3| Nessuna scelta

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3
Nessuna scelta

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05 Marzo 2018

La mattina dopo, Evelyn è estremamente felice di avere il giorno libero. Stesa sotto le coperte e ancora addormentata, non c'è niente che la possa distrarre dal sogno nel quale si trova.

La serata si è conclusa tardi il giorno precedente ed è probabile che lei abbia bevuto qualche bicchiere di troppo di champagne, perché fa fatica a sentire il suo telefono sul comodino, lo stesso che sta continuando a vibrare da diversi minuti.

Quando finalmente si accorge del rumore e si rende conto di cosa sia, le notifiche sullo schermo sono quasi infinite. Tutte chiamate perse dallo stesso numero e anche con gli occhi chiusi si rende conto di chi si tratti.

La sua assistente non la chiama mai a quest'ora, non quando sa che la sera precedente sono state in piedi fino a tardi e che non hanno impegni per la giornata.

Stacca il telefono dal caricabatterie e si accascia in mezzo alle coperte, per poi richiamare il primo numero sullo schermo. Tiene gli occhi ancora socchiusi, nel tentativo di tenersi stretti gli ultimi attimi di pace che avrà per l'intera giornata, mentre aspetta che dalla parte opposta rispondano

"Sono ore che ti sto chiamando!" la voce di Ally risuona nel suo orecchio con urgenza e la sensazione di panico le riempie il petto.
Ci deve essere una ragione per la quale la sta chiamando, e non deve essere bella se è così presto di lunedì mattina.

"Stavo dormendo." risponde con la voce ancora impastata di sonno, ma alza il busto dal materasso, "Che succede?"

"Preparati il prima possibile e vieni in ufficio. Zoe non è per niente felice, ma le parlerò io" dice in fretta per poi chiudere la chiamata.
Evelyn rimane con il telefono appoggiato all'orecchio ancora per qualche secondo, seduta in mezzo alle coperte, mentre cerca di capire quello che potrebbe essere successo nelle sei ore che ha dormito.

Si veste e prepara in fretta, mentre nella sua mente ripercorre ogni singolo istante della sua serata precedente. Nessuna delle sue parole ai giornalisti durante il red carpet sarebbero potute sembrare scortesi, tantomeno i suoi gesti. Per quello che si ricorda, nessuna persona di quelle con cui ha parlato dovrebbe averla trovata non piacevole.

L'unico inconveniente della sua serata è stato incontrare Tom, ma non crede che quello possa aver creato tutto questo caos.

Quando si siede in auto, pronta ad uscire dal parcheggio coperto del suo appartamento, si prende un attimo per chiamare Lexi. Anche se ha deciso di non controllare nessun social media fino a quando non ne parla con i suoi manager, non significa che voglia rimanere completamente all'oscuro di quello che succede. Inoltre, Lexi è sempre stata la sua migliore amica, sa che non le direbbe mai qualcosa che la possa ferire.

Accende la macchina e si dirige verso l'uscita con gli occhiali da sole calati sul naso, ma rimane sorpresa nel vedere una lunga fila di paparazzi aspettarla di fronte al cancello del parcheggio sotterraneo. La cosa non dovrebbe sorprenderla, ha passato quasi tutta la sua vita sotto i riflettori, eppure lo fa. Per anni ha visto le persone riconoscerla in strada e fermarsi a fare una foto, ma sono sempre state interazioni singole e piacevoli, interazioni che conserva nel suo cuore e che le hanno fatto apprezzare tutto il tempo che ha impiegato per arrivare dove si trova al momento.

Nulla di quello che si trova adesso: una serie infinita di persone attorno a lei con le telecamere e flash, tutte che urlano il suo nome e altre parole che si mescolano in un unico ronzio al quale lei non risponde.

August - Tom HollandDove le storie prendono vita. Scoprilo ora