Capitolo 2

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«non voglio venire, che palle non potete obbligarmi» i lamenti e la disperazione di Madison riecheggiano per tutta la stanza

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«non voglio venire, che palle non potete obbligarmi» i lamenti e la disperazione di Madison riecheggiano per tutta la stanza.

Sono tre giorni che io, Ele e Clare proviamo a convincerla a venire alla festa alla quale ci ha invitato Josh, ma nulla è irremovibile.

«eddai però, ma cazzo è la prima festa del college non puoi non venire» imperterrita continuo ad assillarla.

«perché? posso stare in stanza a guardarmi un gradito film o leggere un libro» fa spallucce come fosse una cosa normale quella che sta dicendo e non stesse rifiutando di venire con noi alla prima festa qui al college per rimanere in camera a leggere.

«allora facciamo così, domani sera vieni con noi alla festa e domenica facciamo quello che vuoi» la proposta di Clare è molto allettante, anche perché la maggior parte delle cose che Madi potrebbe scegliere all'80% potrebbero piacere anche a noi.

La mora ci pensa un po' su, poi sbuffa e noi iniziamo a saltellare contente di essere riuscita a convincerla.

«perfetto, la festa è domani e oggi chiederò l'indirizzo a Josh» Ele non vede l'ora che sia domani sera, da quando Josh ci ha invitato a questa festa lei non fa altro che parlarne come fosse l'evento dell'anno.

Ci è sempre piaciuto andare a ballare, io e lei andavamo almeno una volta a settimana o a qualche festino in casa di qualche nostro compagno di scuola o in qualche locale. Alcune volte riuscivamo a trascinare pure Madi.
Ci preparavamo assieme tre ore prima, nonostante ciò avevamo la capacità di riuscire ad arrivare comunque in ritardo, ci scambiavamo i vestiti quando una di noi non sapeva cosa indossare e le prime volte ci aiutavamo anche a truccarci perché eravamo ancora inesperte.

«ora andiamo che io ho lezione di microbiologia tra 15 minuti» dice Madi mentre guarda l'orologio, perciò prendiamo le borse e usciamo dalla stanza.

Arrivate al campus nei parcheggi notiamo la macchina e la moto dei quattro ragazzi che ormai da quando siamo qui dentro sentiamo nominare ovunque.

Prima che me ne rendessi conto Ele tenendomi stretta dal polso mi trascina verso di loro.

«che cazzo vuoi fare» sbraito invitandola a lasciarmi il polso

«devo parlare con Josh» risponde in maniera ovvia come se non ci stessero guardando tutti

Ci piazziamo davanti ai quattro ragazzi che ormai ci stavano guardando da quando hanno notato che stavamo andando verso di loro.

«Titti a cosa devo la tua presenza?» è inutile pure specificare chi stia parlando perché solo una persona mi chiama in quel modo.

«punto numero uno non mi chiamare così perché ho un nome ed è Amber, punto numero due siamo qui per lui non per te» indico Josh con la testa, mentre lui continua a guardarmi dalla testa ai piedi senza preoccuparsi minimamente di prestare attenzione a quello che sto dicendo

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