𝐋'𝐈𝐌𝐏𝐎𝐒𝐓𝐎𝐑𝐄𓆙

33 1 0
                                    

POV NOAH
New York 3 febbraio ore 22:37

Io e Rachel ci eravamo finalmente rimessi in forma da tutto quel stress che avevamo, ma anche se Mitchell decise di prendersi una pausa, io dovevo scoprire il perché della sua ossessione per Rachel ma senza far sospettare niente a nessuno.
Decisi di cercare indizi dalle cose più banali, come il suo profilo Instagram, proprio perché è banale bisogna controllarlo no?
In una pagina web così famosa avrebbe nascosto tante cose, che alle ragazzine arapate di certo non interessano e non ne fanno nemmeno caso.
Andai nel lontano 2017 quando ci fu la morte dei genitori di Rachel, e notai che in ogni post in cui c'era taggato Nick Wolfhard, nelle foto c'era sempre un numero, per esempio in una foto c'era un segnaposto di un ristorante con il numero "3", scorrendo verso il basso c'erano altri numeri, tutto normale può sembrare, ma perché ci sono numeri solo nei post in cui è taggato Nick Wolfhard? Era una password, un numero di telefono?
Ovviamente i numeri non erano in ordine perché ogni che componevo il numero sul mio cellulare, esso risultava subito inesistente, finché all'ultima combinazione "3454356722" il telefono squillò, dopo una decina di secondi rispose una persona, ma no una qualunque, Anna Wilson.

Anna; pronto?
Noah; oh ciao Anna
Anna; ciao Noah come mai mi hai chiamata con il sconosciuto?
Noah; dovevo chiamare una persona ma ho sbagliato numero
Anna; ahh okay... tutto bene?
Noah; oh sisi, a te?
Anna; tutto bene, ho messo ora a dormire Nicol non voleva addormentarsi
Noah; ho sempre detto che era una bestiolina
Anna; hahaha vero
Noah; puoi darmi il numero di Jack, da quando ho cambiato telefono non ho più il suo numero
Anna; certo, ti mando un messaggio fra due minuti
Noah; okay grazie.
Perché cazzo il numero di Anna Wilson era così importante per quei due? Di sicuro non me lo direbbe lei, se c'entra qualcosa, ma non lo so, ma allo stesso tempo se gli faccio questa domanda lei mi chiederà il perché, ed io non voglio far sapere niente. Quindi se Jack sa qualcosa mi sarà da aiuto il mio amichetto.
Appena mi misi al letto ripensai a cosa stavo combinando, perché stavo facendo tutto questo? La causa è l'amore? Giusto l'amore!
Per me l'amore è un sentimento così forte che quando lo sentito sulla mia pelle mi sentivo bruciare, non l'ho mai provato, le mie relazioni erano solo a scopo sessuale, non volevo una cosa "seria" ma con la mia Lei è stato diverso, mi ha cambiato completamente, come si può essere così incredibilmente belli dentro? Vorrei dirgli tante cose ma non trovo le parole, ma i pensieri li ho custoditi nella mia mente "Mi perdo tra il nero e il bianco e m'incontro nei tuoi occhi che rimangono sempre dello stesso marrone.
Per descrivere questo sentimento che voi chiamate amore, forse dovrei solo dire il tuo nome.
Ma almeno oggi, posso amarti con gli occhi?" Bello vero quello penso? Ma forse per me è ancora tempo di amore con gli occhi.

POV RACHEL
New York 5 febbraio ore 10;36

Io e Noah abbiamo ricevuto una richiesta da un nuovo cliente, di nome Sam Smith, arriverà oggi pomeriggio, chissà che altre sorprese ci saranno.

<<NON POTETE CAPIRE COSA È SUCCESSO!>> disse urlando Jack entrando nel nostro ufficio <<cosa?>> domandiamo io e Noah contemporaneamente <<SADIE MI HA BACIATO>> disse lui, io rimasi senza parole, perché era da tempo che aspettavo questo momento <<auguri allora>> rispose Noah sorridendo per poi abbracciarlo <<penso che abbia bisogno di un bicchiere d'acqua>> dissi io vedendo la sua faccia <<giusto stellina>> rispose lui prendendo un bicchiere d'acqua <<è fatta.>> disse Jack <<c'è l'hai fatta>> dissi io sorridendo.

Ore 16;45

<<NOAH SMETTILA>> urlai io ormai schiava del suo solletico <<stellina non spegnerti mai>> disse lui all'improvviso baciandomi <<questo significa che brillerò per te>> dissi io baciandogli la guancia, per poi essere stati interrotti da Sadie <<è qui il signor Smith>> disse lei <<fallo entrare>> disse Noah, Sadie andò a chiamarlo, nel frattempo io e Noah ci sedemmo nella nostra scrivania.
Appena entrò "Sam Smith" mi sentì svenire, lui era Jonathan.
<<salve>> disse Noah alzandosi porgendogli la mano, lui gliela strinse guardandomi, era parecchio cambiato, i suoi capelli erano più lunghi, aveva la barba, era irriconoscibile ma per me no
<<lei è Rachel la mia segretaria>> disse Noah presentandomi a lui, io feci finta di niente e gli porsi la mia mano, lui la prese e la stava per baciare facendomi l'occhiolino, Noah vide tutto e si intromise <<nonché la mia ragazza>> disse lui, Smith sbiancò e si staccò da me e si adagiò comodamente sulla poltrona davanti ala nostra scrivania <<giusto fai come se fossi a casa tua>> ironizzò Noah <<salve signor Noah vorrei fare una collaborazione con lei>> disse lui, io cercai di non guardarlo perché quello che mi ha fatto è estremamente terribile, e al solo suo sguardo mi fa sentire morta.
<<del tipo?>> disse Noah incuriosito <<vorrei far costruire un centro commerciale nel centro città, è visto che lei possiede l'azienda più importante di New York, potremmo fare belle cose no?>> disse Smith, guardandomi nell'ultima parte della sua frase <<di solito non prendo decisioni affrettate, quindi le farò sapere>> disse Noah notando che le mie mani cominciarono a tremare sotto la scrivania, Smith se ne andò senza salutare, Noah sorrise a quella azione forse aveva capito.
Appena se ne andò mi alzai velocemente, non poteva essere vero, perché deve sempre andare tutto a puttane, perché?
<<Rachel stai bene?>> domandò Noah avvicinandosi a me, decisi di parlare perché le bugie non sono mai state il mio forte <<i-io lo conosco, lui non si chiama Sam Smith>> dissi io un po' in ansia per la situazione <<chi è allora?>> disse lui mantenendomi il viso con le mani <<si chiama Jonathan Brown, ed era il mio ex..>> dissi io <<eh cosa c'è che non va? Perché tremavi, cosa ti ha fatto?>> chiese lui, non riuscivo a guardarlo in faccia per la paura <<Rachel sono qui, accetterò ogni cosa lo sai>> disse lui, alzai lo sguardo verso di lui <<mi ha stuprata... questo basta?>> dissi io con le lacrime agli occhi, Noah mi abbracciò, piansi sulla sua spalla,  per la disperazione <<ci sono qui io Rachel, non lo farò venire più qui, okay?>> chiese lui <<okay..>> gli risposi baciandolo in un modo così disperato, perché ormai mi risentivo sporca, sporca di lui.

SPAZIO AUTRICE ✍️
SCUSATE L'ASSENZA NOCHELLINI🖤💫

𝑳𝑶𝑽𝑬 𝑲𝑰𝑳𝑳𝑬𝑹𝑺 𝑰- 𝑱𝑼𝑺𝑻𝑰𝑪𝑬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora