Capitolo 4 | Frammenti del passato

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Leilah OVA


Mi sentivo una stupida.

Cosa mi era saltato in testa? Ero sul punto di fare sesso nella mia macchina con un "quasi" sconosciuto. Probabilmente stavo sul serio perdendo il lume della ragione. Mi ricomposi velocemente sistemandomi la maglia e facendo tornare tutto allo stato precedente. Fabian mi osservava turbato, forse credeva di avermi ferita, ma non lo ero. Mi sentivo solamente indesiderata, respinta, ciò nonostante sapevo che aveva fatto bene a fermarmi. Stavo correndo troppo, non era il momento e non era decisamente una cosa da fare dopo così poco tempo.

Mi passai la lingua sul labbro superiore scoprendo con piacere che avevo ancora il sapore delle sue.

Mi costrinse a guardarlo negli occhi prendendomi il mento fra le dita.

- Ehi, va tutto bene? So cosa ti sta passando per la mente. Non hai fatto niente di male, lo volevamo entrambi, inoltre non credere che io non sia per niente attratto da te perché non è così. Io ti trovo molto attraente, più di quanto immagini. Però fra noi non c'è amore, ed è così poco tempo che ci conosciamo, per me è presto e credo lo sia anche per te. O sbaglio? - Aveva ragione, ne ero pienamente cosciente. Il problema era il fatto che lo desideravo da morire.

Non so quanto ancora sarei riuscita a resistere.

- Lo so, hai ragione Faby, mi dispiace tanto, non era mia intenzione correre in questo modo credimi. Non so cosa mi abbia preso così all'improvviso.

Dimentichiamo questo avvenimento, facciamo finta che non sia mai successo, sarà più facile per entrambi guardarci in faccia, non credi? -

Mi sorrise in un modo strano, ancora non riuscivo a capire cosa potesse significare quel tipo di sorriso, era diverso dagli altri.

- Va bene Leilah, come vuoi. Fingiamo di non essere mai stati qui. Di non esserci mai baciati e strappati i vestiti di dosso con gli occhi. Sono sicuro che sarà molto facile. Anche perché non c'è molto da toccare da te, sei talmente piatta - spalancai la bocca per la schiettezza di quelle parole. Ma come osava dirmi certe cose? Poi detto da uno che a momenti mi avrebbe strappato la camicia di dosso! Senza pensarci gli tirai uno schiaffo sonoro sulla guancia.

Lui si accarezzò la zona del viso colpita, gli occhi spalancati dalla sorpresa.

- Sarà meglio se torno a piedi - disse dopo aver sospirato a lungo.

- Mai stata tanto d'accordo con te - fissavo la strada per evitare di guardarlo in faccia. Ero viola dalla rabbia. Mi sentivo umiliata.

"Stronzo" pensai.

Scese dalla macchina accennando appena un saluto.

Risposi con un cenno della testa prima di rimettere in moto la macchina e andarmene via. Gli occhi s'inondarono di lacrime che tentai in tutti i modi di ricacciare indietro, senza riuscirci.

Accesi la radio, alzando il volume per evitare di pensare.

Nella mia mente vagarono scene del mio passato.

Vidi quelle lamette sulla vasca da bagno, me piegata sul water a vomitare tutto tranne che i rimpianti. Ebbi dei flashback veloci, e quei ricordi facevano tremendamente male.

Nelle orecchie sentivo forte e chiaro gli insulti che ricevevo ogni giorno al tempo delle scuole medie.

"Sei una cicciona di merda! Devi morire! Chi mai potrebbe mai innamorarsi di te, sei talmente cessa!" questa frase mi bloccò il respiro. Fu proprio il ragazzo di cui ero perdutamente innamorata a dirmelo. Avrei voluto morire davvero a quel tempo. Mi guardavo allo specchio e riuscivo solamente a vedere quanto erano vere quelle parole. Ricordai quel periodo apparentemente lunghissimo passato in ospedale, cercando di curarmi, di guarirmi dall'anoressia.

Mi chiedevo se era davvero questo il modo in cui apparivo davanti a Fabian.

Troppo magra? Troppo grassa? Come sarei dovuta diventare per poter piacere a qualcuno? Per essere amata?

Me l'ero chiesta così tante volte senza però mai trovar risposta.

Si poteva raggiungere la perfezione fisica?

Non seppi darmi risposta ... nemmeno questa volta.



CAPITOLO TERMINATO.


Lettori e lettrici,

non so quanti siate e non so chi sta seguendo la mia storia, suppongo non siate tanti, però per chi la sta seguendo voglio potermi prendere un attimo di spazio per ringraziarvi di cuore. Per me significa davvero tanto essere letta.

Ovviamente questo è un fantasy, però tante cose che caratterizzano la protagonista, caratterizzano me.

Ci tengo davvero, quindi vi prego di continuare a leggere, spero di piacervi e altrettanto spero che vi piaccia il mio stile.

Se avete suggerimenti o consigli costruttivi ovviamente, sono tutti ben accetti.

Grazie di cuore a tutti <3

Il tocco dell'angeloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora