Capitolo 5

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La sala comune dei Serpeverde era tiepida e praticamente deserta eccezion fatta per Draco Malfoy.
Malfoy era seduto sul divano con una bottiglia di wisky incendiario è un bicchiere in mano, con gli occhi color tempesta che fissavano il vuoto continuando a pensare alla mezzosangue. Draco non avrebbe mai creduto possibile di pensare così tanto a lei: ogni volta che guardava fuori dalla finestra vedeva i suoi occhi ambrati; ogni volta prima di dormire,chiudendo gli occhi, la vedeva;ogni volta a lezione, anche se in molte lezioni non erano insieme, lui la pensava e sperava di sentire la sua voce che risponde ad ogni domanda.
Il migliore amico di Draco, Blaise, sostiene che Draco si è innamorato, ovviamente essendo molto orgoglioso Malfoy non lo ammetterebbe mai.
Vari pensieri gli vagavano per la testa ma ognuno di loro aveva come riferimento Hermione. Ormai Draco non vedeva l'ora di andare agli incontri con Hermione perché lei riusciva a trasmettergli calma, serenità e, con grandissima sorpresa per Draco, amore.
Era finalmente arrivata l'ora di vedere la Granger, quindi Draco si era precipitato al settimo piano davanti alla stanza delle necessità. Il posto che aveva pensato era sempre lo stesso ormai sapeva che quello era il "loro" posto.
Malfoy era addirittura in anticipo quindi si sedette sul divano e aspettò con ansia il suo arrivo. Dopo una manciata di minuti, che per Draco sembrava l'eternità, Hermione entrò dalla porta con gli occhi gonfi e rossi.
Si sedette vicino a Draco sul divano e tirò fuori il necessario.
"Herm...."
"Aloe da cosa vuoi iniziare?"
"Hermi..."
"Io vorrei iniziare da pozioni perché c'è una cosa che non ho ben capito"
"Hermione" Draco quasi urlò pur di avere la sua attenzione. La ragazza corda alla sprovvista alzò lo sguardo verso il biondo dove si perse nei suoi occhi grigio tempesta, quegli occhi che alla vista di tutti esprimono freddezza e odio, ma non per lei. Lei vedeva qualcosa che nessuno era mai riuscito a vedere: vedeva che anche lui, sotto quella maschera fredda, riusciva ad amare.
"Si?"
"Cosa è successo? Perché hai gli occhi rossi e gonfi?"
Hermione attese un attimo prima di rispondere.
"Ho litigato con Ron"
"Cosa vi siete detti?"
"Eravamo nella sala comune e stavamo facendo i compiti ad un certo punto Harry chiede se stasera potevamo riunirci in sala comune per fare dei giochi e rimanere tutti insieme ma io gli ho detto che avevo da fare e Ron mi ha chiesto che cosa dovevo fare al posto di rimanere in sala comune insieme. Io gli ho detto che dovevo aiutarti con trasfigurazione e li Ron è esploso dicendo che aiutarti era più importante che stare con gli amici io gli ho detto che te lo avevo promesso. ha ribattuto dicendo che potevamo rimandare ma era troppo tardi e ho concluso che ti avrei aiutato questa sera e lui ha detto una cosa che non doveva dire"
Hermione sentiva le calde lacrime negli occhi che minacciavano di scendere ma non voleva piangere davanti a Malfoy, aveva la gola che bruciava è più cercava di ricacciare in dietro le lacrime più quelle volevano uscire.
"Cosa ti ha detto?"
"Mi ha detto che ho tradito sia lui che Harry aiutandoti e mi ha dato della mezzosangue poi ha detto di venire da te per farmi consolare e li Harry si è scaraventato su di lui picchiandolo".
Per lei era la fine: le lacrime sgorgavano senza una tregua. Sentì un braccio passarle intorno alla vita e poi Malfoy l'attirò a se in un abbraccio di conforto.
"Giuro che ucciderò quel bastardo e chiunque osi ferirti"
I due passarono la serata sul divano senza preoccuparsi minimamente dei compiti davanti al caminetto.
Hermione era esausta dopo il pianto che aveva fatto e chiuse gli occhi lasciandosi coccolare da Draco, pensava che non voleva tornare in sala comune al massimo sarebbe rimasta lì.
Draco pensò che Hermione si fosse addormentata, ma non voleva lasciarla, ne tanto meno svegliarla.
"Oh Granger perché mi fai questo effetto?! Perché mai qualcuno dovrebbe fare del male a una creatura come te? Giuro che quel Weasley lo faccio a pezzi se osa ancora trattarti male. Dio mio ti amo Hermione Granger"
La serpe non sapeva che la grifona era sveglia e che aveva sentito tutte le sue parole rendendosi conto che anche lei provava lo stesso.
Si fece tardi e Malfoy decise di portarla con se nel suo dormitorio e poi sarebbe tornata nella sua sala comune l'indomani. Si avviò giù per le scale fino a raggiungere i sotterranei davanti al muro che conduceva nella sala comune dei Serpeverde.
Salì l'ultima rampa di scale alla volta del dormitorio maschile, distese la Granger sul suo letto e si andò a cambiare. Era esausto per l'intensa serata e decise di mettersi a dormire, si sdraiò vicino a lei ascoltando il suo respiro profondo e tranquillo al settimo cielo di averla accanto.
"Ti amo Draco Malfoy"
Draco, a quelle parole penso che stesse delirando, ma non poteva negare a se stesso che gli facevano molto piacere e che avrebbe voluto tanto risentirle ancora.

Non pensavo di innamorarmi di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora