What they're saying on the train

151 11 6
                                    


Ad Asleeppunpun ,
a questi 9 mesi passati insieme
e a tutto il tempo che verrà.
Sei tutta la magia di cui ho bisogno.❤️

(E buon compleanno Harry!)


• • • D • H • • •


"Its true then, what they're saying on the train. Harry Potter has come to Hogwarts."

Trattenne il respiro ancora per un attimo, sotto al suo mantello cercava di limitare al minimo i movimenti, il treno stava iniziando a svuotarsi, e presto la cabina sarebbe rimasta vuota, doveva resistere ancora un po' per non farsi scoprire dal gruppo dei serpeverde sotto di lui.
"Godric" pensó Harry "Chi me l'ha fatto fare?"
Era ormai ossessionato dallo scoprire se Malfoy avesse ottenuto il Marchio Nero, e qualcosa dentro di sè gli diceva che era così, ma per poterlo dimostrare e dar voce alle proprie sensazioni, avrebbe dovuto avere delle prove certe quindi perchè non seguirlo?
Perchè non arrampicarsi sul portabagagli del treno per metà viaggio verso Hogwarts?
E pensare che gli era sembrata un'ottima idea all'inizio, non che ci avesse pensato poi molto, finchè non vide tutti andare via e Draco restare, lo vide aprire la sua valigia e richiuderla e poi, con un colpo di bacchetta, chiuse tutte le tapparelle dello scompartimento. Il cuore di Harry batteva forte con la speranza che presto avrebbe saputo qualcosa in più.

«Pietrificus Totalus!»

Il suo corpo cadde dal portabagagli, finendo immobile sul pavimento.
Poteva solo guardare Malfoy togliergli di dosso il Mantello dell'Invisibilità.
«Bene bene, Potter...avrei giurato fossi tu. L'avevo capito sin da quando sei entrato. Perchè mi stavi seguendo?Cos'è che vuoi sapere?» Disse avvicinandosi al corpo pietrificato del moro. Si inginocchio, abbassandosi su di lui, studiando bene i lineamenti del suo viso, come se non li conoscesse già a memoria.

«Sai...» continuó, a pochi centimetri dal suo volto mentre sorrideva beffardo «C'è davvero qualcosa di cui non sei a conoscenza...»
Se non fosse stato pietrificato il cuore di Harry probabilmente sarebbe andato più forte di quanto non stesse facendo, almeno così credeva.
Malfoy stava per parlare, stava per confessare.
Il flusso dei suoi pensieri fu nuovamente interrotto dalla voce del serpeverde: «Ma non so quanta voglia tu abbia di conoscere quello di cui sto parlando.»
Se Harry avesse potuto, avrebbe aggrottato le sopracciglia.
Guardando gli occhi del biondo chinato su di lui, vide passarci un lampo di tristezza, qualcosa di indecifrabile. Nella sua espressione non c'era disprezzo né cattiveria, inoltre non aveva mai visto gli occhi dell'altro cosi tanto da vicino come ora, erano di un grigio freddo, ma al loro interno c'erano piccole macchioline azzurre sparse in tutta l'iride. ''Wow'' pensò per un istante, ma l'altro ragazzo si era avvicinato ulteriormente. «Vuoi che te lo dica, non è cosi?» Sussurrò al suo orecchio ed il grifondoro poteva sentire alcune ciocche di capelli biondo bianchi sfiorargli la fronte, il calore della guancia lievemente a contatto con la sua. Cosa stava succedendo?

«Adesso sarà anche il tuo segreto, Harry.» Sussurrò ancora all'orecchio, la voce di Draco era melliflua e come seta, il nome del moro era scivolato dalle sue labbra come una carezza delicata, arricciandosi sulla lingua al seguito delle 'r' e assumendo densità, andando a sfiorare la pelle dietro l'orecchio del grifondoro che avvertì la sensazione dei brividi lungo tutto il corpo, ma nonostante non potesse muoversi per controllare, sapeva che non erano neppure visibili.

Non ebbe tempo di guardare il viso del serpeverde spostarsi sopra di lui, perché Malfoy lo stava baciando.

Le labbra di Draco erano socchiuse e morbide sulle sue, era un bacio lieve, delicato, quasi timido. Harry non voleva credere a ciò che stava accadendo, era reale? Draco Malfoy lo stava davvero baciando?

Harry si ritrovò a rispondere al bacio, all'improvviso libero dall'incatesimo, eppure Malfoy non aveva fatto niente. Doveva aver perso il controllo del proprio incantesimo, ma in quel momento non importava più. Afferrò con entrambe le mani i fianchi del biondo e continuò a baciarlo, aprendo maggiormente le labbra, cosa che diede libero accesso alla lingua del serpeverde che si apprestò subito ad assaporarlo. Inizialmente Draco si stupì del fatto che Potter avesse ricambiato, scelse di non interrogarsi ulteriormente, il cuore di entrambi batteva forte, all'unisono, a nessuno dei due importava più di spiegarsi cosa stesse succedendo, succedeva semplicemente. Nell'attimo in cui le loro lingue si incontrarono, si intrecciarono, erano in tale sintonia che sembrava l'avessero fatto da sempre. Dovettero staccarsi per riprendere fiato, così si rialzarono dal pavimento e fu in quel momento che si guardarono negli occhi, senza dirsi nulla, leggevano l'uno in quelli dell'altro una domanda muta.

Harry si gettò di nuovo su Draco, posando una mano sulla sua guancia e baciandolo. Il biondo, sorpreso dall'intimità del gesto, si tirò indietro. Si guardarono di nuovo, e negli occhi di entrambi c'era la risposta che cercavano.
Stavolta fu Draco a fare un passo verso il moro e a tirarlo su di sè. Caddero all'indietro sui sedili, e continuarono a baciarsi.

All'improvviso si udì il fischio del treno che si stava preparando a ripartire per tornare indietro, avrebbero fatto meglio a sbrigarsi e ad uscire.

Draco si sfilò da sotto Harry e prese la sua valigetta. «Dovremmo andare adesso se non vogliamo ritornare a Londra.» Si schiarì la voce, provando a guardare dappertutto tranne che gli occhi di Harry che lo stavano scrutando.

Harry afferrò il suo mantello a terra. «Si, dovremmo.» Concordò quasi come se non ne fosse sicuro. Era come se si trovasse sotto una pozione stordente. Era il colpo preso durante la precedente caduta o i baci appassionati che si era scambiato con quello che doveva essere un suo nemico? Convenne col fatto che la sua testa era sempre stata dura, ma il suo cuore no.

Draco aveva già aperto la porta del vagone, per poi girarsi indietro «Questo non cambia niente, Potter.»In cuor suo sapeva di aver rischiato, di aver fatto un passo falso, ma almeno poteva dire a se stesso di aver scambiato un bacio con il ragazzo per cui aveva una cotta da che ne aveva memoria.
Harry lo guardò con l'espressione di un cane bastonato che stai per abbandonare sul ciglio della strada, quegli occhi verdi grandi e penetranti. Si rigirò sapendo di non resistere un attimo in più a quello sguardo che l'aveva già condannato e senza aspettare una risposta camminò verso l'uscita della cabina.

''Di nuovo quel lampo di tristezza nei suoi occhi'' pensò Harry, prese una leggera rincorsa e afferrò il polso di Draco che dovette per forza girarsi.

«Cambia tutto, Draco.»

| About Drarry | RaccoltaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora