Accettazione

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Mi svegliai quella mattina pronto per un nuovo giorno nel vuoto e nell'incomprensione. Stranamente il letto mi era sembrato più grande, d'altronde noi vediamo sempre più ampi spazi che prima erano occupati e cerchiamo in ugual misura di riempirli se necessario. Mi preparai la colazione, una sana doccia calda e fui subito pronto per uscire e andare a lavoro: e pensare che prima avevo un motivo per finire tutto alla svelta e tornare solo per vedere il suo sorriso. Non ci fu tanto da fare, la giornata si era prospettata molto leggera. Dopo aver finito il lavoro e aver terminato alcune commissioni, sul far della sera andai in un pub insieme a Giggles, Lumpy, Petunia e Cuddles. Ci sedemmo al nostro solito tavolo, ordinammo una birra e cominciammo a parlare del più e del meno. Intervenni poco, ero comunque immerso leggermente nei miei pensieri, tuttavia prestavo attenzione a ciò che veniva detto. Ad un certo punto, Lumpy prende la parola dicendo: << Ragazzi, ma qualcuno ha sentito per caso "il comandante"? >>. Istintivamente, senza volerlo, il mio livello di attenzione salì. << Apparte sul gruppo, l'ho sentito l'ho visto l'altro ieri, mi aveva accompagnato in centro insieme a Flaky. L'ho sentito l'ultima volta ieri mattina. >> rispose Cuddles. << Sì, ieri mattina scrisse sul gruppo, poi era irraggiungibile. >> aggiunse Giggles. Questo discorso mi mise leggermente a disagio, forse perché per un po' non avrei voluto parlare di/con lui: mi limitai semplicemente ad alzare il mio bicchiere di birra e a bere.

<< E tu Splendid, l'hai sentito ieri Flippy? >> mi chiese Lumpy. Finii di sorseggiare un po' di birra e con tutta la calma del mondo, cercando di non far capire agli altri quello che era successo, mi limitai a dire: << Beh, anche io ieri mattina, poi non so che fine abbia fatto... >> avevo aggirato il problema in questo modo, nel più totale cinismo. Mi sentii improvvisamente in colpa, però la faccenda era finita lì, non mi interessava più. << Giovanotti, voi sapete che domani mi faccio più vecchio, purtroppo! Farò una festa a casa mia: a Flippy ho mandato un messaggio, però se riusciste a "rinfrescargli" la memoria andrebbe meglio! >> concluse Lumpy.

Questa fu l'ultima battuta che per quella sera concluse la parentesi "comandante". Sta di fatto che, benchè avessimo cambiato più spesso argomento, una parte dei miei pensieri era sempre rivolto a lui. Non nascondo la mia preoccupazione: mi auguravo solo che non avesse fatto qualche follia. La serata si concluse tra mille e vari discorsi. Fattosi un certo orario, prendemmo tutti la via di casa. Io feci un pezzo di strada con Petunia. << Sai... >> cominciò a dire << ...a volte mi dispiace per Flippy: è una cosi cara persona che ha subito dei trattamenti non proprio eccezionali dagli altri. Basti pensare al solo fatto che è stato obbligato a rinunciare a ciò che era la sua massima aspirazione nella vita oppure agli orrori che suo malgrado ha vissuto. Immagino come ci si possa sentire... anche io ho passato un momento simile, anche se non proprio inciso come il suo. >>

<< Posso farti una domanda... >> le chiesi aprendo un discorso di un certo calibro: << secondo te quanto è vera la frase " la coscienza si nutra di violenza quando non si nutre d'amore" ? >>

<< Io la definirei uno dei "dogmi" della vita. A volte non può sembrare, ma la verità è proprio questa: tutte le persone, che in una qualche situazione o circostanza definiamo "cattive", almeno io penso, non nascono cattive, perché nessuno fin da piccolo prende quel sentiero ideologico che si trova a percorrere quando noi la incontriamo. Penso che una persona cambi lato della vita quando succede qualcosa che la porta irrimediabilmente a scegliere il lato buio della vita; il più delle volta succede quando noi doniamo il nostro amore e il nostro affetto che non viene corrisposto: a quel punto, quando vedi che il bene che fai per essere ricambiato umilmente con lo stesso bene non ritorna indietro come speravi, non pensi più a fare del bene e a farti volerti bene: preferisci trasformarti in un sadico, in un assassino, così fai in modo che, se non ti amano, almeno ti temano. Questo è ciò che penso. >>

<< Sì, penso la stessa identica cosa e io ne ho viste di persone così. Ma allora, Petunia, se una persona che ha cambiato "lato nella vita", come hai appena detto, se le venisse somministrato quel bene al quale aspirava, perché dovrebbe continuare a perseguire la sua condotta nonostante tutto? >>

<< Vedi Splendid: a volte si arriva ad un punto tale che la radice stessa viene corrotta. E' vero, magari alcune persone hanno cambiato completamente e voglio veder solo bruciare questo mondo, ma ci sono altre persone che nonostante vogliano vedere tutto distrutto, sperano sempre in un domani in cui possano rivedere la luce che avevano smarrito >>.

<< E secondo te è possibile modificare la radice? Penso che ogni tentativo sia vano. >>

<< Non pensare che tutto quello che fai sia inutile: a volte le cose che facciamo seminano raccolto abbondante a lungo termine. All'inizio ti potrà sembrare una carestia, ma arriverà poi il giorno in cui il tuo sforzo verrà ricompensato nel migliore dei modi possibili. Io sono arrivata, ci vediamo domani allora! >>

E' proprio vero che quando sei con gli amici il tempo vola: poche parole e già eravamo arrivati a casa sua. Ci scambiammo due bacetti e ci augurammo la buonanotte, ma prima di congedarsi, Petunia aggiunse: << Penso che Flippy sia una di quelle persone che ne hanno veramente bisogno: noi tutti, davvero, gli vogliamo un bene dell'anima. >>. << Si, lo penso anche io, è una persona che merita tutto ciò che vuole... >>. Petunia si avvicinò dandomi una pacca sulla spalla: << Forza Supereroe, il tuo traguardo è vicino! >>

Odio et amoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora