"A chi si sente diverso.
Perchè essere diversi non è un peso, ma un privilegio."Draco Malfoy non aveva mai conosciuto una solitudine così opprimente.
Hogwarts, che un tempo si ergeva maestosa come una fortezza impenetrabile, era ora divenuta una prigione di sguardi e sussurri giudicanti. Dopo il processo e gli arresti domiciliari, il ritorno per recuperare l'ultimo anno sembrava una condanna perpetua.
Ma Malfoy aveva comunque accettato, poiché Hogwarts, con la sua promessa di rifugio temporaneo, era un conforto rispetto al gelo silenzioso del Maniero.Sotto un cielo che quasi gravava come un peso sulle sue spalle, Draco decise di mantenere un profilo basso, evitando i conflitti e dedicandosi ai suoi studi con la determinazione di chi cercava disperatamente una via di fuga.
L'estate era stata lunga, fredda nonostante il sole estivo, e il tempo trascorso agli arresti domiciliari sembrava allungarsi in eterno. L'assoluzione nel processo gli aveva garantito la libertà, ma non gli aveva tolto il senso di colpa che lo divorava dall'interno.
Tra i pochi rifugi che aveva trovato, c'era stato lo studio dell'Animagia: Un'arte complessa, antica, che richiedeva disciplina e dedizione. Qualcosa che Draco poteva controllare, qualcosa in cui immergersi completamente, qualcosa che riusciva a distoglierlo dai pensieri più nefasti.
Così pian piano una scintilla di speranza si accese in lui, brillando nei suoi occhi cerulei: voleva trasformarsi in un Animagus.Se ci fosse riuscito, in quella nuova forma, il Marchio Nero sarebbe scomparso come un'ombra fuggevole. Forse, anche solo per un istante, avrebbe potuto evadere dalla realtà che lo soffocava dall'interno, giorno dopo giorno. Lo guardava spesso. Ogni volta che abbassava lo sguardo sul suo avambraccio, quel segno oscuro sembrava pesare ancora più di quanto non fosse fisicamente visibile. Non importava quanto si lavasse, quanto provasse a ignorarlo: il Marchio era sempre lì, un promemoria di chi era stato, di cosa aveva fatto. Forse, pensò, diventare un Animagus avrebbe potuto liberarlo. Almeno in qualche modo, anche se temporaneamente.
L'inizio dell'ottavo anno a Hogwarts non fu affatto diverso da quello che Draco aveva immaginato. Silenzioso, osservato, ma lasciato in pace. I suoi ex compagni di Serpeverde sembravano tenerlo a distanza, mentre gli altri studenti lo evitavano. Draco non ne era sorpreso, anzi, preferiva così. Manteneva un basso profilo, immergendosi ancora di più nei suoi studi.
Dopo mesi di solitudine e studio incessante, arrivó finalmente la sera della sua trasformazione, dopo aver compiuto tutti i passaggi necessari per prepararsi al meglio, aveva passato settimane a studiare la trasformazione, i rischi, i pericoli. Ogni parola, ogni formula, ogni incantesimo gli si incideva nella mente con meticolosità.
E finalmente era giunto il momento in cui provava per la prima volta a trasformarsi.
Così, si nascose nel bagno deserto del settimo piano, assicurandosi che nessuno potesse disturbarlo, aveva studiato tutto, si era preparato, ma sapeva che nessuno poteva essere veramente pronto alla prima trasformazione.«Forza,» mormorò a se stesso, il cuore che batteva come un tamburo nelle orecchie. «Adesso o mai più.»
Pronunciò a voce alta e ferma l'incantesimo di rito che aveva imparato ''Amato Animo Animato Animagus'' e chiuse gli occhi.
Già dal momento successivo Draco sentì il suo corpo iniziare a cambiare, le ossa ridursi, la pelle coprirsi di una sottile peluria bianca. Quando riaprì gli occhi, il mondo gli sembrò immenso.
Era piccolo. Minuscolo, in realtà.
Si guardò le zampe anteriori, sottili e delicate, sentendo un'energia selvaggia percorrergli il corpo. Il pavimento del bagno sembrava una distesa infinita, i rumori si trasformavano in melodie distorte.
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| About Drarry | Raccolta
Fanfiction✏️RACCOLTA DI DRARRY✏️ one shot, flash fic, drabble. !In continuo aggiornamento!