~Luna~

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Pov Luna
"Luna stai attenta, non puoi sapere se è un maniaco o no" disse la mia coinquilina ma nella mia testa pensavo che non avevo nulla da perdere alla fine.
"Sembra molto un drama" disse ridendo. Non ridevo molto, lei lo sapeva, avevo un modo mio di mostare che quella cosa mi era stata piacevole, alzavo le spalle.
"Tanto non sa nemmeno come mi chiamo" dissi io.

Nel tardo pomeriggio, allo stesso orario, mi diressi al fiume Han e lui era lì, seduto su quella panchina chino a leggere. Non sapevo se avvicinarmi o andare via ma poi lo vidi guardare verso di me e salutarmi. Ricambiai e mi avvicinai a lui.
"Non mi hai detto come ti chiami" mi chiese subito lui.
"Luna" dissi semplicemente.
"È diverso e unico al tempo stesso" gli dissi .
"Come te quindi" rispose lui secco.
"Sai qui in asia ogni nome viene affidato per un signifcato preciso... Io sono NamJoon comunque" disse porgendomi la mano.
Gliela strinsi educatamente, perchè sapevo che non era loro abitudine farlo.
"Sai..." disse poggiandosi allo schienale guardando dritto a se.
"E' la prima volta che una persona non mi riconosce, mi parla e mi ascolta perchè sono io". Lo guardai confusa, senza capire.
"Forse perchè sei diversa". Quella frase mi turbò perché spesso chi la diceva non lo intendeva come un complimento.
"Che male c'è nell' esserlo?" dissi secca.
"Oh nessuno. E' bello, solo che non mi è mai capitato di incontrare una come te..." disse speigandosi malissimo.
"Una come me..." dissi sussurrando. Mi alzai e iniziai ad andare via mentre lui mi chiamava.
Sentii dei passi e poi qualcuno prendermi per un braccio, sussultai a quel tocco e subito lasciò la presa.
"Scusa io non volevo.." disse
"Tu mi hai attirato sin da subito ma non in maniera negativa. Sono un vero casinista, sbadato e maldestro. Una volta ho speso 200 dollari per un paio di occhiali che ho rotto indossandoli" rise al ricordo e istintivamente risi anche io.
Mi portai una mano sul volto. Non ridevo da anni.
"Ecco perchè sei in bici" dissi facendolo ridere e ridendo anche io. La sua voce e la sua riata mi avevano riempito il cuore. Potevo fidarmi?
"Ora vado" dissi io stringendomi nella felpa.
"Ti posso accompagnre?" chiese grattandosi il collo.
"ehm... penso che ti abbiano scoperto..." mi avvicinai a lui per sussurargli "Rap Monster" prima di correre via e vedere una flotta di ragazze andare da lui. Stavo sorridendo ed era strano ma per una volta dopo tanto tempo, ero felice.

Pov Nam
Avevo sbagliato a parlare di nuovo e mi maledissi in quel momento. Le corsi detro chiamandola e la presi per un braccio, lei sussultò come se si fosse scottata o fatta male, così la lasciai andare.
Era la pima volta che qualcuno mi trattava come essere umano e no come il leader de BTS.
Appena le raccontai la mia avventura rise e la vidi portarsi la mano sul volto. Era così bella che iniziai a provare sensazioni strane in me.
Quando le chiesi di accompagnarla mi resi conto che la misi ancora di più in difficoltà ma era sera, pericoloso e poi non volevo ancora salutarla.
"Ehm...penso che ti abbiano scoperto" disse lasciandomi perplesso per poi avvicinarsi e susserrarmi
"Rap Monster". Rimasi sconvolto perchè la sua voce bassa e quegli occhi mi stavano dando alla testa. La vidi correre via per poi vedere delle ragazze avvicinarsi a me per chiedermi delle foto.
Allora mia aveva riconosciuto, ma non aveva detto nulla...
Ah Luna, mi farai perdere la testa.

Erano passati giorni e di Luna nessuna traccia.
"Ragazzi e se le fosse successo qualcosa?" chiesi ai ragazzi agitato mentre facevo su e giù per la stanza.
"Cosa pensi le possa essere successo Hyung?" chiese Jk.
"Non so, magari quando stava tornando al dormitorio o a lezione. O si è ammalata"
"Ehi ehi, calmati Nam. Se proprio hai timore vai all'università e chiedi di lei" disse Hobi rincuorandomi.
"Se vuoi veniamo con te" disse Jimin.
Li ingraziai e ci dammo appuntamento per l'indomani mattina. Sarei andato da lei a tutti i costi perché l'ansia e la preoccupazione non mi avevano mai preso così tanto.
"Ti piace proprio tanto" disse Jin che mi aiutò a pulire il salotto dopo che i ragazzi erano andati via.
"Non lo so Jinie... Mi fa provare tante emozioni strane ma è misteriosa, non la conosco bene. Non lo so" dissi confuso.
"Ah il mio Namjoon" disse ridendo per poi andare via anche lui.
Anche quella sera provai a dormire ma invano, sentivo che ci fosse qualcosa di strano ma non sapevo cosa pensare. Non vedevo l'ora di andare in università con i ragazzi.
"Spero di trovarla" dissi sospirando guardando il soffitto della mia stanza da letto.

Il ragazzo della panchinaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora