Capitolo 2

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Il sole filtrava i suoi luminosi raggi tra le finestre del dormitorio femminile Grifondoro, si prevedeva già una bella giornata.
Hermione si stropicciò gli occhi contenta di un nuovo giorno e la prima cosa che notò fu un fogliettino sul suo comodino lo prese.
Era l'orario delle lezioni e alla prima ora aveva incantesimi con i Serpeverde, al solo nome di quella casa a Hermione scomparse il sorriso: doveva rivedere quella serpe schifosa.
Decise di non pensarci molto quindi andò in bagno per prepararsi.
Hermione era sempre la prima ad alzarsi e a fare colazione ma aspettava sempre Harry e Ron e a volte per colmare l'attesa ripassava alcune materie o leggeva un libro. Dato che le lezione non erano ancora iniziate optó per leggere il libro che aveva abbandonato la sera precedente.
Uscì dal bagno prese la borsa con i libri per le lezione e il suo libro da leggere.
Attraversò il ritratto dirigendosi alla Sala Grande e con sua grande sorpresa la trovò più piena del solito quando lei si svegliava presto.
Fece colazione e appena finito si buttò nella lettura: sembrava darle conforto in realtà era così.
Pienamente assorta nei suoi pensieri la Grifondoro non si era accorta che i suoi due migliori amici l'avevano raggiunta e come al solito Ron si ingozzò di tutto quello che trovava in tavola.
Finita la colazione il trio si diresse nel' aula del professor Vitius e si sedettero vicini aspettando gli altri mentre parlavano del più e del meno.

Intanto nel dormitorio maschile dei Serpeverde Draco Malfoy si svegliò in ritardo, come sempre, ma quella volta era ancora più in ritardo.
Nel dormitorio e in Sala Comune non c'era nessuno ma Draco trovò un biglietto sul tavolo: era del suo migliore amico Blaise.
'Ciao Draco
Lo so che ti sveglierai e non troverai nessuno, forse ti arrabbierai con me perché non ti ho svegliato. Invece ti scrivo questo biglietto per dirti che ho provato in tutti i modi a svegliarti, ma continuavi a dormire.
Spero che non ti arrabbierai
Blaise'
Con sua grande sorpresa Draco non era arrabbiato e neanche lui sapeva il motivo, quindi decise di andarsi a cambiare e correre alla sua prima lezione non chè materia che odiava:incantesimi e a peggiorare le cose era coi Grifondoro.
Correva con tutta la velocità che aveva in corpo fino a che non raggiunse l'aula.
Quando aprì la porta capì che tutti lo stavano aspettando ma la cosa che notòsubito erano due occhi color ambra che lo fissavano e gli sembrò che potessero leggergli l'anima, il particolare che lo colpì di più fu che quegli occhi erano molto famigliari per lui ma non riusciva ad associarli a qualcuno.
Quando la sua visuale fu completa capì che erano quelli della Mezzosangue seduta vicina allo Sfregiato e a Lenticchia.
Draco tolse subito lo sguardo e si andò a sedere in modo che la lezione iniziasse.
Il professor Vitius decise di fare delle coppie prendendo un alunno diverso per casa: un Grifondoro accoppiato con un Serpeverde. Ci mise un po a fare le coppie e saltò fuori che: Ron era con Blaise, Harry con Pansy e, a quelle parole Hermione non ci poteva credere, Draco e Hermione.
Entrambi sbiancarono non potevano e non riuscivano a collaborare soprattutto se si trattava di Malfoy.
Hermione disgustata si avvicinò al tavolo del Serpeverde e per un attimo si guardarono, un attimo che a Hermione parva un'eternità, persa nei suoi stupendi occhi ghiaccio che trasmettevano calore. Provava le stesse sensazioni che aveva provato sul treno, ma questa volta Draco non sembrò infastidito.
"Bene ragazzi" intonava la voce di Vitius in modo solenne.
"Oggi vi eserciterete con l'incantesimo di appello che fa attirare gli oggetti desiderati verso di voi. Su tutti i tavoli ho messo dei libri quindi vi allontanate dal tavolo di un po e dite la formula 'accio'. Buon lavoro."
Draco pareva più bianco del solito per una semplice ragione: non era bravo in incantesimi e non voleva fare brutte figure davanti alla Mezzosangue.
"Vai prima tu" solo queste parole gli uscirono dalla bocca.
"Da quando ti comporti da gentiluomo Malfoy?" Ironizzò la Grifona.
Draco con una smorfia rispose "non vorrei che la mia bravura ti mettesse in soggezione Mezzosangue e ora se per favore vuoi procedere?!" Hermione capì subito che quel 'per favore' era in modo ironico così iniziò l'esercizio.

Con un movimento fluido della bacchetta e la formula il libro sul tavolo volò verso di lei che lo prese senza molta fatica poi lo rimise sul tavolo per far provare a Malfoy. Ora la Serpe sembrava un cadavere, pensò a farsi venire in mente un'idea per fargli perdere tempo ma non gli vanne in mente niente quindi decise di tentare.

La sua previsione era esatta: la sua prova è andata molto male e non si accorse che si era accasciato sulle ginocchia portandosi le mani sulla faccia.
Hermione non fece in tempo ad avvicinarsi a lui, non sapendo il motivo, suonò la campana e tutti uscirono compreso il professore.
Harry e Ron presero Hermione e uscirono imprecando contro i loro compagnia con cui avevano lavorato.
La ragazza si voltò e si accorse che Draco non era ancora uscito.
"Ho dimenticato un libro al tavolo di Malfoy, ci vediamo a Storia Della Magia" i due annuirono e proseguirono alla volta dell'aula della prossima ora.
Appena varcata la porta lo vide ancora a terra ma era seduto e con lo sguardo nel vuoto.
Con tutto il coraggio che aveva,Hermione gli si avvicinò save a che la sua reazione alla presenza della Grifondoro lo avrebbe mandato su tutte le furie.
"Malfoy...."
Draco si volse, con un sguardo vuoto ma lei riusciva sempre a leggerlo come un libro aperto, dalla sua bocca non uscirono insulti o sfuriate con grande meraviglia della ragazza e decise di sedersi vicino a lui.
Seguiva ogni piccolo movimento del suo corpo fini ad averla seduta vicino a lui e si sentì al sicuro, si sentiva bene.
"Perché se ancora qui?"
"Sono una merda a incantesimi volevo provare ad esserti superiore ma ho fallito"
"Allora siamo pari: io sono una merda in pozioni"
Le labbra di Draco si incresparono di un piccolo sorriso che Hermione notò e involontariamente sorrise anche lei.
"Che ne dici se ci diamo ripetizioni a vicenda?"
Sul suo volto parve una nota di confusione.
"Che intendi?"
" io ti posso dare ripetizioni in incantesimi e tu mi potresti dare ripetizioni in pozioni"
Ci pensò su un po, e con la sorpresa di entrambi, annuì.
"Bene ora devo andare a Storia della magia ci aggiorneremo su luogo e orario"
Draco le fece un cenno di saluto e la vide correre via senza staccargli lo sguardo che distolse non appena scomparve.

Non pensavo di innamorarmi di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora