Gordy guidò il gruppo sul retro della Green House, dove disse di aver parcheggiato la macchina. Nessuno gliel' avrebbe toccata, visto che apparteneva a lui.
Appena la vide, Ryan non credette ai propri occhi. Non serviva essere un esperto per capire che quella che si trovava di fronte era una Lamborghini.
«Che ne dite?» domandò Gordy con fare teatrale.
«È perfetta» commentò Ryan.
«È una Lamborghini Aventador, difficile da reperire sul mercato» aggiunse Thomas.
Marshall guardò prima suo fratello, poi Gordy: «Bella, ma perché viola?»
Fu Ryan a rispondere: «Volevo un'auto esagerata, questa qui ce l'ha scritto sopra.»
«Ha anche i vetri oscurati» disse McCarthy, sorridendo.
«Molto bene», disse Satterwhite, «Conoscete il piano. Scott, hai portato il camion?»
Scott annuì: «Sta qui davanti.»
«Signor Tattersall?»
L'anziano calvo alzò una valigetta grigia.
Satterwhite si rivolse dunque a Ryan, stringendogli la mano: «Faccia attenzione, signor Butler, quest'auto ruggisce.»
Ryan ricevette da Gordy le chiavi e da Tattersall la valigetta, dunque, salì al volante della Lamborghini e la mise in moto. Tutti esultarono al suono dei settecentoquaranta cavalli del motore.
Ryan guidò l'auto con attenzione fino in strada, poi Scott aprì il portellone del camion con cui era arrivato, mentre Thomas e suo fratello preparavano la rampa metallica. La Lamborghini venne caricata sul camion e Ryan rimase al suo interno quando il portellone venne chiuso. Si ritrovò al buio, mentre fuori il piano procedeva come previsto.
Thomas e Marshall andarono a cambiarsi ed indossarono delle divise azzurre con berretto e salirono alla guida del camion.
Nel frattempo, Dennis era salito nella sua auto insieme ad Alan e si erano posizionati dietro di loro.
Satterwhite e Fisher augurarono ai loro uomini buona fortuna, poi si congedarono per tornare ai loro affari. Tattersall, McCarthy e Scott, concluso il loro compito, furono liberi anch'essi di andarsene.
Il camion con a bordo Thomas e Marshall partì, seguito dall'auto con Dennis e Alan. Ryan, dall'interno del camion teneva sulle ginocchia la valigetta che Tattersall gli aveva consegnato. I due mezzi viaggiarono per parecchi minuti allontanandosi dalla periferia e raggiungendo il centro di Detroit. La loro destinazione era un parcheggio multipiano di proprietà di un grattacielo in cui avevano sede parecchi uffici di ogni genere. Stando a quanto aveva raccontato McCarthy la sera prima, i dipendenti di quegli uffici, tra cui quelli della Gilbert Assicurazioni, erano soliti lasciare l'auto in quel parcheggio pagando una tariffa annuale non troppo cara, per poi raggiungere a piedi il proprio posto di lavoro: così facendo avevano un posto auto garantito, coperto da pioggia o altro. Qualunque altra persona che non desiderava in alcun modo lasciare l'auto in strada accanto al marciapiede poteva benissimo utilizzare quel parcheggio multipiano pagando la tariffa normale.
La foto della targa della Porsche di Gilbert era stata mostrata a tutti i presenti alla riunione della sera precedente, così chiunque l'avrebbe riconosciuta. Per Thomas e Marshall non fu difficile individuarla, tra le varie auto di quel posto. Parcheggiarono il camion parecchi metri prima, dove c'era abbastanza spazio per il mezzo. McCarthy si era informato: Gilbert il giorno prima, invece di portarsi il pranzo da casa, era tornato alla macchina ed era andato a mangiare in un locale lì vicino piuttosto costoso. Fingendosi un normale cliente aveva interrogato una cameriera scoprendo che Gilbert era solito recarsi in quel posto a pranzo, dunque non era difficile suppore che anche quel giorno avrebbe fatto lo stesso.
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La vertigine della follia
Misterio / SuspensoRyan Butler è un uomo tormentato dai suoi costanti fallimenti. Stanco e depresso a causa della società di oggi, decide di dare una ripulita al mondo che lo circonda. Il suo odio per la feccia della razza umana si sprigiona la notte in cui uccide una...