Akaashi non sta bene,ne sono certo. Nell'ultimo periodo è meno energico e le sue alzate sono sempre meno precise e lente. Devo sapere cosa c'è che non va.
<<Bene ragazzi,oggi abbiamo finito>> dice Akaashi,liquidando con un gesto della mano i nostri compagni di squadra.
Dopo una mezz'oretta,in palestra restiamo solo io e lui. Lo sento,è la mia occasione.
<<Akaashi,posso chiederti una cosa?>> le parole mi escono dalla bocca con una rapidità assurda,come le alzate del fidanzato del mio piccolo kouai.
<<Cosa?>> chiede,più lentamente.
Prendo un bel respiro e metto le mani sui fianchi. <<Akaashi,ultimamente non sembri molto felice!>>.
Akaashi non risponde. Si mette la felpa del club e la allaccia,prende il borsone. <<Ora vado,a domani>> mi saluta. Non posso farlo andare via.
Lo prendo per un braccio. <<Akaashi,prima devi dirmi cosa non va>>.
Akaashi oppone resistenza e sbuffa. <<Non ho niente,sto bene>>
<<No Akaashi,non stai bene>> insisto,stringendogli ancora il braccio.
Akaashi smette di opporre resistenza,abbassa il capo e lo gira verso di me. Sospira e poi inizia a guardarmi.
<<Akaashi,dimmi cosa c'è che non va,ti prego>> la mia voce si è fatta più dolce. Allento la presa,fino a lasciargli definitivamente il braccio. Potrebbe scappare,ma non lo sta facendo.
<<Bokuto>> la sua voce è intrisa di lacrime <<Sei proprio un figo>>.
In un momento normale,mi sarei messo le mani sui fianchi e avrei decantato le mie doti. Ma questo non è un momento normale. Akaashi sta male e devo sapere perché. <<E questo cosa centra?>> chiedo.
<<Quello che voglio dire è...>> Akaashi inizia a piangere. Le lacrime gli rigano le guance e gli occhi diventano rossi. Gli getto le braccia al collo. <<...Bokuto...io non sono per niente alla tua altezza...>> Akaashi continua a piangere sulla mia felpa.
Gli prendo il viso fra le mani. Ha gli occhi e le guance rosse,rigate dalle lacrime. <<Akaashi,non dire queste cose>>. Gli lascio un bacio sulle labbra. Sono intrise del sale delle lacrime,che riprendono a scendere sul nostro bacio.
<<Non ti merito...>> dice lui,stringendosi a me e bagnando la mia felpa.
<<Ehi Akaashi,non devi dire queste cose che non sono vere>> lo ammonisco. Amo troppo Akaashi per vederlo soffrire,soprattutto per colpa mia. <<Ti amo come sei>> aggiungo.
<<No Bokuto...>> lo zittisco con un bacio. Lui piange,piange e piange ancora. Non lo sto tirando su di morale.
<<Ehi,che ne dici se andiamo a casa mia a farci qualche coccola?>> propongo,asciugando le sue lacrime.
Annuisce,si asciuga le lacrime,che però continuano a sgorgare. Prendo il borsone. Lo stringo a me e fa un respiro profondo.
<<Bokuto,tu mi ami?>> chiede,con la voce spezzata.
<<Akaashi,dire che ti amo è veramente poco,io venderei la mia anima per te!>> dico,lasciandoli un bacio sui capelli.
<<Grazie>> la sua voce e il suo respiro diventano più regolari. Poi si accoccola a me e io gli metto un braccio intorno alle spalle e lo faccio passare sulla vita. Spero che capisca che lo amo per quello che è.
<<Ti amo Akaashi>>
<<Anche io Bokuto>>.
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𝘉𝘙𝘖𝘖𝘒𝘓𝘠𝘕 𝘉𝘈𝘉𝘠- ʜᴀɪᴋʏᴜᴜ ᴏɴᴇ-ꜱʜᴏᴛꜱ
Fanfiction𝖱𝖺𝖼𝖼𝗈𝗅𝗍𝖺 𝖽𝗂 𝗈𝗇𝖾-𝗌𝗁𝗈𝗍𝗌 𝗌𝗎 𝗁𝖺𝗂𝗄𝗒𝗎𝗎 ᴄɪɢᴀʀᴇᴛᴛᴇ ᴏᴜᴛ ᴛʜᴇ ᴡɪɴᴅᴏᴡ- ᴅᴀɪꜱᴜɢᴀ ᴅᴀɴᴅᴇʟɪᴏɴꜱ- ᴋᴀɢᴇʜɪɴᴀ ʜᴇʏ ʟᴏᴠᴇʀ!- ʙᴏᴋᴜᴀᴋᴀ ᴄʀᴜꜱʜ- ᴋᴜʀᴏᴋᴇɴ ᴊᴇᴀʟᴏᴜꜱʏ ᴊᴇᴀʟᴏᴜꜱʏ- ɪᴡᴀᴏɪ ʟᴏᴠᴇ ʟɪᴋᴇ ʏᴏᴜ- ᴀꜱᴀɴᴏʏᴀ ᴛʜɪꜱ ꜱɪᴅᴇ ᴏꜰ ᴘᴀʀᴀᴅɪꜱᴇ- ʏᴀᴋᴜʟᴇᴠ/ʟᴇᴠʏᴀᴋᴜ ᴊᴇɴɴʏ(ɪ ᴡᴀɴɴ...