La lettera

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Ti stavi organizzando per bene, dovevi entrare per appoggiare Rosa e poi uscire da tuo padre.
Eri ancora a Capri, quando ti arriva la notizia che Don Salvatore è stato sparato e Pietro era morto.
Rosa se ne era andata da un po'. Avresti voluto darle supporto morale ma eravate troppo distanti. Lei però non aveva esitato nel mandarti una lettera.
Entriamo all'IPM e rivendichiamo il nostro.
non era una vera e propria lettera ma una esortazione nel fare ciò che Don Salvatore ci aveva "ordinato".
«Nonna, io non voglio rientrare» esordisci entrando nella cucina. La macchinetta del caffè fumava, da fuori entrava una forte luce donata da quel bel sole di giugno inoltrato. Il mare era una tavola, ti invitava a fare un bagno. Era una classica giornata estiva dove non vorresti far altro che vivere spensierata.
«Se ti piaceva veramente Ciro lo devi fare» risponde l'anziana mentre versa il caffè pronto in due piccole tazzine, «Tieni» te la porge e ti lancia un leggero sorriso. «Ma tu credi nel sistema?» le chiedi allora e a quel punto lei scosse il capo. «Perchè dovrei credere nella malavita? Io ho perso l'amore della mia vita così» il tono si era affievolito. Intanto sorseggiava il suo caffè, al contrario tu, non l'avevi ancora neanche assaggiato. «E allora perchè me lo stai implorando?» quella tua domanda l'aveva destabilizzata. Ella non sapeva cosa risponderti perchè effettivamente non sapeva neanche lei perchè lo faceva. Aveva finito di bere il suo caffè, dunque posa la tazzina nel lavandino, la sciacqua e poi si siede su una sedia della cucina.
«Potrò provarci, ma preferisco di gran lunga aspettare papà, ormai Ciro non c'è più » affermi dopo aver finalmente cominciato a sorseggiare la bevanda del mattino.
La signora non riusciva a risponderti e allora tu ti rassegni. La domanda che ti sorgeva spontanea a quel punto era: saprà qualcosa in più rispetto a quel che so io?.
Ma il pensiero si fece più grande mettendo in mezzo Don Salvatore e Rosa. Ne sapeva di più anche di loro, dal suo atteggiamento sottomesso. Stava nascondendo qualcosa.
«Tesoro, falla questa cosa, poi ti cacciano subito» queste erano le uniche parole che era riuscita a pronunciare come risposta.
Allora annuisci.

Giorni dopo, ti stai preparando per rientrare a Napoli, quando ti arriva la notizia dell'arresto di Rosa Ricci. "È già entrata?" ti domandi, poi ti rendi conto che lei lo avrebbe fatto comunque, anche senza di te.
Il giorno dopo saresti partita per Napoli e saresti andata all'IPM. L'accusa di furto di motorino sarebbe andata bene.
Così appena messo piede a Napoli, prendi il primo motorino e sfrecci per i quartieri della città. Ti trovano dopo un quarto d'ora buono e ti portano in carcere.
La direttrice ti aspettava per il benvenuto. Entri nel suo ufficio e ti siedi sulla sedia. Lei ferma immobile come se fosse una cera, accennò un leggero sorriso.
«Sei tornata...» sospira lievemente, mentre la brezza proveniente da fuori, le faceva volteggiare i capelli dolcemente.  «Eh si direttrì, ccà mi so trovata bene» sorridi a sforzo.
Lei ritorna seria e ti comunica che sei in stanza con la tua vecchia amica, Amelia.

Prendi la tua roba e la cominci a sistemare nel tuo armadietto della cella.
Avevi notato del cambiamento dell'istituto, in piccolezze, dopo quella rivolta.
Appena Amelia rientra in stanza, la abbracci forte. Ella odorava di fumo. Ti chiedevi se avesse il vizio di fumare oppure se qualcuno le aveva fumato addosso. Quando tu eri ancora lì quei giorni lei non aveva mai accettato di fumare una sigaretta con te, quindi rimani stranita.

Vai in sala comune e saluti tutte le altre. 
Pino ti guardava da lontano.
Fai un cenno per salutarlo e lui ricambia.
Intanto si era avvicinato a te Cardio.
«Oè piccrè, vieni accà» ti abbraccia «come stai? hai parlato con tuo padre? la canzone come l'hai conclusa?» tutte quelle domande a raffica e l'unico modo per rispondergli era con un bel sorriso. «mi sei mancato Cardio» quella frase ribolli il sangue di Gemma che intanto era rimasta ad ascoltare tutto.
In quei giorni tra loro si era sviluppata una forte storia d'amore, fiducia e aiuto reciproco.
Dopo aver salutato Cardio ti avvicini al biondo.
«Pino» esordisci, «come stai?» domani. Lui ti guardava con degli occhi profondi. «Je nun o pozz ricere ca me si mancat', però 'o vuliss rice so bad» ti risponde. Aveva appena mischiato napoletano e inglese ?
Sì.
«E commè, stai imitando a Liberato?» gli sorridi. Non distoglieva lo sguardo da te e sembrava essere anche molto rilassato in tua presenza.
Le pupille dilatate e il leggero rossore sulla sua faccia ti stavano mettendo in soggezione.
«Mi so dato pure io alla musica, o non potevo?» ti prende la mano e con tanta delicatezza, avvicina le sue labbra alla tua candida pelle. Un lieve solletico ti sfiora il dorso della mano e arrossisci.
«O, ma c faje pinù» sorridi dolcemente.

Le giornate nel carcere passavano sempre uguali e la chimica tra Rosa e Carmine accresceva sempre di più.
Tu facevi sempre finta di non notarlo, ma era così palese che persino le guardie se ne erano accorti.
Il piano sarebbe fallito e tu non sapevi cosa fare. Da un lato eri sollevata che Carmine non sarebbe morto ma dall'altro non volevi far passarla liscia a Filippo, che intanto se la stava vedendo bene con la copertura di Di Salvo.

Intanto stavi perfezionando la tua canzone.
Sul tuo quaderno stavi cercando di scrivere anche ritornello e lo schema della canzone in generale. Avevi anche omesso qualche parte.

L'amore è un sentimento umano,
perchè lo sento sempre così lontano?
Sorrisi falsi sopra questo viso,
siete voi o sono io?
Nun teng genio e fa nient
Pecchè e parol tue s'e port o vient...
Dimostrami che sei vero
e dimmi cosa ero
sia per te sia per me
sia per le lacrime c'ho versato ncopp a nuje...
nun è vero ca la famiglia c sta pe semp,
ca lo pat te salva semp,
ij vogl solamente sta cu vuje
ma vuje me fate fuje,
lacrime che scendono lentamente
nei volti di questa gente,
aiutateme int sto mare,
pe poter navigare.
Mammà m'ha salutato
aropp ca m'hanno arrestato,
chill saluto nun l'agg vist cchiù,
mammà a ro piens ca sta papà?
pecchè nun me vard nfaccia?
tu si bella ma si paccia.
La vita nun è chest
E tu avasc a crest,
non si nisciun
e o saje pur
quann te sceti ra sto suonn?

La canzone era finita. Ne avevi spedito una copia scritta anche a tuo padre e lui ti aveva risposto con una lettera.
Ciao tn. Mi dispiace per non esserci stato quando sei uscita, ma mo che stai nata vota là dint, ascimm assieme. Spero di sentire questa bella canzone in radio...
Un'altra cosa, ho una lettera di tua mamma che cercherò di mandarti assieme a questa, è indirizzata a me ma potrebbe interessarti. Te vogl bene.

Infatti infondo alla busta c'era un'altra lettera.
Ciao Lorenzo...sono io, Morena.
Tua figlia ha scelto di seguirti nella strada della malavita...infondo è di famiglia essere così! Partendo da Marianna.
Comunque...prenditene cura, è pur sempre mia figlia non voglio le accada nulla di male, cerca di non farmela trovare morta quando tornerò a Napoli. Sì, tornerò. Non ora, tra qualche mese. E lo farò perchè io a mia figlia voglio recuperarla. Non voglio segua questa strada perchè le voglio bene, spero cambierà idea. In quanto a quello che hai fatto ti perdono, ti ho amato e non si può negare. E l'amore fa sempre perdonare. Io non dico che ti amo, ma a te ci tengo e abbiamo troppi bei ricordi per abbandonarci completamente. So che anche tu la pensi come me, ma ho paura per Tn. Tn non è pronta a rivedermi dopo quello che è accaduto ed è comprensibile, però ti prego di convincerla. Io odio la vostra vita e vi ho disprezzati, ma siete comunque la mia famiglia. Scrivimi presto all'indirizzo di mia madre, sto qui. Ho bisogno di risposte. Ciao a voi.

Quella lettera ti aveva devastato. Tua madre sarebbe tornata a Napoli e ben presto.
No, non saresti caduta nella sua trappola.
Ormai quella donna per te era morta.

angolo autore
fatemi sapere se la storia è di vostro gradimento! Comunque per quanto riguarda il proseguo della storia pubblicherò almeno 1-2 volte alla settimana dipende da quanti impegni ho. Spero vi vada bene.
<3<3

&quot;ciuciuu c sta o mar for&quot;🫀Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora