Dopo quella giornata lavorativa ero sfinita.
Nell'azienda cercavo di dare una mano, per guadagnare la mia piccola parte. Ma sembrava che mio padre non vedesse mai tutti i miei sforzi e sacrifici. Agli occhi dei miei genitori c'erano solo Zeus e Apollo, io ero lo scarto. Quella capitata così. Che era stato solo un'errore.
Posai alcuni fascicoli sulla scrivania di mio padre. Prima di prendere la mia borsa e andarmene.
Finalmente
"Piccola" mi voltai nel sentire la voce di mio fratello Zeus. Nonostante il fatto che i nostri genitori dedicano attenzione solo a loro non mi ha mai fatto odiare i miei fratelli, perchè lo capisco, capisco che non dipende da loro, ma da me.
"Hey! Come stai? Oggi non ti ho sentito proprio" lo abbracciai. Certo abitiamo nella stessa casa ma abbiamo tutti impegni diversi e non ci vediamo mai. "Tutto bene, tu? Hai appena finito?" "Si, ora esco" "esci?! Con chi?!" Domandò entusiasta. Non uscivo spesso, tutti gli amici che avevo ne approfittavano solamente per il nome che portavo.
"Con Tom" "Tom? L'attore?" "Si" "un maschio?" "Ehm.. si..?" "Che non è femmina" "mh mh" "quindi un maschio?" "Si! Si Zeus!" Ridacchiai "mh" "ora è qui fuori mi aspetta con la sua macchina" "ti accompagno" "ma hai quell'appuntamento-" "ti accompagno" ribadisce trascinandomi fuori.
"Ciao Tom" lo salutai con un sorriso "hey Dea" "ciao.. Tom" mi prese il fianco mio fratello "hey Zeus, che ci fai qui?" "Ho un'appuntamento importante" "Zeus ora puoi andare, sto con Tom, tranquillo" "si.. solo.. questa è la mia principessa, trattala bene eh" gli lancia un'occhiataccia "sicuramente" "ci vediamo piccolina" "ti voglio bene, ciao" entra dentro, lasciando me e Tom da soli. "Anche tuo fratello mi intimidisce ora" "si, non hai visto Apollo arrabbiato allora" mi osserva dalla testa ai piedi, con un sorriso. Lo scrutai, cercando di capire il problema. Forse ho i capelli spettinati, o il rossetto fra i denti? Non capisco.
"Ho qualcosa in faccia?" "No.. nono, sei solo.. sei bellissima" "io?" Mi indico "e chi sennò?" Ridacchia "grazie.. sei gentile" "perchè le persone non te lo dicono?" "Io.. non proprio" "allora dovrebbero, perchè sei davvero splendida, Atena" "ora basta altrimenti mi fai arrossire" abbasso lo sguardo per non far vedere le guance che ormai sono rosso fuoco. "Dai, vieni, sali in macchina" mi apre la portiera, facendomi per farmi salire. Quando salgo, chiude, e fa velocemente il giro della macchina per sedersi accanto a me, al posto del guidatore. "Dove mi porti?" "Al cinema" "mh, non sono mai stata in un cinema comune" alzo le spalle con noncuranza "cosa?!" "Si, mi invitano spesso a Premiere, ma poi guardo tutto su Netlix" "e perchè?" "Tom.." rido divertita "sono una Green, devo portare onore al mio cognome, devo mostrarmi superiore" "e non ti da fastidio?" Continua a domandare "che cosa?" "Il fatto che non ti è permesso di fare le cose più comuni" guardo il vuoto, ripetendo la domanda nella mia testa più volte.
Si.. si mi da fastidio
Avrei voluto dire, ma non posso, devo farmi rispettare. Per far parte della famiglia Green devi premere il tasto off. Devi spegnere tutte le emozioni. E concentrarti sul cognome e sull'azienda. Mi stavo mostrando troppo debole.
"No" risposi secca "e non dovrebbe importarti" "scusa.. però non essere così, brutale, volevo solo provare ad essere gentile" "sisi, concentrati sulla strada" mi voltai verso il finestrino, per non guardarlo. Quei pochi minuti di silenzio mi traforarono il cuore. Volevo scusarmi, per averlo trattato male senza ragione. Ma non potevo, perchè devo essere come mia madre. Altrimenti mi farò pestare da tutti. "Cosa ti va di guardare?" Mi chiese Tom rompendo quegli attimi di silenzio. Guardo il tabellone. "After" "non credevo fossi un tipo da After" sorrise mentre chiedeva i biglietti.
Che bel sorriso che ha
"Ti sbagli, adoro After, so le battute a memoria" "allora andiamo, tra poco comincia".
Ci sedemmo ai nostri posti, ovvero infondo alla sala. E Tom prese un secchiello grande di popcorn. "Ti vanno?" Chiese porgendomeli "no, grazie" "ma siamo al cinema, i popcorn al cinema sono obbligatori" "è sempre un no, grazie lo stesso, ne contengono di calorie questi" "e allora?" "Allora? Sai quanto mi faranno ingrassare, non posso ingrassare, io sono Ate-" "Atena Green, si lo so, lo continui a ripetere, per una volta, puoi essere solo Atena? E non la famosa Atena Green?" "Ma è contro le regole!" Continuavo a ribattere "i miei genitori mi hanno dato delle regole da seguire" "e allora? Ogni tanto possiamo commettere qualche errore, ci fa bene" sospirai, passando lo sguardo da Tom al secchiello, "cosa mi fai fare" addento un popcorn, sentendo il gusto di burro in bocca "ci hai messo anche il burro?" "Certo, sono più buoni così" "ingordo" risi mentre bevevo un goccio d'acqua "ti si è sbavato il rossetto" "dove? Qui?" Chiesi testandomi il contorno labbra "no, permetti?" Avvicina il pollice alla mia bocca "mh mh" passò delicatamente il dito sul mio viso, mentre io continuavo a guardarlo meravigliata. "Perchè sei così gentile con me?" "Che vuol dire?" "Nessuno è mai stato così.. dolce con me, non sono abituata" "bhe abituatici perchè ho deciso che mi piaci Green" sussurra prima che il film cominci. Spengono le luci, e di colpo prendo la mano di Tom, posata sul bracciolo del sedile. "Hai paura del buio?" "Cosa?! No" ghigna divertito prima di prendermi la mano. "Tranquilla, è solo un cinema" bisbiglia al mio orecchio. Sentendo il suo fiato caldo sul mio collo mi pietrifico. Sentendo tutti i brividi scendermi per la schiena. Guardiamo il film in silenzio. Tenendoci la mano per tutto il tempo. C'è qualcosa che non va... perchè è così gentile? Cosa vuole da me? Soldi? Favori? Perchè mi corteggia così?.
Quando il film finisce sono solo le 18:30. E siccome dovevo stare a casa tra mezz'ora, gentilmente mi accompagna. "Alle 19? Hai ventidue anni, dovresti avere più libertà" mi disse, che dovevo rispondere?
Non posso
Non posso per colpa della mia famiglia, perchè devo essere brava
"Ti accompagno dentro, così saluto la tua famiglia" "va bene" apro con le mie chiavi. E come al solito poso la borsa sul mobile di legno. "Eccola qui!" Sento urlare mia madre"un cinema?! Davvero Atena?! Tu sei una Green! Non puoi farlo! Vi hanno paparazzato! Rovini sempre tutto! Ma perchè non ho abortito quando ho scoperto di essere incinta di te?! Cosa penserà la gente di noi?!" "Mamma! Smettila!" Interviene Apollo "non ha fatto nulla!" "È andata al cinema! Ha infangato il nostro cognome! Ancora!" "Atena, vieni con me, non pensarla" "vostro fratello Zeus non ha mai fatto nulla del genere!" "Shh vieni" mi sussurra prendendomi il polso "scusa Tom" gli stringe la mano "di nulla, scrivimi dopo" si guardava attorno confuso.
Mentre Apollo mi portava di sopra ci ferma nostro padre. "Stronza!" Mi tira un gancio dritto nell'occhio facendomi cadere per le scale "Atena!" Urla Zeus che ora entra a casa "stai bene?!" Domanda allarmato "ma che diamine fai?! Sei impazzito!?" "Rovini sempre tutto!" Comincia a scendere la scale velocemente. Apollo e Zeus mi fanno da scudo col loro corpo. "Ti avverto papà, se la tocchi.. io non rispondo delle mie azioni" "non metterti in mezzo Zeus" "vieni tesoro, andiamo a riposarci" "la caviglia" mugolo in preda al dolore "appoggiati a me" cerca di farmi salire le scale mentre zoppico "i tuoi fratelli non stanno sempre con te! Attenta Atena!".
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ti sei innamorata di me Green?
FanfictionAtena Green fa parte di una delle famiglie più prestigiose di tutta New York. Le hanno sempre detto che deve portare onore alla famiglia e al nome che porta. Ha sempre obbedito alle regole che i suoi genitori le hanno imposto, e non oserebbe mai ign...