Capitolo cinque.

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"Era da tanto che non incontravo qualcuno che tenesse a me, al punto di criticarmi."_Christina Yang.

Zayn tornò a casa e distendendosi sul letto iniziò a pensare alla serata, a quando Rose gli si accoccolò al petto e lui ispirò il suo dolce profumo alla vaniglia e a quando lei lo guardò con gli occhi da cucciolo perché non voleva alzarsi. Però il bel moro non capiva come da un momento all'altro provasse tutto questo interesse per la giovane; insomma come diceva Liam loro si conoscono da quando erano piccoli e per lui era solo un'amica.
Ripensò a quando a quindici anni si innamorò di Perrie e di quanto soffrì quando la ragazza lo tradì con suo cugino. Da quel momento giurò che non si sarebbe più innamorato, ma con Rosalie era diverso, non si rese conto di essere attratto da lei fino a quando l'amico non gli fece notare certe attenzioni che riservava solo alla ragazza.
Chissà se lei provasse lo stesso per lui? E soprattutto lui era certo di volerlo sapere? Se Rose lo avesse fatto soffrire? Certo non poteva saperlo, ma era pronto a rischiare e a prevedere la fama di puttaniere per lei perché ormai era inutile negarlo, non sapeva ne come ne quando, ma si era innamorato della ragazza e con questo pensiero si addormentò con un dolce sorriso sulle labbra.

"Chloe cazzo stai zitta e dormi! Sono le quattro e puzziamo di alcool come due barbone se i miei si svegliano e vengono a controllarci siamo nella merda." Disse rimproverando l'amica Rose.
"Si va bene però devi ancora spiegarmi cos'é successo con Zayn stasera." Affermò la ragazza.
"Non lo so nemmeno io, adesso gli scrivo e gli chiedo se domani ci possiamo incontrare per le nove e mezzo al parchetto dei cani vicino a casa così porto a spasso Totò e chiarisco con lui." Detto questo la giovane prese l'IPhone e scrisse al bel moro sperando che lo leggesse.
Harry che conosceva Rose come le sue tasche sapeva che tutte le mattine quando non c'era scuola portava a quel parco il suo amato cane a passeggiare e per questo aveva invitato lí Addison; faceva tutto parte del suo piano malato per far ingelosire la ragazza e farla tornare da lui.

Zayn si era svegliato alle sette perché sua sorella Safaa stava piangendo perché sua madre non le accendeva la tivù per guardare i cartoni animati; così il ragazzo esasperato prese in mano il telefono e fortunatamente vide il messaggio di Rosalie, era felice di chiarire, ma non sapeva se era pronto a parlare dei suoi sentimenti.
Il moro si alzò, fece una doccia e indossò i suoi soliti jeans neri con una maglia bianca e il suo amatissimo giubbetto in pelle. Il ragazzo mentre usciva di casa cercava di non sorridere come un'ebete, ma non ci riusciva, era al settimo anche se la paura di soffrire era ancora tanta.
Erano le nove e dieci minuti ed era già fuori casa Tomlinson ad aspettare Rose.

"Chloe ci vediamo tra un po', porto Totò fuori ed incontro Zayn, poi ti racconto." Disse la ragazza all'amica. Lei si era svegliata presto, si era lavata e aveva indossato un paio di leggins neri e una maglia bordeaux con una scritta e le Vans dello stesso colore; alle nove e venti uscì di casa con il suo adorato cane al seguito. Uscita vide il bel moro appoggiato al muro intento a fumare; lei si fermò un'attimo a guardarlo e notò che come sempre era bellissimo, rimase lì ferma a guardarlo fino a quando Totò non corse in contro a Zayn saltandogli addosso.
"Eii." Disse sorridendo il moro.
"Ciao. Scusalo è ancora piccolo." Ridacchiò la ragazza riferendosi al suo cane di pochi mesi.
"Allora andiamo?" Chiese incerto il ragazzo. Si sentiva un ragazzino che stava affrontando la sua prima cotta, ma alla fine per lui era un po' così, dopo Perrie si era imposto di non innamorassi più; solo sano sesso si ripeteva nella mente come un mantra. Si sentiva incerto e felice con Rose, aveva paura di soffrire, ma aveva voglia di mettersi in gioco perché pensava ne valesse la pena.
Rosalie si limitò ad annuire e per il breve tragitto i due non parlarono, ma di tanto in tanto si scambiavano dolci occhiate e teneri sorrisi che valevano più di mille parole.
Arrivarono a metà parco e si sedettero su una panchina vicino al grande salice piangente, dopo qualche minuto di silenzio Rose decise di parlare.
"Sai quel giorno c-che ci siamo visti in giardino e ci siamo guardati e non abbiamo detto nulla?"
"Si certo che me lo ricordo." Disse sicuro il bel moro. Quel momento era impresso a fuoco nella sua mente perché credeva che si fosse innamorato di lei in quel momento, quando vide nei suoi occhi che stava crollando senza far rumore.
"Allora in salotto c'erano Louis e Harry che giocavano alla Play e io ero in camera, non so perché, ma Harry é salito da me e mi ha detto che aveva capito che a me lui piaceva e come se niente fosse si è avvicinato e mi ha baciata, quando si è staccato mi ha guardata e mi ha detto, testuali parole, no scusa tu non vai bene per me, non sei abbastanza. Non avrei dovuto. Detto questo è tornato a giocare come prima con mio fratello. Io ero abbastanza sconvolta e quindi sono scesa in giardino dalla finestra in camera e ci siamo visti." La ragazza lo disse tutto di un fiato sperando che il moro capisse.

Zayn stai calmo, stai calmo, no non puoi saltagli al collo e ammazzarlo appena lo vedi, no non puoi. Era quello che si stava ripetendo nella mente in continuazione il giovane. Lui si accorse che lei stava aspettando una risposta e dopo un respiro profondo disse.

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ciao gente, questa è la mia prima nota, non voglio rompervi e quindi sarò breve.
Spero vi piaccia ciò che scrivo e spero che vi possiate rispecchiare in qualche riflessione. Grazie mille a tutti quelli che leggono la mia storia❤️ e poi volevo dedicare questo capitolo alla mia Caterbi.!Grazie di esserci sempre e scusa se con le parole faccio schifo, ma sappi che ti voglio un gran bene.
Okay gente ho finito.
Un bacio. ✖️

•From beginning to end.•         |Z. M.|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora