La poesia e la canzone

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La signora Marianna De Rosa andò a parlare con Don Salvatore.

Lui la aspettava con ansia, era da tanto che le famiglie non si ricongiungevano.
«Signora Maria...» sospirò e la abbracciò.
«Ah quanto affetto, per niente poi!» esclamò dolcemente.
«Accomodati in salone, possiamo parlare qui»
«Grazie»
«cosa ti porta da noi? aropp tutto sto tiemp ...»
«mia nipote.» quella risposta fredda gelò il sangue di Don Salvatore.
«Tn?...è stata qui per poco, non ti preoccupare»
«no, mi ha detto che è innamorata di Ciro»
«signora Maria , queste sono questioni di ragazzi, ij che ne sacc se Ciro ricambia...parlammoc chiaro»
«Don Salvatore, lassame parlà nu poc»
«Prego...»
«Ciro è disposto a tutto per mia nipote e anche lei, quella guerra con i Di Salvo va evitata. Veniamoci incontro. Le piazze che ci avete dato , ve le ricederemo...tanto mio figlio sta in carcere e ij nun ce vogl fa niente...e po', inoltre, a mio figlio non interessa più la divisione dei quartieri... "la pace, la pace" nun esiste»
«Vorrei poterti aiutare Maria...ma purtroppo i Di Salvo minacciano i nostri quartieri da tropp tiemp»
«E ij c'aggia fa? Ricordati che ci siete debitori su molte cose»
«Signò, ma che sfaccim iate trovann?»
«Mia nipote deve vivere felicemente e senza coinvolgimenti...e s'ha nnammurat e chillo scem e figlieto, perciò virim'e aiutà»
«Capisco la tua paura, ma c'è davvero bisogno di farsi odiare?»
«Co chi aggia parlà pe fermà sta' guerra?»
«Donna Wanda...la tua vecchia amica»
«Sarà dura scendere a compromessi con lei...ma se ci riesco, falli sposà»
«A chi?»
«Ciro e Tn»
«E va bene...vieni accà» si abbracciarono.

immediatamente dopo, si diresse a casa di Donna Wanda.
Bussò al campanello.
«Marianna?!» disse incredula donna wanda.
«Wanda...vieni qui» e si abbracciarono.
«amica mia...che ci fai alla mia porta?»
«devo parlarti»
«prego, dimmi pure, anzi fai na bella cosa, accomodati un poco» .
si accomodò in cucina dove Ezio stava sistemando delle scartoffie.
«Ezio!E quanto si cresciuto, non immagino Carminuccio!!» esclamò la signora De Rosa.
«Ueuè signora bella...e dite che va purtat cca?»
«eeeh...mia nipote»
«Oè a piccrella?» domandò Wanda.
«Sisì, proprio lei»
«E come sta? ho saputo che sta nchiusa int all'IPM»
«E vabbè, anche tuo figlio sta nella stessa situazione, so giovani...avoj 'e fa»
donna wanda cominciò a essere sospettosa.
«cosa vuoi per tua nipote ?»
«protezione, ma non da voi personalmente, semplicemente evitando conflitti con i ricci...»
«e perchè mai questa cosa?»
«Agg capit!!!» esclamò Ezio «c piacess Ciruzzo?» chiese poi.
marianna divenne nervosa «per carità! speriamo di no...ma comunque è un'amica stretta di rosa ricci»
«non la coinvolge, io ce l'ho con Don Salvatore, dobbiamo trovare un accordo»
«e ma i figli potrebbero mettersi in mezzo, LORO SOLI. questo mi preoccupa»
«ma se tua nipote sta all'IPM perchè ti preoccupi ?»
«pecchè chella ce tene assaj»
«agg capit, e allora ci staremo accorti»

intanto all'ipm tu stavi ascoltando una canzone tramite le cuffie in sala comune.
e nel frattempo provavi a scriverne un'altra, tutta tua.
Che cosa non si fa per amore?~
Dimmelo tu ma con il cuore~
Le parole tue volano appriess o vient~
dimostrare e dimostrarlo non fa male~
ce vole sul'o tiemp~
...
Non sapevi come continuare e se continuare.
«Stai scrivendo una canzone?» chiese Pino dopo essersi avvicinato a te.
«Ciao Pinù, si comunque si...mi sto cimentando»
«E perché non chiedi aiuto a CardioTrap?»
«E che me ne faccio dell'aiuto suo?»
«Magari ti aiuta? sai a me sembri abbastanza in difficoltà»
«CardioTrap non è un tipo da scrivere canzoni serie , sembra un cretino»
«mai giudicare all'apparenza»
quindi decidi di avvicinarti a cardio.
«Cardio Trap? giusto?»
«Al tuo sevizio, ti serve qualcosa? dato che sono la "spesina"»
«no cardio, sono qui perché mi serve aiuto con una canzone»
«e tu così me lo dici? ja assettammoce» una volta seduti vi consultate.
«e tu quindi scrivi canzoni?» gli chiedi
«se accussi t'hann'itt vo ricere ch'accussi è»
gli porgi il foglio con la canzone.
«leggi e dimmi cosa ne pensi, cosa posso aggiungere, non so...»
la lesse.
«Beh il testo è davvero molto bello, ma comunque è poco, non capisco cosa tu vuoi esprimere»
«in che senso?»
«IJ NUN CAPISC CHELL CA VO RICERE» scandì le parole.
«io voglio parlare dell'amore dei traditori»
«l'amore dei traditori ?»
«si»
«e pecchè scusa, i traditori so in grado di amare?»
«no, il loro amore è tossico»
lui ti guardava ammirato.
«mettiamoci a faticà»
cambiate anche i primi versi.

"ciuciuu c sta o mar for"🫀Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora