Taylor
La mora una volta arrivata si poggiò con l'orecchio alla porta,non voleva origliare ma voleva solamente riuscire a sentire meglio se Avalor stesse bene.
«Avalor..Sono Taylor..Ascolta non voglio essere assillante e né voglio sapere cosa sia successo...Non ti preoccupare per il piatto il capo non saprà niente..Voglio solo sapere come stai..Sono preoccupata.» disse poggiando la mano sulla porta.
Avalor
Il biondo sussultò non appena sentì la voce della ragazza.
Fece vari passi indietro fino a toccare la porta con la schiena appoggiando la testa e alzando lo sguardo verso il soffitto.
«E' tutto sotto controllo.» disse con le uniche forze che erano ancora in grado di ragionare e che riuscivano a tenere i nervi saldi.
Il problema non era il piatto, non era la paura di avere una ripresa da parte del capo.
La paura andava oltre ai fatti, oltre alle cose materiali.
Era un terrore che si intrufolava tra i cristalli più piccoli del suo cuore e lo laceravano come un animale selvatico con la sua preda.
Ogni momento passato con Minji era un ricordo strettamente legato a sua madre.
Quel legame affettivo riportato sul presente era quasi come rituffarsi a capofitto nel passato senza sapere se sotto c'è un materasso, una pozza piena d'acqua o semplicemente il vuoto più totale.
Non riusciva a staccarsi da quel bambino che, in un giorno che sembrava esser partito davvero male, si trasformò in qualcosa che lo avrebbe cambiato per sempre.
Minji rispecchiava lui da bambino.
Taylor sentendo quelle parole non volle andare più a fondo ma comunque decise di rimanere lì.
Voleva dargli un piccolo supporto anche se non avrebbe proferito parola, la sua presenza sarebbe rimasta dietro la porta nel silenzio assoluto ma non lo avrebbe lasciato solo.
Aveva capito una cosa grazie a Minji quel giorno, che il bambino non voleva lasciarlo solo, non voleva che stesse per affari propri, per questo lo invitò a giocare e quelle scene non avrebbero mai lasciato la sua mente.
Erano insieme uno spettacolo magnifico.
Una gioia per gli occhi della mora e vedere il bimbo così felice le diede una prova ulteriore che il maggiore era una persona così dolce.
Si vedeva l'inesperienza con i bambini ma era così sbalordita nel mentre lo vedeva coccolare il più piccolo, che quasi non sembrava che lui non avesse mai visto nemmeno l'ombra di un bambino.
Taylor
«Grazie per esserti preso cura di Minji e aver giocato con lui..Sai credo che tu gli piaccia molto...e molto credo sia anche a dir poco.» disse la ragazza.
Il tono era calmo e delicato mentre la mora si era messa seduta sul pavimento per stare più comoda poggiando la schiena sulla porta liberando quel pensiero mentre giocherellava con le proprie dita.
Il biondo nel silenzio di quella stanza chiusa trovò un po' di pace in quello che per lui era l'unico modo per riuscire a sopravvivere alla realtà.
Per lui entrare nel panico sarebbe costato una reputazione intera.
Sarebbe costato il muro che lo divideva dalle sue emozioni.
Perché lui le odiava con tutto se stesso, gli avevano strappato ogni centimetro di lui come della carta straccia e lo avevano ridotto all'osso.
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' 𝐓𝐨𝐮𝐜𝐡 𝐦𝐞. '
Fanfiction«𝐏𝐞𝐫𝐜𝐡é 𝐭𝐢 𝐨𝐬𝐭𝐢𝐧𝐢 𝐚 𝐟𝐞𝐫𝐢𝐫𝐦𝐢 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐟𝐫𝐚𝐦𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐝𝐢 𝐠𝐡𝐢𝐚𝐜𝐜𝐢𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐥𝐚𝐜𝐞𝐫𝐚𝐧𝐨 𝐢𝐥 𝐦𝐢𝐨 𝐜𝐨𝐫𝐩𝐨? »