Please,don't stop the music ? 🔞

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Ormai si stava facendo tardi e lui si stava dirigendo al suo posto preferito, era una discoteca babbana, conosciuta ormai da anni, da quando aveva deciso di vivere nella Londra babbana e distaccarsi dal suo mondo di purosangue.
Andare lì, muoversi in pista, tra tutte quelle persone sconosciute, lo aiutava a rimuovere lo stress dal suo corpo e a scrollarsi da dosso le responsabilità e rimandarle, per quanto possibile, almeno fino al mattino successivo.
Non stava cercando nessuno, in genere erano gli altri ad approcciarlo, finché un ragazzo non catturò il suo sguardo, stuzzicando il suo interesse. Un possibile candidato? Si, sembrava Interessante. Moro, alto e ben piazzato, esattamente il tipo di Draco.

Nel momento esatto in cui il moro si girò verso di lui, il suo volto si dipinse di sorpresa, ma nel secondo successivo era stato sostituito dal ghigno caratteristico, non nascondendo un sorriso di traverso che, a quanto pare, era specchiato sul volto dell'altro, niente di meno che Harry Potter, salvatore del mondo magico e scapolo d'oro più ricercato di sempre. In un gay club babbano a guardare la sua nemesi storica come se fosse una preda da conquistare.
Chi l'avrebbe mai detto? Stare lì a guardarlo così spudoratamente? Rendeva quasi impossibile restare lì, ma Draco doveva concederglielo, la sua aura era così potente da attirarlo a sé, era incredibile.
Sperò che non dovesse andare via, anche perché in qualche modo Draco non gliel'avrebbe permesso. Non stasera. Potter probabilmente non era a conoscenza di ciò che aveva iniziato, Draco era andato lì solo per divertirsi, così come faceva sempre.

L'ex serpeverde decise di lanciarsi in pista, non prima, però, di aver fatto un occhiolino suggestivo al moro. Iniziò a ballare, lasciandosi andare come faceva sempre, lasciando che la musica facesse tutto, muovendosi ad un ritmo già stabilito.

Non passò molto tempo prima che sentisse un paio di mani posarsi sui suoi fianchi con sicurezza, seguendo il movimento molleggiato delle anche.
La musica continuava a suonare tanto forte da far battere il cuore del biondo come un tamburo. Era proprio questo che gli piaceva, avere qualcosa che riuscisse a cambiare anche il ritmo dei suoi battiti. Si voltò tra le braccia della persona dietro di lui solo per avere la conferma che fosse chi credeva: Potter, con un sorriso smagliante e gli occhi scintillanti di nero, se Draco non avesse saputo che il loro colore era verde, non sarebbe riuscito a distinguerli, tanto la pupilla del moro era dilatata.
Harry aveva la sua preda.

Era ubriaco o sobrio? Nel caos generale, Draco non avrebbe saputo dirlo, ma non appena Harry lo tirò a sé, seppe che profumava solo di colonia.
Ci pensò su ed in realtà capì che non gli importava sapere se Potter avesse preso qualcosa oppure no, sembrava volerlo tanto quanto lui e se l'avesse fatto sentire bene, allora avrebbe dovuto approfittare dell'occasione. Si muovevano tra corpi sudati, schiacciati dalla folla tutt'attorno.
Draco stava iniziando a chiedersi cosa Potter stesse aspettando ancora, proprio quando il moro si avvicinò maggiormente, muovendoglisi contro seguendo il ritmo dettato dalla musica assordante e prendendogli la mano, presto si ritrovarono petto contro petto ed infine faccia a faccia.

Tutto in Draco gli urlava di scappare, ma la realtà era che non ci riusciva, non voleva andare via...o meglio, voleva andare via con Potter.
Ballavano l'uno contro l'altro, presto così vicini tanto da sembrare un'unica persona, soprattutto senza mai interrompere il contatto visivo.
I pensieri coerenti si interruppero del tutto, c'era solo il loro tocco e la musica e il tutto si abbinava perfettamente. Potter sapeva bene come muoversi insieme a Draco ed aveva l'abilità di capire esattamente quale parte del suo corpo volesse essere toccata. Si spostarono dal centro della pista da ballo, andando verso un angolo più appartato. "Vieni con me." Urlò, per sovrastare la musica forte del locale, l'ex grifondoro all'orecchio del biondo, smettendo di ballare per prenderlo per mano e trascinandolo chissà dove.
A Draco in quel momento non importava di nient'altro, voleva lo stesso.
Voleva essere preda.

Arrivarono in un posto in cui la musica era lontana e non governava più i loro movimenti né i loro battiti, eppure Draco si sentiva esattamente allo stesso modo di quando ballava. Era Potter a farlo sentire così.
Non c'erano parole da dire, qualsiasi cosa sarebbe stata superflua, gli occhi di entrambi luccicavano di nero. Draco si aggrappò al moro e lo baciò, Harry fu pronto a ricambiare, approfittandone per sollevare Draco dalla vita e fargli avvolgere le gambe attorno a sè e stringere il sedere del biondo con entrambe le mani.
Il bacio era famelico, c'erano lingue che si avvolgevano, denti che si scontravano, saliva, leggeri morsi, se avessero potuto scomparire l'uno nell'altro questo sarebbe stato l'inizio per arrivare a farlo.
Continuarono a muoversi, baciandosi e dondolando l'unico contro l'altro al ritmo della passione che li stava travolgendo. Tra di loro, dopotutto, era sempre stato fisico, non c'era da meravigliarsi che un solo tocco avrebbe portato a tutto questo.
Si separarono solo per riprendere l'aria che aveva abbandonato i loro polmoni, Draco riusciva a sentire quanto Potter fosse duro contro di lui ed anche il biondo tratteneva un'erezione nei pantaloni.
Harry prese a baciargli il collo, mordendolo e talvolta succhiandolo, cosa che portò Draco a gemere nel suo orecchio. "Per favore."

Harry sorrise contro il suo collo bianco e leggermente sudato, accontentandolo, mettendolo giù e baciandolo ancora, mentre con una mano gli slacciava i pantaloni e lanciava un incantesimo di privacy attorno a loro. La mano di Harry arrivò alla biancheria di Draco solo per scoprire che non erano semplici boxer o slip quelli che indossava, bensì mutandine.

Cazzo, Malfoy indossava mutandine da donna, bianche e leggermente trasparenti ed era la cosa più sexy e calda che Harry avesse mai visto. Non sapeva dire esattamente se la trasparenza fosse dovuta al fatto che fossero mezze bagnate e che il pene assolutamente rosa, umido e duro di Draco spuntava da loro, ma in quel momento Harry sapeva bene cosa voleva.
Desiderava assaggiarlo e conoscere il sapore di tutto ciò che Malfoy poteva e voleva dargli.
Si inginocchiò, spostò con facilità le mutandine e prese in bocca il membro di Draco, ottenendo dall'altro un basso gemito di piacere, il pene del biondo si adattava perfettamente alla sua bocca, non era eccessivamente grande, era della dimensione perfetta per colpire la gola di Harry solo se avesse spinto tutto se stesso all'interno.
Le mani di Draco andarono direttamente alla sua testa, accarezzandogli i capelli, talvolta raschiando con le unghie sulla base del cuoio capelluto riccio. Harry glielo stava succhiando come se la sua vita dipendesse da quello e per un attimo Draco ebbe un pensiero lucido e coerente del fatto che Potter facesse tutto così, come se stesse per morire al momento successivo. Sapeva che sarebbe venuto da un momento all'altro, non sarebbe durato, non così, non con Pot—Harry ai suoi piedi con suo cazzo in bocca e non aveva senso fingere del contrario.

"Non fermarti. Per favore non fermarti. Sono vicino." Lo implorò in un lamento, quasi fosse una preghiera. Harry fece come detto, mentre sentiva la presa sui suoi capelli stringersi. Con l'altra mano, prese a masturbarsi sapendo di essere vicino anche lui, ascoltare Draco gemere aveva un effetto assolutamente devastante e come afrodisiaco. Nel momento in cui alzò gli occhi scintillanti ed acquosi a Draco, il biondo tentò di avvisarlo di spostarsi poggiando una mano sulla sua spalla, ma Harry non volle tirarsi indietro, aprendo maggiormente la bocca per accogliere tra le sue labbra rosse il seme di Draco, era dolce proprio come il suo profumo ed Harry stranamente, non si aspettava proprio nulla di diverso. Il moro venne nel momento successivo, proprio dopo aver ingoiato tutto ciò che Malfoy gli aveva dato. Pulì tutto quello che restava di entrambi con un semplice gesto della mano, un incantesimo non verbale e si rialzò, per trovare l'ex serpeverde assolutamente disfatto e rilassato.

La musica nel locale, era ancora lontana e non riusciva più a coprire il correre dei loro cuori.

Si guardarono ancora, senza dire nulla e si baciarono più lentamente, assaporandosi e tutto ciò che Draco riusciva a pensare era: "Per favore, non fermare la musica.''

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