Entrai in una stanza,
ero guidata da una sinfonia,
mi accarezzava il cuore.
Era buia, ma io e il buio
da sempre eravamo ottimi amici.
La porta pian piano
si chiuse alle mie spalle,
la stanza si illuminò di una luce fioca.
Le pareti erano piene di quadri,
raffiguravano volti, o quasi.
I visi erano privi di espressione,
il compito di esprimere emozioni,
era affidato agli occhi.
Alcuni così vividi di euforia,
altri di spensieratezza,
traboccanti di lacrime,
rimpianti, rimorsi.
Sguardi altezzosi, freddi.
Accarezzai le quattro pareti,
percorrendo la piccola stanza,
respirando sensazioni.
Un fruscio,
mi girai.
Vidi altri due occhi,
che già parlavano ai miei.~francj