Capitolo 3

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Un'ora dopo le lezioni mi squillò il cellulare, risposi, anche se non conoscevo il numero -Pronto? Sono Federico, chi parla?-
-La tua amichetta Laura-. Mi si fermò il cuore
-Dimmi-
-Saresti disposto a venire in un posto con me?
Chiesi curioso -Dove?-
-È un segreto, sarai il primo a scoprire il mio posto speciale-
Non potevo rifiutare, e poi non lo potevo scoprire se non ci andavo
-Ti aspetto davanti all'entrata della scuola?-
- Si, vieni verso le 23-
-Così tardi?-
-Dai Fede, ne varrà la pena-
-Ok, a dopo-
Dove mi voleva portare, e perché così tardi? Ero in parte preoccupato e in parte felice, perché potevo stare con Laura. I miei pensieri se ne andarono quando sentii di nuovo sentire il cellulare suonare
-Pronto Fede!!-
-Ciao ary!!!Come stai?-
-Una merda come al solito, ma non ti preoccupare, tu invece? -
-Diciamo che è venuta una nuova in classe nostra-
-Scommetto che già sta con qualcuno-
-Sì, cioè no, non è ufficiale-
-Ah vabbe, con chi sta quasi ufficialmente?
-Con me-
-Ti dai da fare eh-
-Eddai, tu invece datti da fare che ho visto un ragazzo che fuori dall'uscita di scuola ti guardava continuamente-
-Davvero???-
-No- scoppiai dal ridere.
-Fe mi hai offeso, attacco-
-No, dai-
Aveva attaccato veramente. Posai il telefono sul letto, guardai l'ora, erano le 18:30 e squillò di nuovo il telefono, risposi subito
-Mi hai fatto prendere un colpo!-
-Era quello che volevo fare, comunque non mi hai offeso, tranquillo-
-Comunque mi vedo con Laura verso le 23 in un posto che non conosco neanche io-
-Ta ta tataaa ta ta tataaa *la musica di matrimonio fighissima*
-Smettila, non è la mia ragazza-
-Non è la tua ragazza UFFICIALMENTE, però è la tua ragazza-
-Mi ha solo baciato il collo, più o meno-
-Visto!? Che ti ho detto io?-
-Ma se ogni volta che la incontro devo avere come minimo un pugno sullo stomaco penso di doverla "lasciare"-
-Che intendi dire Fe?-
-Intendo dire che il suo ex mi ha minacciato di mandarmi all'ospedale-
-E ti preoccupi? Hai 16 anni!!-
-Ma quello ne ha 19, è fisicamente più robusto di me e da pugni che sono mattoni-
-Allora non so che dirti, sennò gli tendi un agguato e lo picchi-
-Tu ti vedi troppi film-
-Pensi che farai qualcosa stasera con lei?-
-Non lo so, ci conosciamo da qualche ora, io non lo so se è una serial killer-
-Poi quella che si vede i film sono io!-
-Si, hai ragione-
-Se hai deciso di fare "qualcosa" dimmelo-
-Perché hai virgolettato la parola qualcosa?-
-Come fai a saperlo?-
-Io ti conosco molto Ary-
-Ah, già-
-Ti saluto che sicuramente se non mi preparo le cose ora non le troverò mai-
-Come è successo con me, ciao-
-Ciao-
Mi preparo tutto, camicia, jeans e ovviamente le mie converse rosse. Ero preoccupato, ma non ne capivo il motivo. Mi riempivo di domande: si presenterà? Dove mi porterà, e perché a quell'ora? Forse mi dovevo tranquillizzare, perché dopotutto è una mia compagna di classe.
-Mamma, io dopo esco-
-Dopo quando?-
-Ehm...verso le 22:30-
-Così tardi?-
-Sì, è importante-
-A che ora torni?-
-Non lo so, penso verso mezzanotte e mezza-
-Con chi vai?-
-Con la nuova compagna e alcuni miei amici, ha detto che le farebbe piacere conoscerci meglio-
-Vabbene, ma sappi che io ti controllo-
-Certo, quando sto per tornare ti chiamo-
-Sisi, ma ora vieni che c'è la pizza-
-Pizza? E non me lo dici? Mi vado a lavare le mani e arrivo-
1 ora dopo
-Mamma io mi preparo che tra poco esco,se chiama papà digli che sto fuori con gli amici-
-Certo-
La scuola era distante 1 chilometro e mezzo, ma erano già le 22:40 e il prossimo autobus per la scuola passava alle 23, tentai di arrivarci correndo, un chilometro e mezzo di corsa con jeans e camicia, quando passavo tutti mi guardavano con aria strana, ma avevo di meglio da fare che chiedermene il perché.
Arrivai alle 22:57, quando mi resi conto che stava venendo qualcuno verso di me.
-Ehyyyy Laura!!!!!!-
-Ciao Fede!-
-Tutto bene?-
-Sisi, voglio farti vedere quel posto-
-Certo, ma perché a quest'ora?-
-Lo scoprirai presto-
Camminammo verso un cinema lì vicino, quando mi disse:
-Lo vedi quel lampione storto?-
-Sì-
-Vedi cosa illumina, oltre a quel piccolo cinema?-
-Sì, qui ci vado qualche volta con i miei amici-
-Dietro c'è un parco giochi-
-Impossibile-
-Credimi-
-Voglio andare a vedere!!-.
Lì era tutto buio, vidi il muro e Laura spostò alcune pietre.
-Ecco qua-.
Rimasi sbalordito, non mi ero mai accorto di niente, nonostante vivessi lì da quando ero nato.
Non c'era nessuno, le giostre erano spente, un posto buio perfetto per un omicidio pensai.
-Non è che ora mi vuoi uccidere Laura?-
-Spero stai scherzando-

La ragazza dagli occhi verdiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora