7.please stay with me

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La mattina seguente mi svegliai a causa di un forte rumore causato dallo sbattere della porta di ingresso.
Pensando fosse JohnB che usciva per andare al lavoro, mi alzai a rilento stropicciandomi gli occhi e voltandomi verso destra per vedere se JJ fosse ancora sdraiato accanto a me.
Il suo posto era vuoto ma vidi il biondo accanto all'entrata, appena notó che mi ero svegliata si voltò per darmi le spalle, come se non volesse guardarmi in faccia.
"dov'è JB?" mi chiese sempre rivolgendosi al lato opposto al mio.
"È uscito per andare al lavoro ormai un bel po' di tempo fa, credo " risposi dando uno sguardo all'orologio appeso al muro che segnava le dieci precise.
"Che succede JJ? Stai bene?" domandai perplessa.
"Si sì certo, stavo solo cercando il mio amico."
Mentre pronunció quella frase gli si ruppe la voce, fu quasi impercettibile tanto che pensai di averlo immaginato, ma quando si portó una mano sul viso capii che stava piangendo.
Mi alzai dal letto con una velocità tale che quasi inciampai sulle mie stesse gambe e gli corsi in contro giusto in tempo per fermarlo prima che uscisse.
Lo afferrai delicatamente per un polso bloccandolo e lo sentii sussultare lievemente al mio tocco.
Ritrassi immediatamente la mano perché sapevo benissimo cosa significava quella reazione involontaria del corpo.
Dopo lo stupro non riuscivo a far avvicinare nessuno, il solo contatto fisico con qualsiasi persona mi faceva andare completamente nel panico tanto che Sara riuscì ad abbracciarmi solo dopo quattro mesi, ed era la mia migliore amica.
Il pensiero che un'altra persona potesse provare il mio stesso tipo di dolore mi fece come sprofondare in un loop di ricordi e paura.
"JJ"sussurrai con le lacrime agli occhi "non voglio costringerti a raccontarmi quello che ti è successo ne tantomeno obbligarti a parlare ma per favore non andartene, la solitudine in questi momenti può essere bastarda, lasciati aiutare in silenzio"
E a quelle mie parole si lasció completamente andare.
Cadde in ginocchio piangendo e accasciandosi verso il muro permettendomi di avvicinarmi a lui.
Quando finalmente riuscii a vedergli il viso mi si fermo il cuore per un istante: i suoi perfetti lineamenti celestiali erano stati completamente deturpati da una serie di tagli, graffi e lividi.
Il labbro inferiore stava ancora perdendo sangue così come il sopracciglio destro, segno che qualsiasi cosa fosse era appena successa.
"cazzo" mormorai circondandolo in un abbraccio
e lasciandolo sfogare sulla mia spalla.
Quando spostai le braccia sotto le sue ascelle per poterlo abbracciare meglio, JJ emise un forte gemito di dolore così avvicinai le mie mani,ormai tremanti ,al lembo inferiore della sua maglietta guardandolo negli occhi come per chiedergli il permesso per sfilargliela. Quando annuii lo aiutai a toglierla rivelando il suo petto completamente martoriato.
Non riuscirei nemmeno a descrivere le sensazioni che mi attraversarono in quel momento, rabbia, dolore e tristezza si mescolarono facendomi quasi perdere la testa.
Obbligandomi a rimanere lucida per JJ lo aiutai a rialzarsi e a sedersi sul divano letto.
Andai in bagno e prendendo il kit medico di JohnB tornai in salotto per medicargli i tagli sul volto.
Quando ebbi finito feci per alzarmi per riporre l'acqua ossigenata e buttare le garze insanguinate
"Ti prego resta qui con me" mi disse con un filo di voce.
"Non vado da nessuna parte J" risposi con gli occhi lucidi mettendomi più comoda facendolo sdraiare sul mio grembo.
Gli accarezzai i capelli e le spalle per una mezz'ora buona completamente in silenzio fino a quando non si mise a sedere e iniziò a parlare.
"È stato mio padre. Questa storia va avanti da anni ormai, non ce la faccio più Allison, non lo sopporto più ma non riesco ad affrontarlo.
Ogni volta mi dico che non ci sarà quella successiva, che mi farò trovare pronto e reagirò una volta per tutte ma non ci riesco cazzo." Disse guardandomi negli occhi.
L'unica cosa che riuscii a vedere nel suo sguardo fu il dolore che stava provando, la disperazione nel confessare che l'unica persona che doveva realmente proteggerlo fosse in realtà la causa del suo male.
Mi rividi in quella scena, rividi le mie emozioni di quando confessai a Sara come si era comportata mia madre quella notte.
"Lo so JJ, ti prometto che ti starò accanto ok? che affronteremo questa situazione di merda insieme. Non posso garantirti che si risolverà tutto con uno schiocco di dita ma sono qui."
Non disse nulla semplicemente mi guardò pieno di gratitudine e si strinse a me addormentandosi tra le mie braccia.

così come pioggia nell'oceano|| jj Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora