Il giorno seguente
Finalmente eri riuscita a parlare con Gemma. Ti stava abbastanza simpatica nonostante non fossi completamente d'accordo sui suoi punti di vista.
Sembrava una ragazza cordiale e molto intelligente , ma quel suo rapporto tossico con Fabio ti disturbava.
«Persechelle, tornate in cella, oggi è una giornata stranamente piovosa, il mare è agitato e non potremmo neanche eseguire le attività comuni dato che i ragazzi hanno nascosto una lama...rimanete tranquille» Nunzia aveva appena abbattuto completamente le tue emozioni.
Avresti voluto vedere Ciro. Stavi cominciando a tenerci seriamente a lui.
«Cos'è sei triste che non puoi vedere il tuo moroso?»
«Vio' nun è jurnat»
Ti siedi alla scrivania e cominci a fumarti una sigaretta mentre provi a scrivere a tuo padre una lettera degna come risposta.Tuo padre non avrebbe mai approvato questo tuo sentimento verso Ciro, ma ciò non avrebbe lo fermato nel crescere. L'amore è un sentimento molto forte.
Prima che potessi iniziare a scrivere, vedi fuori dalla tua finestra calarsi un bigliettino.
Lo prendi.
"Ho apprezzato la tua lettera, me appicciat o cor, non mi abbandonare mai, nun a pensà a Viola, tu si megl" .
Il sorriso che avevi sul volto era molto marcato.
«Il tuo Ciro ti ha mandato i bigliettini che mandava anche a me? Che romantico , vero?»
«Nennè nun me cacà o cazz» eri determinata, ti aveva fatto perdere la testa il tuo sentimento verso Ciro.Prendi un bigliettino e gli mandi una riposta.
"Mi aspetto un bacio..."Ciro pov
Presi il biglietto di risposta e lo lessi subito.
«Mamma mia quanto l'amo» esclamai.
Mi piaceva tantissimo il suo modo di trattarmi.
Avevo trovato l'amore della mia vita. Io l'avrei sposata.
«Oè Ciro, che facimm?» Edoardo si stava infuriando.
«Perchè te stai ncazzann?»
«Pecchè chella cessa della direttrice ci sta tenendo qua dint'»
«T'annoi?»
«Mbè?»
«Scrivimi una poesia per Tn, così ti passa la noia»Terza persona pov
Era la quarta sigaretta che fumavi, non riuscivi a scrivere nulla per tuo padre perchè avevi paura della sua reazione.
Alla fine obiettasti per dire la verità, meglio non nascondere nulla a tuo padre.Ciao papà, grazie per avermi avvisata ma penso che l'aiuto dei Ricci mi servirà tutte le volte che andrò in permesso.
Non ho posti dove andare e loro sono molto gentili con me dato il mio rapporto con Ciro e Rosa...
Ed è proprio questo l'argomento di cui ti volevo parlare. Penso di essermi innamorata di Ciro...è l'uomo con cui voglio passare la mia vita. Ci tiene a me e per me farebbe davvero di tutto. Vuole solo la mia felicità. Tu sai come sono fatta io con gli uomini...non mi fido subito, ma lui mi ha infuocato il cuore di passione. Gli voglio bene.
Gli voglio tanto bene. E lui sembra ricambiare a pieno...mi sorprende sempre con cose nuove, mi manda lettere, biglietti. In questa guerra sarò al suo fianco. Se dovesse deludermi non preoccuparti, starò bene.
Tua Tn."Spedirò questa lettera cosi da levarmi un peso" pensasti.
Nella tua mente c'erano solo gli occhi e il sorriso di Ciro.
Il giorno seguente
«Tn, ai colloqui»
«Eh?»
«C'è una persona per te ai colloqui»
eri molto confusa.arrivata nella stanza dei colloqui c'era tua nonna. la madre di tuo padre.
non la vedevi da moltissimi anni e ti faceva strano vederla al colloquio.
«Piccrè, viene accà» ti abbracciò.
aveva le lacrime che le scendevano per tutte le guance.
«nonna» esclamasti prima di cadere anche tu in un piantone.
dopo un po' vi sedete e cominciate a parlare.
«da quanto tempo...tesoro mio...ti sei fatta bellissima...uguale a tuo padre»
«nonna sono così contenta di vederti...ma vorrei sapere , dove sei stata per tutto questo tempo?»
«sono rimasta nell'ombra della famiglia perché tua madre non mi è mai piaciuta, però io a te
non ti abbandonerò mai, lo sai?»
