13. φρήν

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φρήν: "mente", una parola usata per l'ubicazione del pensiero.
Phren è usato, ad esempio, per descrivere dove Achille considerava la sua tristezza per la perdita di Briseide e il suo dovere di unirsi ai Greci contro Troia.*

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Mancava sempre meno al nostro arruolamento, l'ansia saliva e l'idea di non poter vedere jungkook mi distruggeva.
Faceva male, pensare al futuro, molto male.

Tutte le volte che vedevo il volto di Jungkook mi chiedevo come avrei fatto a vivere senza il suo sorriso, senza il poter sentire la sua voce.

In realtà ci furono alcune settimane in cui non ci vedemmo, non perché avevamo litigato, semplicemente avevamo tantissimi impegni. -certo ci sentivamo per telefono, ma non era la stessa cosa.-

Ricordo bene il giorno in cui uscirono le foto della collaborazione tra Jungkook e la Calvin Klein, mi fiondai subito a casa sua.

Bussai imperterrito alla sua porta, senza sapere che però lui era in live su weverse.
Aprì la porta sorpreso di vedermi -questo perché di solito, quando andavo a trovarlo, glielo dicevo sempre.-

Perché, purtroppo, ancora non eravamo tornati a vivere insieme, dato che era troppo rischioso e sospettoso.

Ma quella volta non ebbi il tempo materiale di avvisarlo, troppo scioccato dalla sua bellezza.

jungkook
«hey amore, che ci fai qui?» sussurrò lui.

«stai scherzando?? Dopo quelle foto credevi davvero che non avrei reagito??»

incrociò le braccia al petto e si appoggiò con la spalla sulla porta.

jungkook
«sembri una mia fan che sclera al solo vedere le mie foto»

«c'è una cosa che mi differenzia dalle tue fan»

jungkook
«e cosa?»

Gli avvolsi i fianchi con le mani, per accompagnarlo dentro e chiudere la porta col piede, mentre la mia lingua senza macchia e senza paura si infiltrava nella sua bocca.
Inutile dire che ricambiò subito il mio bacio, restando sempre all'entrata, senza indietreggiare nel salotto.
Mi staccai solo per potergli dire:

«io posso averti.»

Lo spinsi contro il muro, iniziando ad infilare le mani sotto la sua maglietta, solo per poterlo sentire sotto le mie dita.
Con la bocca scesi sul suo collo, lasciando i primi segni, le prime macchie sulla sua candida pelle.

La mia mano cadde "accidentalmente" nei suoi pantaloni, per iniziare dei movimenti non molto casti.

Una sua mano tirava leggermente i miei capelli, mentre l'altra si copriva la bocca per non lasciare uscire suoni. -e stupidamente non capii il perché di quel gesto.-

jungkook
«Tae-...Taehyu...Ngh

Stava sussurando tutto e a me non stava bene, volevo sentire la sua bellissima voce. Così, mi fermai.

«amore, non trattenerti. Lo sai quanto mi piace sentirti»

Gli occhi languidi di piacere mi chiedevano di più, il respiro affannato e le labbra gonfie che abbozzavano un sorriso. Mi stava facendo impazzire.

jungkook
«sono in...live su...su weverse»

Mi staccai immediatamente.

«COSA?»

Lui mi tappò la bocca e sussurrò un "shh". Gliela tolsi gentilmente e dissi:

«perché non me l'hai detto? E non mi hai fermato??»

The 𝑒𝑦𝑒𝑠 never lie.   [taekook] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora