Capitolo 12

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Jason mi spogliò dalla vita in giù, mise un'asciugamano sul letto.
Guardavo i suoi movimenti, perdendomi nei secondi che passavano.
Mise un cuscino al centro del letto e venne accanto a me, dandomi un bacio sulla fronte

<piccola mettiti a pancia in giù sul cuscino, così hai il sedere bello alto>

Mi aiutò a sistemarmi bene e mi accarezzò il sedere, dolcemente

<adesso metto un po' di crema a base di vaselina, così ti da meno fastidio>

<fai piano..ti prego>

<tranquilla piccola, tu cerca di stare rilassata però>

Mi allargò leggermente le natiche ed iniziò a spalmare delicatamente la crema sul mio fiorellino, era la sensazione più imbarazzante che avessi mai provato.
D'improvviso sentii qualcosa spingere e mi irrigidii

<cucciola stai rilassata, così ti fai male>

<Daddy non riesco>

Sussurrai irrigidendomi ancora di più.
Sentii le sue labbra baciarmi prima una natica e poi l'altra, salire sulla schiena e poi riscendere.
Quando Jason vide che ormai ero completamente rilassata spinse velocemente la cannula, lasciandomi senza fiato.
Emisi un urlo, più per la sorpresa che per l'effettivo dolore

<amore come stai? Ti fa male?>

<un po' Daddy, è fastidioso>

Senza preavviso spinse la cannula ancora più dentro, facendomi urlare
Mi scese una lacrima, adesso faceva male

<amore adesso passa>

Mi sussurrò accarezzandomi la testa

<sto per aprire l'acqua, sei pronta?>

Nascosi la testa tra le braccia e acconsentii.
L'acqua iniziò a fluire, non era così male alla fine.
Non so quanto tempo passò, ma quando i primi crampi si fecero sentire iniziai a lamentarmi e a supplicare, faceva sempre più male
Jason continuò ad accarezzarmi la testa e la schiena, premuroso

<amore un altro mezzo litro e abbiamo finito>

Sembrava interminabile
Finalmente l'acqua finì, non vedevo l'ora di correre in bagno, ma Jason aveva altri piani per me

<amore devi trattenere l'acqua per 10 minuti, vuoi che lascio la cannula dentro o preferisci toglierla?>

<no Daddy ti prego non ce la faccio più, i crampi sono troppi, ti prego>

<piccola non fare i capricci, fai la brava>

<non voglio, lasciami!>

Avevo esagerato, e lo sapevo
Jason perse la pazienza, ma continuò a trattarmi dolcemente

<visto che avevo comunque intenzione di punirti, deciderò io per te. Tratterrai l'acqua per 15 minuti a partire da ora, ti toglierò la cannula e per ogni goccia che perderai saranno 10 sculacciate a sedere scoperto>

<Daddy ma..>

<Diana se continui ti sculaccio adesso, e posso assicurarti che non è bello>

Mi arresi
Mi tolse lentamente la cannula, tra un gemito e l'altro di dolore.
Per quanto dovesse essere la mia punizione, Jason mi tenne strette le natiche fino all'ultimo minuto, aiutandomi e consolandomi.
Appena il tempo fu scaduto mi diede il permesso di correre in bagno, ero stremata

<piccola ti sei guadagnata 20 sculacciate, preferisci che siano lente e forti o veloci e meno forti?>

Rabbrividii

<V-veloci Daddy>

<va bene cucciola, vieni sulle mie gambe che iniziamo>

Furono la goccia che fece traboccare il vaso.
Scoppiai in un pianto disperato, provata da tutte le emozioni della giornata

Appena la punizione fu terminata mi buttai tra le braccia di Jason, che mi cullò finché finalmente non mi addormentai

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 18, 2023 ⏰

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