solo una parola, non due. Uhm...ci sono!
« Ti odo?» le dissi, sorridendo.
« See, che palle, ciao» rispose invece lei, andandosene.
Cosa ho detto di male? Vabbè, almeno è andata via.
"Riccio dei miei occhi, sono a casa"
"Due parole. Cinque lettere..dille e sarò tuo, solo tuo."
"Hazza?"
" Dai, Boo, dille, rendimi felice.."
"Hazza, ma è un rossetto quello che vedo sulle tue labbra?"
"Dille!"
" e quelle scarpe con il tacco? da dove sono uscite?"
" sono di mamma, daaaai dille"
"guardare troppo Gossip Girl fa male, Haz"
"TU DILLE"
"Ti amo, ok?"
"Ok, grazie...vado a finire di vedere la puntata, qui ci scappa un bacio con Chuck.."
"Sei un'idiota"
"Ah, Boo?"
"Si?"
"Ti amo anch'io"
« Dimmi che non è vero...» così fece la sua entrata in scena, Harry, tutto sudato, con gli occhi gonfi e rossi..lacrime?
« Finalmente sei venuto, sai stare seduto due ore non era nei miei pi-» cominciai.
« Dimmi che non è vero» mi interruppe, avvicinando il suo viso al mio. Era arrabbiato, molto arrabbiato.
« Cosa?» domandai, guardandolo, confuso.
« Dimmi che il matrimonio è una bugia, dimmi che Eleanor non è incinta, dimmelo..» urlava. No, no, questo non doveva saperlo.
« I-io, H-Harry, chi te l'ha detto?»
« Allora è vero..» continuò.
« I-io non volevo che lo venissi a sapere così, i.io..» non doveva proprio saperlo, in verità. Così era ancora più difficile mentire.
« Sei solo un bugiardo, un lurido bugiardo..tutte le cose che ci siamo detti, le cose che tu mi hai detto...sparite, cancellate» mi urlò contro.
« Perchè mi dici queste cose?» mormorai.
« Mi fai schifo» se mi avesse trafitto con una lancia il cuore, avrei provato meno dolore.
« ..e quel bacio davanti a tutti? Cos'era? Un modo per dirmi che ti faccio schifo, eh?» dissi, ormai con le lacrime agli occhi.
« Un momento alla Larry Stylinson, questo era. L'hanno detto anche i manager, no?» freddo, freddo come la morte. I manager..già, loro.
« Congratulazioni» mormorò dopo.
« Per cosa?»
« Per aver spezzato il mio cuore»
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Breathless || Larry Stylinson
Fiksi PenggemarUn attimo, fu un attimo e poi non sentii più nulla, se non le labbra di Harry che bramose cercavano le mie e gli applausi di tutti i presenti in sala, emozionati ed euforici, credendo che quello fosse semplicemente un momento alla Larry Stylinson.