«ne ho dubitato se devo essere completamente onesta»
«non farlo mai più, da oggi in poi ti verrò a trovare sempre e ci organizzeremo per i permessi. Ti protegge la tua cara nonna, nun te preoccupà» ti strinse le mani.
«cosa ti ha spinto a venire ad aiutarmi ora?»
«ti ho vista con Ciro il giorno del tuo permesso, sul motorino...insomma, volevo vederci chiaro...»
«in che senso?»
«ho visto il tuo sorriso, voglio però che sia tu a dirmelo»
«dirti cosa?»
«e ja tn, 'o sapimm tutt'e doje»
guardavi in basso imbarazzata.
«nonna, è complicato da spiegare...ma si, Ciro Ricci...mi piace...»
tua nonna sorrise.
«devi sapere che con i Ricci, sin da quando eri piccola, abbiamo avuto un rapporto di amicizia, insomma, mio marito, era compare del nonno di Ciro...alla morte dei due in una sparatoria, però, le famiglie si allontanarono e dopo i funerali non si congiunsero mai più. Noi lasciammo la malavita mentre i Ricci continuarono...»
«Nonno era così ?»
«Tuo nonno era un brav'uomo, ma voleva assai bene al nonno di Ciro. Per amicizia si fanno tante cose piccrè...figuriamoci per amore...»
«che intendi ?»
«ho paura che tu possa fa' strunzat pe segui o cor»
«nonna lo sai...se tra i di salvo e i ricci scoppiasse una guerra io devo stare al fianco di Ciro. Devo aiutarlo, devo supportarlo...almeno questo...»
«metti in mezzo la nostra famiglia così...»
«non vorrei nonna, ma io pensavo di essere rimasta sola e ormai ci sono dentro, ho perso il cervello per seguire il cuore»
«e facimm na cosa, andrò a parlare con Don Salvatore...eviterò questa guerra il più possibile...tanto io ormai sono vecchia, devo solo pensare a proteggerti al costo della vita»
«grazie infinte nonna...vieni qua che ti abbraccio»
e dopo quell'abbraccio la guardia ti riportò il cella.
mentre andavi in cella c'era carmine di salvo che puliva i pavimenti. Lo guardasti male e lui ricambiò.
Perchè stavi cominciando a odiarlo ? Ciro ti stava coinvolgendo un po' troppo.
«Carmine Di Salvo ?» domanda retorica.
«Tn De Rosa» fece per inchinarsi.non capivi neanche tu perchè lo avevi fatto.
una volta in cella, ti raggiunsero Naditza e Silvia.
«Teniamo na brutta notizia...» esordì Silvia.
«E ca stat mo?» domandi infastidita, non avevi voglia di rovinarti la giornata.
«È...» provò Nad per poi scoppiare a piangere.
«Serena non c'è più» concluse l'altra.un'altra notizia devastante. avevi appena saputo dell'amicizia tra la tua famiglia e i ricci e che la tua amica Serena era morta.
andaste nella sala comune.
ciro era con gli altri a giocare a biliardino.
«Ciro!» lo chiami con voce tremante.
immediatamente lui corre da te e ti chiede cos'hai.
senza neanche rispondergli lo abbracci.
«Cirù, io...» non riuscivi a esprimere quello che stavi pensando.
«Ciuciu, ma a che piens?» domandò.
«Non sono più sola, mia nonna...è tornata per me»
«Mh...» mormorò.
«Ciro io ti sarò fedele per tutta la vita, starò al tuo fianco sempre, ma devo affidarmi anche alla mia famiglia» riuscivi a percepire la sua disapprovazione.
«Capisci che mi sento tradito alla sola idea che
tu non possa essere più solo mia?»
«So che è presto, ma Ciro, io t'ammo, non sentirti tradito, ij vogl sol a te».
Egli sobbalzò, poi si lasciò andare un sorrisetto.
I tuoi occhi si illuminarono.
«Int a l'uocchi tuoj i vec'o mar ciuciu, te vogl bene assaj» e ti abbracciò.ancora non riusciva a scoccare alcun bacio, ma forse in quel caso era normale, datosi che eravate in carcere...
nei giorni seguenti tua nonna venne a farti visita sempre.
e dopo un po' ti sei fatta coraggio per spedire la lettera a tuo padre.Ora l'unico dubbio che ti affliggeva era cosa potevano essersi detti Don Salvatore e tua nonna.

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"ciuciuu c sta o mar for"🫀
Romancequesta è una x reader di mare fuori, la storia si evolverà con tanta scioltezza, per chi ama le sorprese... È incentrata su Ciro e Tn, una ragazza che comincerà a odiare il sistema subito dopo la morte del suo grande amore. tn= tuo nome tc=tuoi ca...