Capitolo 5

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Avalor

«Vieni mettiamolo sul letto.»

Voleva far dormire il piccolo più comodamente e far stare comodo anche il maggiore per questo aveva avuto l'idea di poggiare il piccolo nel suo lettino nella sua stanzetta mentre avrebbe preparato la cena.

Il maggiore, all'invito della più piccola, la seguì senza farselo ripetere due volte.

Arrivati nella stanza, il biondo appoggiò il piccolo sul suo lettino coprendolo con una copertina per farlo stare al caldo.

Rimase davanti al letto ad osservarlo, come se fosse quasi fatto di ceramica.

Sentiva il suo respiro colmare la stanza, il suo piccolo corpicino rilassato.

Ai suoi occhi sembrava quasi una scena tenera da poter guardare per ore senza distogliere lo sguardo per un secondo.

Taylor guardava la scena con un sorriso.

Amava vedere quel rapporto tra quel bimbo così dolce e quel ragazzo freddo,sembravano la coppia perfetta, caldo e freddo, dolce e amaro, sapore e insipido.

Opposti ma identici, che insieme si incastravano alla perfezione rendendolo un piacere per gli occhi, specialmente per quelli della mora.

Mentre il biondo osservava il più piccolo dormire, la ragazza rimise apposto un po' di giochi sparsi lì per terra sedendosi poi sul lettino baciando la tempia delicatamente.

«Dormi bene mio piccolo principe.» sorrise la ragazza sussurrandolo piano con voce morbida come se cantasse una ninna nanna.

Avalor osservava quella scena come se fosse una fotografia stampata nei suoi occhi con i colori più vividi e chiari della luce stessa.

I ricordi del suo passato sembravano battere nel suo cuore come a voler rifiorire nella sua testa.

Erano così chiari, così limpidi, così impressi nella sua testa tanto da sembrare che stesse rivivendo ogni momento come se fosse l'ultimo.

La minore alzò lo sguardo sorridendo al biondo per come sembrava preso dal bambino.

«Non è bellissimo? Sembra un angelo...» disse la ragazza con un sorriso tenero.

Adorava vedere Minji dormire serenamente come se intorno non ci fosse nulla.

Il ragazzo sollevò lo sguardo sulla figura della più piccola annuendo più volte alla sua affermazione per poi tornare a guardare il bambino che stava riposando beatamente.

La minore sorrise nel guardare il più grande essere così preso da quel piccolo bambino così innocente nel suo così dolce riposo.

Si sporse di poco per sistemare meglio il bambino.

«E tu sei così carino mentre lo guardi.» disse la ragazza dando voce ai propri pensieri senza nemmeno essersene accorta di ciò che le era appena uscito dalle labbra.

Furono proprio quelle parole pronunciate della minore che lasciarono il biondo quasi senza parole e il minimo respiro.

Non sapeva cosa dire, cosa pensare, cosa rispondere, semplicemente cosa fare.

Rimase lì spiazzato mentre il silenzio echeggiava nella stanza del più piccolo.

Dopo qualche istante di esitazione i suoi occhi celesti incrociarono quelli della minore in un attimo.

La osservò per filo e per segno come se fosse quasi surreale ciò che la sua bocca aveva pronunciato.

In lui si incamminò una strana sensazione che mai aveva provato, che mai aveva davvero toccato con mano, ma che bruciava forse più di una scottatura sulla pelle.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 01, 2023 ⏰

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