Cigarette out the window- Daisuga

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Appena apro gli occhi,vedo Suga intento a fumare una sigaretta affacciato alla finestra. Ha addosso solo i boxer neri.

La luce lunare fa risplendere il suo addome coperto di sudore,fa penzolare le braccia sulla ringhiera.

Ha il petto e il collo coperto di marchi violacei. Non sembrano dargli fastidio.

Fa pause molto lunghe tra un tiro e l'altro. Non sa che lo sto fissando.

Guardo il cumulo di vestiti ai miei piedi: una giacca nera,pantaloni neri eleganti,camicia bianca,cravatta rossa e boxer grigi. Li afferro e me li metto precipitosamente.

Sposto di nuovo lo sguardo su Suga. Trema,ha freddo. Il vento della notte gli scuote le membra.

Faccio un sospiro di compassione e prendo la giacca del kilt. È fredda,quindi me la stringo un po' al petto per scaldarla.

Mentre assorbe il mio calore,noto un'altra pila di vestiti. Sono li stessi ai miei piedi,solo di qualche taglia più piccoli. Anche loro gettati alla rinfusa sul  pavimento.

Siamo arrivati a casa da una festa e non abbiamo saputo aspettare. Mi ricordo che in macchina lui mi teneva la mano e batteva i piedi ad una velocità impressionante.

Ecco,la giacca è calda. È troppo grande per Suga,ma gli andrà bene. Sposto di nuovo lo sguardo su di lui. Spegne la sigaretta e guarda la luna.

Mi alzo,faccio qualche passo verso il balcone e gli metto la giacca sulle spalle.

<<Ehi Daichi>> mormora lui <<Hai visto tutto?>> chiede abbassando lo sguardo.

Lo abbraccio. <<Fumare una volta ogni tanto va bene>> lo rassicuro. Lui infila le braccia nelle maniche. Non smette ancora di tremare però.

<<Non lo farò più>> mi dice.

Mi giro verso l'apertura della finestra e proteggo il suo corpicino dal vento gentile ma freddo. Lui posa la testa sul mio petto.

<<Ti amo>> mi dice.

Gli bacio i capelli,gli accarezzo la morbida schiena. È così morbido. Tocco uno dei marchi violacei posizionato sulla gamba sinistra. È morbido pure quello.

<<Anche io>> rispondo,per poi lasciargli un bacio leggero come la brezza oceanica sul collo.

<<Ho sonno>> mi dice,mentre posa la testa sul mio petto e si lascia cullare dal tempore delle mie braccia.

<<Vieni,andiamo a dormire>> lo prendo in braccio. Oltrepasso il letto in cui lo abbiamo fatto,è bagnato fradicio. Porto Suga nella camera degli ospiti. Lo poso sul letto,lui si rannicchia e chiude gli occhi.

Mi sdraio affianco a lui,lo abbraccio. Poi chiudo gli occhi.

𝘉𝘙𝘖𝘖𝘒𝘓𝘠𝘕 𝘉𝘈𝘉𝘠- ʜᴀɪᴋʏᴜᴜ ᴏɴᴇ-ꜱʜᴏᴛꜱDove le storie prendono vita. Scoprilo ora