𝐋'𝐎𝐌𝐈𝐂𝐈𝐃𝐈𝐎𓆙

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POV ANNA
New York 10 febbraio ore 8;47

Noah di sicuro ha scoperto tutto, me lo sento, e questo sentimento è estremamente terribile.
Ma avere certezza bisogna avere prove valide, ma se non le trovo prima io, non potrò mai capire se Noah mi ha smascherata.
Due giorni fa mi arrivò una lettera, già una lettera, ormai da Mitchell mi aspettavo tutto, è quindi anche una lettera, in essa c'era una via "via trastevere" a Roma, lì era dove si nascondeva, mi invitò lì due giorni, accettai ma questo mi portò a dire tutto a Jack, all'inizio non la prese bene, ma poi pian piano lo ha accettato dicendomi che mi sarebbe sempre stato accanto e che ad ogni domanda lui sarebbe stato indifferente.
Dovrò partire fra un'ora, ho detto a Rachel che sarei dovuta andare a fare una commissione di lavoro, ovviamente negandogli la destinazione.
Il volo durerà 8 ore e 25 minuti, fortunatamente Jack baderà a Nicol, già per questo i miei pensieri sono più leggeri, ora l'unica domanda è sul come sconfiggere Schnapp.

POV NOAH
New York 10 febbraio ore 15;00

Oh cara Anna Wilson quali sono i tuoi scheletri nell'armadio? penso che fra poco li scoprirò.
Ho chiamato Jack, il dolce fidanzato di Anna, cercando di capire qualcosa, ma il ragazzo sembrò quasi un cagnolino addestrato, come se Anna gli aveva detto di non dilungarsi troppo in certi argomenti, ma la mediocre recitazione di Jack me la fatto subito capire.
Le uniche cose che mi detto, è che Anna è partita per il lavoro, è quindi ritornerà fra due giorni, è lui andrà da sua madre in questo tempo perché non è in grado di gestire Nicol e la casa contemporaneamente.
Quindi se la casa è libera potrei scoprire qualcosa no?
<<Noah> ad interrompere i miei pensieri è la ragazza che me li fa dimenticare <<stellina>> risposi io <<ti vedo pensieroso>> mi rispose lei, piazzandosi dietro la sedia dove stavo seduto alla mia scrivania.
<<non preoccuparti stellina, va tutto ben->> non riesco a termine la frase che sento i suoi dolci baci sul collo, le sue labbra passavano dal collo alla mia tempia, in continuazione.
Mi sentivo in paradiso, perché lei era il mio angelo.
Dopo un po' la attirai a me, si mise su di me a cavalcioni, è comincia a baciarla.
Quando avvicinai le sue labbra alle mie, sentì l'amore di cui i libri parlano da secoli

<<N-Noah non penso che potrem->> disse lei affiatata nel nostro strusciamento <<shh c'è solo Amber in azienda oltre a noi, quindi se non alziamo la voce si può fare no?>> gli dissi io, lei annuì baciandomi, accarezzai la sua pelle, che emanava un dolce profumo di lavanda, il mio preferito, più sentivo ogni suo centimetro, più capivo che doveva solo essere mia.
Cominciai a sbottonare quella camicetta stretta, che risalta i suoi seni così tondi, dopo aver per lo meno aperto la camicia, lei fece lo stesso, mi cominciò a baciare il petto, mentre io passavo al toccare i suoi seni, lei geme a quel contatto, così incitandomi ad alzare la sua gonna, fortunatamente non aveva delle calze, Rachel cominciò a sbottonarmi i pantaloni, per poi prendere il mio cazzo ormai della stessa durezza del marmo.

<<se non entri dentro di me entro due seco->> non la feci finire di parlare, che entrai dentro di lei con una spinta decisa <<dicevi stellina?>> gli dissi io all'orecchio <<sei uno stronzo>> mi disse lei mordendomi l'obo dell'orecchio, per l'eccitazione strinsi i suoi fianchi, Rachel a quella azione butta un urletto <<ti prego continua>> mi supplicò lei <<la brava ragazza eh?>> sorrisi facendola rimbalzare su di me, Rachel cominciò a gemere forte, quindi gli tappai la bocca, stavo quasi per venire, penso stessa cosa lei, infatti dopo vari secondi, Rachel fu riempita di me, fortunatamente prendeva la pillola, altrimenti con tutte le scopate che abbiamo fatto senza protezione, dovremmo avere un gregge.

POV RACHEL
New York 12 febbraio ore 21;34

Noah ed io abbiamo deciso di andare al cinema per vedere "Shazam la furia degli dei" questa è la prima volta per noi andare insieme al cinema quindi si spera che vada tutto al meglio.
Quasi a metà film comincio come sempre a sentirmi osservata, ma questa volta sentivo qualcuno dietro di me, ma la presa forte di Noah sulla mia gamba mi riassicurò, ma dopo vari minuti decisi di andare di bagno.
Appena entrai in quella piccola stanza, mi chiusi a chiave, sperando che quella brutta sensazione sarebbe sparita. Ma non fu così.

All'improvviso sentì qualcuno bussare forte alla porta <<chi è?>> chiesi io, ma non ci fu risposta, all'improvviso sentì che qualcuno buttò per terra la porta, cominciai ad urlare, ma poi alzai gli occhi e vidi che Jonathan era proprio difronte a me.

<<perché cazzo mi seguivi?>> decisi di mantenere la calma <<oh piccola mia, non ti sono mancato nemmeno un po'?>> cominciò ad avvicinarsi a me, per il poco spazio andai a sbattere contro il muro <<se non ti allontani in meno di dieci secondi ti uccido>> dissi io, consapevole di cosa stavo dicendo <<mhh è dimmi un po' mi tiri un vaso in testa come l'ultima volta?>> cominciò a ridere lui, non sapendo di cosa sono capace di fare

<<no, caro mio...>> cominciai io, prendendo da dietro il mio vestito un coltellino abbastanza capace di tagliare una gola <<penso che sia meglio che tu te ne vada, se non vuoi farti male>> dissi io puntandogli il coltellino alla gola, vidi il suo sguardo, e fra quella finta paura, in fondo ai suoi occhi c'era molta sicurezza, quindi di sicuro era armato, squadrai il suo corpo e notai la pistola, appena si mosse gliela buttai a terra, così sarebbe stato disarmato <<i-io non voglio un cazzo da te, è che il signor Schnapp mi ha detto di..>> cominciò per poi fermarsi <<di? BASTARDO RISPONDI ALTRIMENTI MI RESTA DA FARE SOLO UN MOVIMENTO>> dissi io mettendomi dietro di lui con il coltellino puntato alla gola <<l-lui ti vuole come sua moglie, è non si fermerà finché non ti avrà>> disse lui <<è tu cosa hai in cambio?>> gli chiesi, ma notai che pian piano stava andando verso la pistola, quindi pressai di più il coltellino sulla sua pelle <<io sarò il tuo scopatore seriale puttana->> disse mentre velocemente si abbassò per prendere la pistola, ma prima di quella mossa lo uccisi.

Il suo sangue si stava espandendo su tutto il pavimento fortunatamente la porta era chiusa così nessuno poteva entrare, ora mi toccava rimediare, visto che il pavimento era bianco un po' di candeggina sarebbe stata ideale.
Cercai fra gli scompartimenti di quel bagno misero, finché non trovai la candeggina, cercai di pulire tutto, l'unico problema era lui Jonathan.

Mi serviva un sacco, oppure una busta grande, qualcosa per avvolgerlo diciamo, ma in quel bagno non c'era nulla di simile, così decisi di uscire, richiudendo la porta a chiave.
Cercai di vedere dove era finito Noah, ma nelle nostre poltrone non c'era, ed è stato lì che l'ansia mi è salita alla testa, e non al cuore. Dove cazzo era finito?

SPAZIO AUTRICE ✍️
SCUSATE PER IL FINALE MA IL PROSSIMO SARÀ SOLO CONCENTRATO SU QUESTA VICENDA.

𝑳𝑶𝑽𝑬 𝑲𝑰𝑳𝑳𝑬𝑹𝑺 𝑰- 𝑱𝑼𝑺𝑻𝑰𝑪𝑬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora