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La mia penna si è scaricata, odio doverla cambiare.

Manuel ne aveva solo una blu, credo ti farà venire il mal di testa dover leggere questo inchiostro, un giorno.

Vi ho sentiti, ieri.

Piangevi, non so perché, credo fosse per me.
Ti ha baciato, spero fossi d'accordo, non ho sentito più nulla per un po'.

Ho sognato questa casa piena dei vostri bambini, così tanti che neppure riuscivo a contarli sul palmo della mano.

Nessuno di loro sapeva chi fossi.

È meglio così, non voglio rovinare altre vite, amore mio.

Spero tu li faccia però, tanti bambini con Manuel o con chi vuoi tu.

Preferirei fosse Manuel, non solo perché mi vuole bene.

Più che altro perché mi vuole bene.

Spero di morire presto, avermi qui ti fa male.

Spero terrai la casa dopo, assieme a tutte le cose di Jacopo.

Credo ti stia distruggendo, vedermi pari a un bambino, sentire l'umana urgenza di prenderti cura di me, come io con te non ho mai fatto.

Forse l'hai anche detto a Manuel, non sono certo se l'ho sentito o l'ho inventato.

Singhiozzavi in ogni caso, era difficile comprenderti.

La testa mi vortica ultimamente.

Credo di essere sopraffatto da tutto l'amore che provo per te.

Se mi ucciderà sarà dolcissimo andare via, col cuore pieno di te e vuoto di sangue.

Avrai sorrisi sul tuo viso come ad Agosto grilli e stelle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora