Avrei dovuto aver paura ma non ne ebbi. Come se la mia paura si fosse consumata fino a raggiungere uno stato quasi pietrificato. Nella mia testa non c'era posto per avere paura. Non avevo più niente di cui aver paura. C'ero solo io e lui. Io e il mare. Mi sentivo come a casa dopo una brutta giornata. Io e lui il mio migliore amico. Quasi mi addormentai per la tranquillità che il mare mi trasmetteva, ma la mancanza del mio amato era diventata ormai insopportabile. Ripensavo ai momenti più belli passati insieme. Le passeggiate nei boschi, i sentieri che portavano quasi al cielo come un'enorme scala verso il paradiso, i giardini in stato di abbandono dove eravamo soli, talmente soli, da sentire il solo verso dei grilli e vedere quei fiori selvatici, colorati come una tavolozza di Van Gogh. Tutto sembrava essere progettato e dipinto da un artista. Anzi non uno, ma tanti artisti tutti insieme. Stili diversi in un unico grande paesaggio, fino al singolo petalo di un fiore.
STAI LEGGENDO
sul fondo del mare
RomantikUna giovane di ricca famiglia incontra, durante una delle sue passeggiate tra la natura, un umile ragazzo di campagna, che diventa poi la causa della sua surreale e strana morte. Tra pensieri e riflessioni nasce tra i due un amore, ostacolato dalle...