Capitolo 8

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Sono passati poco più tre giorni e oggi è il gran giorno.
Purtroppo la mia sveglia suona e la mia voglia di alzarmi  dal letto è estremamente alta.
Sarà perché non vedo l'ora di vedere Stefano e di passare tutto il giorno con lui o perché sono sempre stata chiusa in casa da quando sono stata messa in punizione.
Non è per niente divertente stare immobile e non fare niente.
Ogni tanto Stefano entrava dalla finestra di camera mia per farmi compagnia, ma restava per poco perché aveva molto impegni.
Stiamo diventando degli ottimi amici,anche se io vorrei ci fosse qualcosa di più.
Scendo dal letto e guardo fuori dalla finestra per cercare di capire che tempo c'è fuori  e per cercare di capire come vestirmi.

C'è sole.

Prendo i miei Levis a vita alta e una canotta.
Nonostante ci sia il sole sono sicura che fuori si gela, quindi decido di mettermi sopra una felpa.
Esco dalla stanza e mi trovo Sofia in corridoio che passeggiava con in mano il telefono.

"Carlo ti ha scritto "gli chiedo.
Carlo è il tipo con cui si sente e da quando siamo tornate a casa Sofia è in panico perché  Carlo ha smesso di scriverle e non si sentono così spesso come una volta.

"No" dice con un tono triste,sembrava quasi che stesse piangendo.

Mi fa tenerezza e farei di tutto per fargli ritornare il sorriso.
Gli voglio un bene dell'anima.

"Parlagli oggi a scuola"

" E se poi pensa che sono una di quelle ragazze che gli sta sempre addosso e che sono appicicose?" chiede

"Non ti preoccupare, tu hai il diritto di sapere ciò che gli prende, non avere paure" gli dico.

Annuisce e sorride.
Faccio rapidamente colazione e corro subito a scuola perché mi dove incontrare con Stefano per pulire.
NON VEDO L'ORA.
Dopo 10minuti me lo ritrovo davanti.
"Ciao Sara, pronta per questa magnifica giornata?" mi chiede con un sorrisetto
"si dai, anche se sono un po'stanca".
Dopo un'ora di pulizie, decidiamo di andare giù alle macchinette per prenderci qualcosa da mangiare.
Io decido di prendermi un Kider Bueno, mentre lui prese una fiesta.
"Tu domani vai alla festa?"mi chiede

"Sì,  pensavo di andarci.
TAnto non ho niente da fare e poi c'è tutta gente che conosco, quindi mi divertito un sacco e tu?"

"io vengo solo per te"

Dopo quelle parole il mio cuore inizia a battere, non smette più è una sensazione magnifica.
"Allora ci vediamo domani. Ti passo a prendere alle 9 un bacio"

"va bene baci"
Oddio,svengo, mi piace da morire.

Ragazzi leggete il libro: un'amicizia nata per caso

La storia di SaraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora