𝐐𝐔𝐄𝐒𝐓𝐈𝐎𝐍𝐄 𝐃𝐈 𝐌𝐎𝐑𝐓𝐄𓆙

63 4 0
                                    

POV NOAH
New York 1 ottobre 17;45

Noah dopo aver salvato tutte le prove per incastrare il padre uscì dal suo ufficio, e si diresse verso il suo studio per mettere la chiavetta usb nel suo cassetto, sperando che Rachel non sarebbe arrivata da un momento all'altro

<<vedo che ti sei divertito senza di me>> Noah sentì quella voce <<si molto, invece tu in cosa ti diverti di solito?>> disse lui andando verso quell'essere che da diciotto anni chiamava padre <<mi diverto in molte cose, Rachel è il tuo più bell divertimento vero?>> disse Mitchell <<perché dai così importanza a Rachel?>> chiese Noah mettendolo alla prova <<perché non dovrebbe importarmi, è comunque la tua ragaz->> si fermò lui <<la mia ragazza? Come fai a saperlo?>> chiese lui prendendo la pistola dal suo cassetto mentre il padre era occupato a prendere dell'alcool <<bhe...si vede>> disse lui cominciando ad avere una sudorazione più visibile << come puoi aver verificato questo se sei stato più di due settimane a Venezia?>> disse Noah alzandosi dalla sua sedia <<Jacob mi ha detto che siete fidanz->> disse lui alzandosi anche <<da quando tu e Jacob siete in contatto?>> disse lui sorridendo <<vuoi sapere troppe cose ora>> disse Mitchell <<che male c'è al sapere dei nostri dipendenti?>> disse Noah prendendo dalle mani del padre la bottiglia di vodka, Mitchell lo guardò attentamente è capì che aveva scoperto qualcosa <<cosa hai fatto?>> chiese Noah <<che cosa ho fatto?>> disse Mitchell <<cosa hai fatto cinque anni fa?>> chiese Noah a un passo da lui << quello che faccio ora, lavoro e amo la nostra piccola famiglia>> disse il padre <<come puoi permetterti di parlare "d'amore">> disse Noah mentre Mitchell fece un passo indietro <<sei una persona così orribile che rabbrividisco di vergogna quando alla persone estranee ti chiamo papà>> disse lui <<N-Noah io ti voglio bene, anche se non l'hai capito io ci sarò sempre per t->> cominciò Mitchell <<te ne sei andato, e io ti volevo ancora, ma capì che meritavo qualcuno disposto a restare.>> disse Noah a un centimetro da lui <<Noah io sono cambiato>> disse il padre <<no, tu non sai cosa significa cambiare>> disse Noah furioso
<<in realtà, le persone hanno bisogno di toccare il fondo, per cambiare>> disse Noah <<parli del cambiamento solo perché l'hai affrontato tu, per chi? una ragazza che nemmeno riesci ad amare>> disse il padre <<sto imparando ad amarla, amandomi>> disse Noah <<tu non la ami e non la amerai mai, lo sai perché? Perché è solo una puttana che merita di mori->> cominciò Mitchell <<ferma quelle parole da psicopatico, e pensa a dirmi cosa hai fatto alla sua famiglia altrimenti ti ritroverai la testa forata.>> disse Noah minaccioso puntandogli la pistola alla tempia

<<perché vuoi sapere quello che ho fatto alla vita di quella puttana?>> chiese il padre rimanendo in mobile <<perché io la amo>> disse Noah togliendo la sicura della pistola, Mitchell notò che la situazione stava peggiorando così decise di parlare

<<il signor Wilson ed io eravamo colleghi di lavoro, dopo vari anni insieme io decisi di cambiare un po' le carte in tavola così feci, e faccio tutt'ora, delle strategie che allo stato non vanno bene, ma quel figlio di puttana scoprì tutto, il signor Wolfhard che lavorava anche lui con noi, mi riferì questa cosa, così decidemmo di ucciderlo.>> disse Mitchell senza scrupoli <<è che cazzo c'entrano Anna e Rachel in questa storia?>> chiese lui facendo pressione la pistola sulla sua tempia <<Wilson non mi parlava mai della sua famiglia, ma quelle poche volte che lo faceva, mi dava l'idea di una famiglia perfetta, quella che non avevo io.>> cominciò Mitchell <<la famiglia bella non l'hai mai voluta.>> disse Noah con le lacrime agli occhi <<io la volevo invece ma tu eri la mia debolezza, avevo bisogno di un nuovo inizio, perché tu non eri abbastanza, così decisi di prendermi in possesso Rachel, ma sua madre non mi fece alzare nemmeno un dito contro di lei. Quando morì io fui molto felice perché Rachel poteva essere mia finalmente, io la desidero veramente Noah, mi fa impazzire, muoio dalla voglia di scopar->> disse Mitchell ma si fermò quando sentii un rumore di un sparo dietro di lui

Era Rachel.

<<ti sono mancata?>> disse lei all'orecchio di Mitchell, mentre Noah la guardò attentamente <<abbassa la pistola Noah, prima di vederlo disteso per terra sanguinante, voglio dirgli alcune cose che sentirai anche tu.>> disse lei a Noah, lui accettò la richiesta e fece quello che disse lei

<<siediti, e guarda ora Mitchell>> disse lei prendendo delle corde che aveva prima preso in una stanza di pronto soccorso nell'azienda, e lo legò così non poteva in nessun modo scappare, il signor Schnapp senza dire una parola si fece legare alla sedia, lei andò verso Noah guardando l'uomo che aveva l'intenzione di possederla da un momento all'altro, Rachel baciò appassionatamente Noah, il sottoscritto divertito da quelle azioni, appassionò di più il bacio fino a toccargli il culo

<<cazzo come vorrei scoparti Rach->> cominciò Mitchell, ma a questo intervenne Noah avvicinandosi a lui <<questa sensazione la proverai solo dopo la morte>> disse lui, Rachel lo raggiunse e gli baciò il collo per poi andare verso Mitchell <<sei la persona più orribile che io non abbia mai conosciuto, mio padre non ti meritava e non lo meriterai nemmeno nell'aldilà sempre se per te c'è, non dimenticherò mai i traumi che mi hai causato, quelli che hai causato a mia sorella, lei è andata avanti, ma mia madre non ha potuto più combattere per una persona così spregevole come te, io invece ho deciso di vendicarmi perché ho capito che nella vita devi farti forza da solo, non ci sarà mai nessuno che ti appoggerà con tutto se stesso, questa cosa possono farla solo i genitori perché sono le persone che mettono anima e cuore nei loro figli perché sono la cosa più bella per loro, cosa che tu non hai mai voluto capire. Mi hai portato via tutti e due è questa cosa non la perdonerò mai.>> disse Rachel puntando la pistola alla testa seguita da Noah <<ultime parole di morte paparino?>> chiese Noah <<R-Rachel io desideravo te come figlia, eri la ragazza perfetta di cui tutti parlavano quindi ecco perché ti volevo mia, e poi tu Noah io sono sempre stato orgoglioso di te, quindi non dare ascolto alle parole che ho detto prim->> Mitchell non smise di parlare che ricevette due buchi in testa.

Figo vero?

<<cazzo mi stava rompendo le palle>> disse Noah <<concordo con te amore>> concluse lei <<come lo togliamo da mezzo ora?>> chiese lui <<seguimi>> disse lei, Noah la seguì fino ad arrivare nel presunto futuro ufficio del signor Wolfhard, Noah rimase sbalordito alla sua vista, non credeva che Rachel sarebbe arrivata fino al punto di uccidere una persona da sola, specialmente il signor Wolfhard.

SPAZIO AUTRICE ✍️
SPERO VI PIACCIA QUESTO CAPITOLO "VENDICATIVO"

𝑳𝑶𝑽𝑬 𝑲𝑰𝑳𝑳𝑬𝑹𝑺 𝑰- 𝑱𝑼𝑺𝑻𝑰𝑪𝑬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora