𝐃𝐈 𝐏𝐑𝐎𝐏𝐑𝐈𝐎 𝐏𝐎𝐒𝐒𝐄𝐒𝐒𝐎𓆙

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POV NOAH
New York 24 settembre ore 13:47

Era passata quasi una settimana da quando Noah è Rachel cominciarono ad unire i loro cuori oltre ai loro corpi, ma la situazione era un po' imbarazzante perché non avevano mai confermato la cosa, quindi c'era bisogno di qualcosa per sbloccare quella piccola timidezza

<<Noah comunque mi ha chiamata mia sorella Anna, dice che verrà a vivere qui, quindi gli servirà una mano per il trasloco, poi inoltre ha anche Nicol>> disse Rachel ad un tratto mentre rientrava nell'ufficio <<chi è Nicol?>> chiese Noah incuriosito <<sua figlia>> disse lei sorridendo <<quindi sei zia?!>> urlò lui << si perché sei così felice?>> disse lei ridendo <<sono sorpreso, ma comunque cosa vorresti fare?>> chiese lui <<vorrei prendermi con il tuo permesso una settimana libera, perché oggi andrò a prendere Nicol e mi occuperò io di lei finché Anna non farà il trasloco>> spiegò lei <<ma puoi portarla in ufficio>> disse Noah <<ma tuo padre->> cominciò lei <<non preoccuparti di mio padre lui ormai non conta più perché sta in Svizzera>> disse Noah prendendo il viso di Rachel fra le sue mani <<oddio grazie allora>> disse lei felice, Noah a quella vista la baciò perché era la tenerezza più unica al mondo <<sai Noah pensavo che stavo per compiere un errore grave nel dirti questa cosa>> disse lei baciandogli la guancia <<il più grande errore che si può fare nella vita è quello di avere sempre paura di farne uno, piccola >>
disse Noah al suo orecchio

Rachel a quella frase capì molte cose che lei non ha mai riuscito a prendere in considerazione, come il suo rapporto con Anna, loro due sono sempre state unite dopo la morte dei loro genitori, si sostenevano a vicenda ma raggiunti i 18 anni presero strade diverse perché avevano paura di sbagliare nel far nascere Nicol quindi ognuno fece di testa sua ma ora Anna è da debitore a Rachel perché se non fosse per lei Nicol non esisterebbe.

18;45

<<Noah devo andare a prendere Nicol>> disse lei prendendo le sue cose <<dove vive Anna?>> chiese lui <<a Philadelphia>> disse lei mettendosi il cappotto <<posso accompagnarti io>> disse lui alzandosi <<Noah ma sono circa due ore di macchina, vado con la mia non preoccuparti>> disse lei sorridendogli <<io mi preoccupo invece due ore su le strade di New York per una donna così bella potrebbe essere pericoloso>> disse lui al suo orecchio <<se lo dici tu ok allora>> disse lei ridendo

<<dimmi un po' com'è tua nipote>> disse Noah ad un tratto <<lei è fantastica, ha 4 anni, è molto vivace, ha sempre il sorriso in viso->> cominciò lei <<ha preso da sua zia allora>> disse lui <<si dai infatti ha gli occhi castano chiaro e i suoi capelli sono mori m di una morbidezza assurda>> disse lei sorridendo <<non vedo l'ora di conoscerla>> disse lui emozionato

A Philadelphia

<<è qui casa di mia sorella>> disse Rachel facendo parcheggiare Noah in una stradina <<vabbè io resto qui>> disse Noah pensando che Rachel volesse stare da sola con sua sorella <<Noah vieni con me>> disse lei facendogli gli occhi dolci desiderando la sua presenza <<cazzo sei irresistibile>> disse lui baciandola appassionatamente <<Noah fermati possiamo traumatizzare i bambini>> disse lei affannata <<meglio, così vedranno cosa si perdono>> disse Noah al suo orecchio, Rachel gli sorrise a quella frase così dolce ma allo stesso tempo così volgare

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