Capitolo 11

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Salimmo al piano di sopra, il ragazzo mi fece sedere sul letto e mi guardò, sembrava nervoso

<Jason, è tutto okay..?>

Chiesi sfiorandogli la mano
Lui mi sorrise e si sedette accanto a me

<vorrei che tu cercassi di chiamarmi Daddy quando siamo soli, come ti avevo già chiesto>

Arrossii, in imbarazzo
Posai la testa sulla sua spalla, il sedere mi faceva male
Mugolai

<che c'è piccola?>

Mi chiese accarezzandomi il viso

<Daddy..mi fa male>

Abbassai la testa, ero in totale imbarazzo

<ti fa male il culetto amore?>

Avvampai, come faceva a rendere ogni cosa sempre più imbarazzante?
Annuii, nascondendo il volto tra le mani
Mi invitò a stendermi sul letto a pancia in giù, ero ancora mezza nuda

<adesso ti metto la crema d'accordo amore?>

<si Daddy, grazie>

Il suo tocco era dolce e delicato
Non so quanto tempo passò, ma cominciai di nuovo a provare una strana sensazione in mezzo alle gambe
Iniziò a massaggiarmi la schiena e lentamente mi fece voltare.
Mi diede un bacio sulle labbra e mi sorrise

<stai un po' meglio adesso>

Annuii
Mi ritrovai di nuovo con il sedere al vento ed una sculacciata mi colpì al centro del sedere

<amore devi imparare a rispondere quando ti chiedo qualcosa>

Ci fu un attimo di silenzio e mi colpì di nuovo

<si Daddy, scusami>

**

Il pomeriggio passò in tranquillità, tra risate e coccole, non mi ero mai sentita così
Arrivò l'ora di cena, ma la pancia mi faceva male e non volevo mangiare

<Diana non farmi arrabbiare, devi mangiare>

<no Daddy, non mi va>

Ero seduta sulle sue gambe, nella sala da pranzo.
Posai la testa sul suo petto, stringendomi a lui

<piccola perché non vuoi mangiare?>

Mi strinsi a lui, senza rispondere

<piccola parla, altrimenti sai cosa succede>

Sbuffai

<mi fa male la pancia, non voglio mangiare>

Sussurrai
Il ragazzo mi accarezzò la testa e mi prese in braccio, portandomi nella mia camera da letto
Mi fece stendere a pancia in su e mi diede un bacio sulla fronte

<piccola posso toccare il pancino per vedere che hai?>

<s-si Daddy>

Lui mi sorrise.
Mi alzò la maglia ed iniziò a tastare il ventre, gli allontanai le mani, faceva male

<piccola da quanto non vai in bagno?>

Arrossii violentemente e nascosi la testa tra i cuscini

<amore rispondimi>

Mi guardò, aveva degli occhi bellissimi

<4>

Sussurrai rossa in viso

<sono 4 giorni Diana? Sei fortunata che stai male, altrimenti ti avrei sculacciata molto forte>

Mi diede un bacio sulla fronte, ne parlava come se stesse parlando di cosa mangiare a cena

<adesso Daddy cerca di risolvere il problema, ma tu devi fare la brava bambina>

<mmmh..va bene Daddy>

Mi lasciò sola, non avevo idea di cosa volesse fare.
Iniziai a giocherellare con una ciocca di capelli finché non vidi il ragazzo tornare
Aveva portato con se un'asta con attaccata una sacca, da essa pendeva un tubo abbastanza largo con un beccuccio alla fine, non avevo mai visto una cosa del genere

<piccola sai che cos'è?>

Mi chiese avvicinando l'asta al letto e sedendosi sul bordo di quest'ultimo.
Mi accarezzò la gamba dolcemente

<no Daddy>

Lui sorrise e mi fece segno di andare vicino a lui.
Mi sedetti accanto a Jason, mi prese da sotto le braccia e mi fece sedere sulle sue gambe, iniziando ad accarezzarmi la gamba con movimenti ritmici

<piccola questa sacca contiene dell'acqua con del sapone, che deve andare nel tuo pancino per pulirlo e farti liberare.
Per fare questo, devo infilarti questo tubicino nel sederino amore>

Tremai
Non volevo farlo, avrebbe fatto malissimo

<no Daddy, ti prego non voglio>

<amore calmati, vedrai che non ti farà male. Dovrai preoccuparti quanto faremo i clisteri punitivi, ma non è questo il caso>

Lo guardai, spaventata

<adesso Daddy ti spoglia e poi ci mettiamo comodi.
Fai la brava bambina, altrimenti mi costringerai a darti le sculacciate, e il tuo culetto non credo ne sarà contento>

odi et amo //DaddyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora