È ormai passata un'intera settimana dagli avvenimenti nella Foresta, i membri del Club di Paranormale stanno continuando a vivere la loro vita in modo normale...beh, tutti tranne Johan, che sembra essere turbato quotidianamente dal fatto che non vede i due strambi individui da molto, perché è tornato alla sua normale e monotona vita da universitario. Il gruppetto sta camminando per i corridoi dell'università, in pausa pranzo.
«Ragazzi! Che fame!»
Esclama sorridendo Annalisa Verdi, una studentessa italiana dell'Università di Friburgo. Johnny Sinister la guarda e ride divertito.
«Quand'è che non hai fame Lisa?»
E dopo quella frase, il ragazzo americano scoppia a ridere, solo per rendersi conto degli sguardi delusi della sua squadra, l'intero club di eventi paranormali sta lentamente perdendo fiducia nell'umanità per colpa di Johhny. Il ragazzo li guarda, poi sospira dicendo:
«Che dite, andiamo a mangiare qualcosa?»
Tutti annuiscono, tranne Johan, che sembra essere perso nel proprio mondo.
«Johan?»
Mark William Steele, il CEO di quel club guarda Johan, preoccupato per colpa del suo particolare comportamento negli ultimi tempi, è più distaccato di prima.
«E che c'è?!»
Johan si volta di scatto, esclamando con tono alto e burbero, come se fosse disturbato dal gruppetto.
«Johan, siamo solo preoccupati per te amico..»
Dice Johnny
«A volte un uomo vorrebbe solo pensare per i fattacci sua.»
E dopo aver detto quella frase, Johan sbuffa e si gira, camminando via. Ha troppe cose per la testa, ed il fatto che non vede i due individui della foresta...lo tormenta.
«Ma...Johan!»
Esclama Annalisa, sospirando.
«Niente da fare...qualcosa è sicuramente successo in quel posto...»
Dice Mark, incrociando le braccia in segno di fastidio. Johan fa per guardare l'ora, solo per rendersi conto che il suo orologio è fermo dalle sei del mattino.
«(Anche questa, non ci voleva...)»
Pensa il ragazzo tedesco.
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Finite le lezioni, Johan si alza dal suo posto, raccogliendo il suo portatile, quaderno e libro: Il ragazzo non è uno studioso modello, studia quello che vuole, però con l'intelligenza che si ritrova potrebbe facilmente raggiungere il top della classifica dei voti. Dopo essere uscito dall'Istituto guarda il suo orologio da polso scarico, sbuffando.
«(C'ero andato settimana scorsa, ma che diamine...anche il mio telefono si sta scaricando come non si è mai scaricato, tutto da quando ho incontrato quel...quel laboratorio)»
Ormai Johan associa qualsiasi avvenimento per lui strano a quel posto nella Foresta Nera, sembra stia impazzendo. Sospira un po' e si avvia verso il solito orologiaio. I dettagli? Non ce n'è bisogno, quel negozio è chiuso.
«Di male in peggio maledizione.»
Sbuffa infastidito Jonah, tirando un calcio ad un sassolino presente li, che sbatte contro un cartello presente per strada. Inizialmente il ragazzo ne resta impassibile...però la sua attenzione si serra sulla scritta di quel pezzo di legno.
«"Orologeria Cerutti."»
Johan spalanca gli occhi, confuso e stupito allo stesso tempo.
«(Fa' a caso mio!! Sarà una coincidenza...oppure è colpa di quel posto?)»
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Lab In The Woods
Ficção CientíficaDa un po' di tempo ormai si narrano strani racconti nella città tedesca Gengenbach, nella Foresta Nera stanno avvenendo alcuni inusuali episodi. Questa storia narra le vicende che si tengono all'interno di un laboratorio nella profondità di questa f...