La Leggenda Del Sub Trovato Morto Su Un Albero

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Si narra che qualche tempo fa, non molto lontano da qui (dove "qui", naturalmente, lo si deve intendere con riferimento tanto al narratore quanto al lettore) scoppiò un violento incendio di dimensioni macroscopiche.

Allertate le guardie forestali, in direzione del disastro partirono immediatamente alcuni velivoli antincendio. Tra questi c'era anche un Canadair.

Raggiunto il mare, distante alcune centinaia di chilometri, il Canadair riempì i propri capienti serbatoi di grandi quantitativi di acqua che, successivamente, scaricò sulle fiamme. Ripeté il viaggio diverse volte finché l'incendio fu domato.

Scongiurato il disastro, gli uomini delle squadre antincendio perlustrarono la zona devastata dal fuoco e, con somma sorpresa mista a incredulo orrore, s'imbatterono in uno spettacolo agghiacciante: un cadavere umano carbonizzato e con indosso una muta da sub con tanto di fucile, pinne e occhiali.
Una visione al tempo stesso grottesca e inspiegabile.

Ma una spiegazione c'è.
Il Canadair aveva fatto rifornimento in un tratto di mare nel quale era immerso il povero e ignaro sub. Il velivolo dunque lo aveva risucchiato assieme a ettolitri di acqua marina.

Alcuni dicono che il sub fosse morto d'infarto durante il risucchio.
Altri credono che quando fu sganciato sull'incendio fosse ancora vivo e sia invece morto a causa dell'impatto o, peggio, bruciato vivo dalle fiamme.

Altri ancora semplicemente si rifiutano di credere a questa storia.

In effetti, dicono gli scettici, il Canadair fa rifornimento d'acqua mediante due imboccature dal diametro troppo esiguo, attraverso il quale un uomo non potrebbe mai passare. Sembra un'obiezione molto ragionevole.

O forse no. Fatto sta che la leggenda ha ispirato, col tempo, scrittori, registi, sceneggiatori...

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