-capitolo 3-

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Minho POV
Appoggiai Han sul suo letto levandogli solo le scarpe, non volevo vedere il suo corpo senza il suo consenso, senza che fosse coscente a darmi piena libertà di muovermi e soprattutto non volevo che il mattino dopo pensasse che mi fossi approfittato di lui.

Lo guardai qualche istante prima di voltarmi intento a camminare via, ma Jisung avvolse le dita attorno al mio polso.
"t-ti prego n-non lasciarmi s-solo..." sussurrò aprendo gli occhi rossi e gonfi dal pianto.
Mi sfilai le scarpe, poi entrai nel suo letto e allargai le braccia.
Si fiondò tra le mie braccia poggiando la testa sul mio petto mentre io lo stringevo a me.
"Non ti lascerò Hanie.. stai tranquillo" lo rassicurai mentre sentivo il suo corpo rilassarsi lasciandosi andare ad un sonno profondo.
Gli stampai un lieve bacio sulla fronte prima di addormentarmi insieme a lui.

La mattina dopo Han aprì lentamente gli occhi sbattendogli due o tre volte prima di notare la posizione in cui si trovava:
Era tra le braccia di Minho che lo stringeva senza volerlo lasciare andare nemmeno per un attimo.
Si soffermò ad osservare i lineamenti del grigio:
aveva gli occhi piccoli e chiusi, le labbra formavano due boccioli, il labbro superiore più spesso di quello inferiore. Nonostante gli occhi chiusi riconosceva la forma felina e qualche ciuffo ricadeva sul suo volto.
Dopo poco il maggiore aprì gli occhi:
"buongiorno" sussurrò con voce roca sorridendo al rossore di Jisung per la sua voce profonda.
"biongiorno.." sussurrò accomodandosi meglio tra le braccia del maggiore.
Minho si godette quel momento in cui il minore era così coccoloso prima che rimettesse la sua corazza e cominciò ad accarezzargli i capelli.
"siamo affettuosi oggi?" domandò retorico il grigio ridacchiando.
"no.." mormorò subito stringendosi di più al corpo del maggiore.
Minho si lasciò sfuggire una risatina divertita al comportamento del minore che contraddiva le sue parole.
Dopo mezz'ora i due si separarono a causa del telefono di Jisung che squillò mostrando una chiamata da sua madre, Minho intanto si era lavato e cambiato e stava preparando la colazione quando sentì bussare la porta.
Appena aprì si trovò come la sera precedente Felix e Hyunjin alla porta.
"avete intenzione di vivere qui?" chiese ridacchiando il più grande trai tre.
"quello che dovrebbe essere il mio ragazzo preferisce stare con il suo Sungie invece che stare con me a farci le coccole" imbronciò Hyunjin incrociando le braccia al petto con fare infantile.
"andiamo Hyunjinie te l'ho detto dopo ti prometto che ci faremo tutte le coccole che vuoi" rispose esasperato Felix baciandogli le labbra, Hyunjin ricambiò ma rimase imbronciato.
"andiamo Hyun aiutami con la tavola, Felix puoi andare sopra" ordinò Minho trascinando il suo migliore amico che già si lamentava.
Felix salì le scale entrando nella stanza di Jisung senza bisogno di bussare.
"MIN-" Jisung stava già per urlare ma poi notò Felix e sospirò di sollievo aggiustandosi sul letto.
"come stai?" domandò Felix preoccupato per il pianto di ieri.
Han distolse lo sguardo,
"non riesco mai a godermi la mia vita. Vorrei essere come tutti gli adolescenti, buttarmi trai ragazzi ballare ed essere me stesso invece appena vedo troppe persone tremo come una foglia. Io volevo solo essere normale.." Jisung si rannicchiò su se stesso portando le ginocchia al petto e abbracciandole.
"tu sei normale Jisung okay? non dire così.. lo so che è difficile ma andrà meglio, visto come sei migliorato negli ultimi anni? non scoraggiarti, a volte distinguersi dalla banale definizione di 'normalità' che alla fine è solo monotonia fa bene, ti aiuta a vedere il mondo diversamente" lo consolò il suo dolce migliore amico mentre gli accarezzava la guancia rigata dalla lacrima scesa precedentemente.
"va tutto bene Ji, nessuno ti farà del male finché ci sono io, e io ci sarò sempre, te lo prometto" Jisung si buttò tra le braccia di Felix stringendolo in un abbraccio dolce che esprimeva ogni forma di amore.
Minho osservò dalla porta Jisung raggomitolarsi tra le braccia di Felix. Lo ammirava, ammirava Felix ed era felice che Han avesse trovato una persona splendida come lui. Ed era felice per il suo migliore amico, che meritava tanto.
Minho tuttavia aveva sentito parte della conversazione per non interrompere i due, ma finse comunque di essere appena arrivato.
"Lix, Jis venite giù è pronto" li chiamò e i due si voltarono verso di lui.
Felix si alzò scendendo le scale seguito da Jisung.
Appena scesi la coppietta si posizionò con Felix sulle gampe di Hyunjin.
"perché dovete farmi passare la fame di prima mattina" si lamentò Jisung assaporando il cibo delizioso cucinato dal maggiore, sempre senza dare soddisfazione.
Dopo aver mangiato Jisung si ritrovò solo con Minho mente gli amici li aspettavano in salotto.
"Come stai?" domandò minho ad un tratto.
"che intendi?" chiese jisung deglutendo.
"ieri" rispose e basta minho facendo capire ad han.
"non è successo niente, avevo solo bevuto" rispose.
"stavo delirando" aggiunse.
"Jisung non sono stupido so cos'è un attacco di panico, ti capita spesso?" domandò.
'da tutta la vita' avrebbe risposto Han ma la sua testa diceva no in tutti i modi.
"non sono affari tuoi"
disse.
"cazzo Jis mi prendi per il culo" sbraitò arrabbiato.
"ho detto non sono cazzi che ti riguardano!" urlò han.
"sto cercando di aiutarti Jisung ma tu devi fare la testa di cazzo!"
"non ti ho chiesto aiuto non lo voglio il tuo aiuto!" urlò pentendosene subito quando Minho si avvicinò pericolosamente a lui bloccandolo tra il suo corpo e il mobile dietro di lui.
Han chiuse gli occhi quando vide minho alzare di un centimetro la mano coprendosi.
Minho sgranò gli occhi, voleva soltanto abbracciarlo e chiedergli scusa per aver urlato.
Sentì gli occhi pizzicare,
"pensi seriamente che ti farei del male? che farei del male? faccio così paura?" domandò sull'orlo delle lacrime mentre Jisung sentiva il suo cuore spezzarsi ad ogni parola di Minho.
"volevo solo abbracciarti e chiederti scusa" sussurrò allontanandosi,
"a-aspett-" Jisung non fece in tempo a finire la frase Minho si era già allontanato.
Han rimase qualche istante immobile.
'voleva solo aiutarmi..' pensò,
Minho intanto camminò verso il suo migliore amico separando Felix da lui.
"yah minho che vu-" Minho lo interruppe abbracciandolo e rifugiando il volto nel suo petto bagnando la maglietta delle sue lacrime.
Hyunjin capendo che qualcosa lo aveva distrutto avvolse le braccia attorno al corpo del suo ormai fratello.
"shh.. Min tranquillo ci sono io va tutto bene" sussurrò baciando i capelli del grigio.
Felix li osservava preoccupato ma allo stesso tempo con occhi amorevoli nel vedere il rapporto dei due.
"J-Jisung.." sussurrò flebile scosso dai singhiozzi.
Felix si alzò subito andando verso la cucina e trovando Jisung rannicchiato in un angoli che dondolava il suo corpo con le lacrime agli occhi,
"Sungie..." sussurrò Felix sedendosi accanto a lui, Jisung gli si accoccolò addosso piangente.
"è tutta colpa mia Felix sono un completo idiota non avrei mai dovuto trattarlo in quel modo lui voleva solo aiutarmi sono uno stupido" singhiozzò colpendosi la testa.
Felix gli bloccò le mani,
"Jis guardami va tutto bene non ti preoccupare risolveremo tutto" lo rassicurò baciandogli la fronte.
Felix e Hyunjin dopo aver confortato i due li portarono a letto entrambi fin troppo esausti dal pianto.
"devono fare pace assolutamente" disse Hyunjin avvolgendo la vita del suo ragazzo.
"lo so, e li aiuteremo" sorrise Felix.

angolo tarda
ciao doppio aggiornamento sempre tardi perché ho la merda nel cervello

"roommates?!" ~hjs x lmh~ minsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora