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Ti ha trovato.

Me l'ha detto così, come stesse trattenendo un colpo in canna a trafiggergli il ventre.

Credo di aver smesso di respirare per un po', quando l'ha fatto.

Fai il professore, mi ha detto "Tutto suo padre".

Dice che sei tanto bello, e tanto gentile, e che non ha avuto il coraggio di parlarti di me.

Credo temette avrebbe perso quella gentilezza, l'avesse fatto.

Anche io, potessi, starei con te senza parlare di me.

Parla di te come si parla dei santi, o degli angeli.
È il racconto più onesto di ciò che sei che abbia mai sentito.

Dice che sei intelligente, e che metti un sacco di zucchero nel caffè.

L'ho implorato di farmene una tazzina.

Ne ho messo tre cucchiaini, solo per te.

Anna non sarebbe contenta, amore mio.

È ancora pomeriggio, io sono già in camera per dormire.

Non la voglio vivere questa giornata, voglio passare a domani.

Domani, dice Manuel, ti verrà di nuovo a cercare, e ti parlerà di me.

"Verrà, ne sono sicuro" mi ha assicurato.

Oh, come si vede, di te ha capito tutto, di me così poco.

Un padre come me non si perdona, ci si balla sulla tomba, e si ringrazia dio di averlo rivoluto nelle fogne del suo paradiso.

Attendo la morte per sentire i tuoi passi sulla terra a soffocarmi, leggeri ed allegri, a seguire il ritmo della pioggia.

Anche Jacopo ballerà su di me, e chiuderà le nuvole alle mie spalle.

"Tu non puoi entrare qui" mi dirà, come quando si nascondeva nella vostra fortezza di lenzuola, ed io dimenticavo la parola magica.

Riderò.

Riderò tantissimo, amore di papà, che da lassù ti potrò vedere, e da laggiù potrò sentire ogni tuo passo.

Non voglio negarlo, la speranza mi si è accesa, me ne accorgo dalle lacrime che bagnano questo foglio.

Non sono amare.

Quanto soffrirò domani, quando tu non sarai qui.

Eppure ne attendo il dolore, se mi promette di conservare il tuo sapore.

Avrai sorrisi sul tuo viso come ad Agosto grilli e stelle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora