9. More than ready

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Rimasi ferma, in silenzio completamente congelata dalle sue parole. Non sapevo cosa dire, come comportarmi e soprattutto cosa inventare. Non ero pronta ad intrattenere quel tipo di conversazione con JJ, non ero stata in grado di parlarne con nessuno se non con Sarah per un anno intero, poi era arrivata Kie, ma sicuramente non mi sentivo ancora pronta a condividere il mio dolore con il biondo seduto accanto a me. D'altro canto però non potevo nemmeno dirgli semplicemente che non me la sentivo di parlarne dato che lui appena poche ore prima mi aveva aperto il suo cuore.
  "Come ti ho già detto l'altra sera a casa mia, non ho mai conosciuto mio padre, mia mamma si è presa cura di me, non facendomi mancare nulla e facendo mille sacrifici. Poi è arrivato Max ed è cambiato tutto, per lei non esisto più sono solo la bella figlia modello da portare alle cene di lavoro del suo compagno o agli eventi pubblici. Insomma servo solo a completare la loro immagine di coppia, mi usano come facciata: spalle aperte, testa alta, passo deciso e soprattutto sorriso. Devo sorridere sempre, anche quando vorrei solo urlare al mondo il mio dolore so che non troverò ad alleviarlo il supporto della mia famiglia, quindi perchè sprecare fiato? "
Rimase in silenzio per qualche istante per poi circondarmi le spalle con il braccio invitandomi a poggiare la testa sulla sua spalla.
"Non posso dire nulla se non che nel mio caso i miei amici mi hanno salvato e sono sicura che è quello di cui hai bisogno anche tu quindi noi siamo qui per te, io sono qui per te come so che tu ci sei per me. So che sembra assurdo ma mi sembra di conoscerti da una vita Ally."
Non risposi non sapendo cosa dire, mi limitai ad accoccolarmi sulla sua spalla. Festammo in quella posizione per ore che sembrarono semplici minuti fino a quando il cielo divenne arancione e l'oceano iniziò a tingersi con i colori del tramonto.
"Stavo per chiamare la squadra recupero per venirvi a cercare" esordi JB dall'amaca dello chateau quando rientrammo "principessa, Kiara ti aspetta dentro per una seduta di bellezza" disse indicandomi "mentre tu" continuó puntando il dito verso il suo migliore amico "vai a lavarti e cerca di vestirti in un modo decente"
"si mamma " rispondemmo io e JJ in coro facendolo ridere.
Entrai nella camera del padre di JohnB dove trovai Kiara sommersa da una pila infinita di vestiti. Sembrava fosse esplosa una bomba, la vecchia scrivania era stracolma di trucchi, pennelli e mollette. Sul tappeto erano appoggiati non uno ma ben due phon e tre piastre per capelli, una per lisciare e due per fare i boccoli.
"Oh cazzo Kie"
"Sei in ritardo!" esclamò la mia amica infuriata
"Sarà una grande serata, fila a farti un bagno che devi provarti come minimo tutto il mio armadio"
Dopo diverse proteste che si rivelarono totalmente inutili optai per una doccia veloce e tornai dalla mia aguzzina.
Passarono esattamente due ore e trentasei minuti in cui cercai in ogni modo di spiegare a Kie che non volevo che questa sera fosse speciale o diversa dalle altre, semplicemente desideravo staccare la spina e divertirmi al massimo.
Inutile dire che le mie proteste furono vane ma il risultato fu incredibile.
Indossai un vestito di Kiara bianco aderente che lasciava completamente la schiena scoperta e un paio di converse dello stesso colore.
Per il resto mi sedetti comoda e non dovetti pensare a nulla, la mia amica si occupò di farmi i boccoli alla perfezione e realizzare un trucco sui toni del nero che mi rese incredibilmente sicura di me stessa.
Aggiunsi il mio immancabile rossetto rosso fuoco e uscii dalla porta per recuperare la borsa.
Nemmeno dieci minuti dopo Kiara uscì dalla stanza con le sembianze di una dea greca.
"ok mi sento offesa dal fatto che per rendermi così ci hai messo due ore mentre a te sono bastati solo dieci minuti, ti odio"
in tutta risposta fece una giravolta su se stessa facendo leggermente ondeggiare leggermente il suo vestito lilla che le ricadeva morbido sul corpo segnandole alla perfezione le pronunciate curve.
"sei pronta?" mi chiese dolcemente poggiandomi una mano alla base della schiena.
"più che pronta"

così come pioggia nell'oceano|| jj Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora